Luminarie: accese, come promesso, il primo dicembre (gallery)
SARONNO – Come aveva anticipato l’assessore al Commercio Paolo Strano ieri sera il centro di Saronno era “vestito” e “illuminato” dalle luci di Natale.
Composizioni di lampadine che hanno creato stelle, fili di luce e altre coreografie luminose sono comparse in corso Italia, via San Giuseppe, via Garibaldi, via Mazzini, via Portici, in via Leopardi e in via San Cristoforo. Montate ma spente le luminarie in via Caduti della Liberazione mentre “al buio” è rimasta via Roma.
Come annunciato, in una settimana caratterizzato dal botta e risposta tra Amministrazione comunale e Distretto comunale del Commercio proprio sul tema luminarie, dall’esponente della Giunta con delega al Commercio le luminarie sono state posizionate entro la fine di novembre e accese il primo di dicembre.
Prossimo step per il Natale saronnese l’arrivo dell’albero di Natale in piazza Libertà e l’apertura del villaggio di Babbo Natale che sempre lo stesso assessore ha annunciato per il prossimo fine settimana.
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02122018
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Commenti
potate lunedì scorso senza avvisare residenti e commercianti che si sono trovati rami, mezzi e transenne… con disagi immaginabili!
belle ma… a discapito delle piante in Corso Italia che sono state potate con foglie verdi mentre stavano ancora vegetando…
Visto quanto sono brutte potevano anche risparmiarcele
Strano che si prende meriti non suoi…proprio strano.
Belle le luminarie, ma almeno spegnerle durante il giorno!!!
Luminarie consumistiche anni ’80, quelli della Milano da Bere, Albero di Natale come tradizione scandinava impone, villaggio di Babbo Natale di Rosso Coca Cola vestito.
Ma le Lombarde tradizioni? quelle in cui a Natale nasce il Bambinello figlio di Dio e fondatore con i suoi dodici Apostoli del Cristianesimo, una religione povera ed umile per gli umili?
Presepe, canti di natale, bambini coinvolti in recite e presepi viventi o da allestire con semplicità nelle case e negli spazi pubblici, processioni, serate con tombole, giochi di carte o di ruolo, fare gruppo, comunità, insegnare la bellezza di condividere qualcosa con gli altri, raccolte fondi e doni per i più poveri e sfortunati … tutto sacrificato sull’altare del PIL e del profitto. Che Tristezza.