“Educazione stradale, perchè solo per pochi?” I dubbi di Francesco Banfi
SARONNO – “Perchè i corsi di educazione stradale non sono rivolti a tutti gli studenti saronnesi?” A chiederselo è l’ex assessore ai Giovani ed ora consigliere comunale di Saronno al centro, Francesco Banfi.
Come ricorda il consigliere (che entrerà in carica nella seduta del 19 aprile dell’assemblea civica) “il progetto “La classe adotta un vigile” è una delle iniziative più lodevoli intraprese dalle amministrazioni saronnesi: oltre a promuovere l’educazione stradale ha anche, nei giovanissimi, nobilitato l’idea del lavoro della polizia locale permettendo di passare da una mera esecutrice di azione repressiva ad un ruolo di promozione, aiuto, guida e fiducia dei giovani cittadini. Sono tantissimi i bambini che hanno frequentato in tutti questi anni il programma di educazione stradale e di cittadinanza che si svolge nelle scuole, nei parchi e a teatro. Bene fa la giunta Fagioli a fregiarsene”.
“Tuttavia, pur riuscendo ottimamente, pur avendo un teatro pieno, pur godendo della presenza di una supercar sequestrata alla mafia, con tanto di ulteriore insegnamento, ancora mi chiedo per quale ragione il sindaco Alessandro Fagioli, titolare della delega alla Sicurezza, non abbia permesso a tutte le classi di frequentare il programma che si svolga su cicli pluriennali. Certo, c’è il contenimento dei costi. Certo, c’è il fatto che gli agenti devono fare anche altro… “anche”. Ma sono stati assunti più agenti è si vuole dare slancio alla polizia locale. Stiamo parlando della possibilità che nei bambini sia promossa una corretta educazione. Credo sia importante finanziare progetti validi verso l’infanzia: anche la sicurezza stradale è sicurezza. Come diceva il dottore di una famosissima pubblicità “prevenire è meglio che curare” conclude Banfi.
13042018