Ex Cantoni, ambientalisti: “Aspettiamo ancora risposta sul laghetto e barriera idraulica”
SARONNO – Risposte chiare e concrete sull’installazione della barriera idraulica necessaria per bonificare la falda acquifera e una seria discussione sulla proposta di realizzare un bacino artificiale (laghetto) nell’ex Cantoni: tornano a chiederle, dopo il consiglio comunale aperto, Ambiente Saronno Onlus e Circolo Legambiente Comitato Acqua Bene Comune.
Ecco il testo integrale della nota dei sodalizi
Durante il Consiglio Comunale aperto del 20 Febbraio scorso l’Amministrazione Comunale non ha fornito le risposte che i quasi 400 cittadini saronnesi, che ne avevano regolarmente richiesto convocazione, si attendevano.
I cittadini e le Associazioni promotrici dell’iniziativa avevano chiesto sostanzialmente due cose: sapere quando inizieranno i lavori per installare nell’area ex-Cantoni la barriera idraulica finalizzata a bonificare la falda acquifera inquinata da percloro e discutere della proposta, già avanzata a suo tempo, di realizzare nella stessa area un parco urbano e un bacino artificiale alimentato dalle acque depurate. Tale progetto, oltre ad un valore paesaggistico e ambientale, avrebbe anche una funzione regolatrice come “vasca volano” per l’immissione delle acque nel collettore di collegamento con il torrente Lura, come peraltro previsto dalle recenti normative.
Alla prima domanda non è stata data alcuna risposta. La reticenza dell’Amministrazione a rispondere risulta abbastanza incomprensibile, dopo che il 6 Febbraio scorso la Giunta Comunale aveva approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del collettore idrico interrato di via Don Marzorati e piazza Borella destinato a convogliare le acque, una volta depurate, dalla ex-Cantoni al Lura. La stessa Delibera concludeva infatti: ”Stante l’opportunità di dare celere avvio alla realizzazione degli interventi di cui trattasi, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile”.
Sta di fatto che oggi, a quasi due mesi dalla delibera, e soprattutto nove anni dopo che il problema della falda inquinata da percloro è finalmente stato accertato, nulla è dato sapere ai cittadini circa l’avvio dei lavori. Così come nulla è dato sapere circa il versamento da parte dei proprietà dell’area della fideiussione da circa 200.000 euro a garanzia della corretta esecuzione dei lavori.
Quanto alla questione del bacino artificiale, le risposte dell’Amministrazione sono state evasive: ”è assolutamente prematuro parlarne… anche perché il progetto urbanistico è fermo” (assessore Pellicciotta), oppure sprezzanti: ”poi dopo quando c’è un laghetto che cosa facciamo, mettiamo su le barchette a remi, mettiamo su i pedalò ? E poi cosa chiediamo, che ci sia il pedalò sharing, piuttosto che tutto sia gratuito ?” (Sindaco Fagioli).
I cittadini saronnesi hanno posto domande serie e precise, e si attendono risposte altrettanto serie e precise.
La campagna informativa e la mobilitazione continueranno fino a quando l’Amministrazione non fornirà queste risposte e, soprattutto, fino a quando non vedremo realizzata la barriera idraulica. Perché la salute dei cittadini è più importante di ogni proclama.
21032018