“All’ombra del bagolaro”: l’intervento di Indelicato sul taglio piante in via Roma
SARONNO – “All’ombra del bagolaro”: si intitola così l’intervento del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato sulla dibattuta vicenda del taglio delle piante in via Roma.
Le questioni di natura tecnica non sono mai solamente di natura tecnica, e chi dice il contrario di solito mente sapendo di mentire, nella migliore delle ipotesi è un superficiale. Intervengono a intorbidare le acque fattori di natura ideologica, questioni di principio e di puntiglio, imprevidenze e timori.
Il taglio degli alberi di alto fusto in via Roma è una di queste. Partiamo da una considerazione preliminare: una soluzione che accontenti tutti non può esserci e non ci sarà. La diversità delle esigenze e degli interessi in gioco non consente una perfetta quadratura del cerchio. A mio modestissimo parere, le necessità di chi deambula sui marciapiedi, di chi vede a rischio le proprietà danneggiate dalle radici, nonché di un’amministrazione comunale che desidera mantenere una delle maggiori arterie cittadine in condizioni di decoro ed efficienza (nonché evitare possibili contenziosi dovuti a capitomboli) devono prevalere sulle pur comprensibili ragioni degli ambientalisti. È su questo corno del problema, inutile negarlo, che aleggia l’ombra dell’ideologia, e l’ideologia è un prisma deformante che impedisce di vedere la realtà com’è, capovolgendo le priorità. Il bagolaro diventa così sacro e intoccabile, e alla malora i disabili, gli anziani, i proprietari di appartamenti, i bilanci comunali.
A proposito di amministrazione, saprà quest’ultima mantenere la barra dritta? I lavori risultano oggi sospesi. È questo un segno di incertezza? Meglio essere chiari e leali con la cittadinanza. Gli ambientalisti vanno ascoltati, e va dato loro quello che si può dare. Ad esempio l’impegno alla piantumazione, in luoghi adatti nel perimetro comunale, di alberi nello stesso numero di quelli tagliati. Andrebbe inoltre spiegato perché in alcuni tratti di via Roma i bagolari producono danni, in altri sembra di no: questo aspetto è rimasto poco chiaro. Ma, in ogni caso, prevalga sull’ideologia il vecchio caro buon senso.
Alfonso Indelicato
21012019
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Commenti
il richiamo al buon senso è un tocco di intelligenza superiore ma tanti sembrano insensibili al richiamo
indossano la corazza e partono all’attacco
che si tratti di alberi artificiali o veri alberi
gentilissimo,
io abito in via Roma, non faccio parte di alcun schieramento politico. sono una mamma con due figli. una comune cittadina di Saronno. A me piacerebbe molto che si trovasse una via più conservativa e prudente. il marciapiede in via Roma tra via Guaragna e via Visconti è stato messo a posto senza tagliare i bagolari: rialzato, con pavimentazione e non asfaltatura e con con slarghi e discese che portano verso le strisce pedonali, utilizzabili da passeggini, non vedenti e disabili in carrozzina. quindi non capisco perché non possa essere fatta via Roma tutta così. E come me la pensano molte famiglie che abitano qui. poi gli alberi che hanno alzato le cantine o rovinato i garage, sono ahimè da abbattere, ma saranno stati 2 o 3 non certo 9! inutile cercare ideologia dove non ce n’è…. il viale di Roma è così da quando sono nata. sono sicura che un intervento più conservativo si potrebbe fare. il bagolaro non è sacro. Se rompe cantine e garage, si abbatte, si sostituisce. ma se alza il marciapiede lo si sistema, come è stato fatto nel tratto precedente. Io ho usato il passeggino per tutti e due i figli e sono d’accordo che sia da sistemare. ma per farlo siamo così sicuri che sia necessario abbattere i bagolari? e questa domanda è ideologica? è fare propaganda? a me non pare. appunto quindi, prevalga il vecchio caro buon senso e senno.
silvia grassi
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Gentile Sig.ra Grassi,
non vedo troppe ragioni di dissenso fra noi. Ho scritto nel mio comunicato “Andrebbe inoltre spiegato perché in alcuni tratti di via Roma i bagolari producono danni, in altri sembra di no”. Restiamo, Lei ed io, in attesa di questa spiegazione, che ha natura tecnica ma che potrebbe essere offerta in termini comprensibili al profano. E’ questione di costi? Si tratta piuttosto di una differenza delle strutture sottostanti il piano stradale? Mah. Mi fa piacere che anche Lei riconosca che dove l’albero produce danni vada tagliato o comunque – se possibile e se ciò non comporta un esborso ingente – spostato altrove . E mi permetto di aggiungere: ciò anche se l’albero è sano. Quanto all’ideologia, mi permetta di persistere nella mia convizione. Per alcuni la natura è qualcosa che va imbalsamato, sacro e intoccabile. E’ una religione, e come tale ha i suoi dogmi. C’è anche chi divinizza gli alberi, certamente Lei lo sa. A proposito, l’idea dell’amministrazione di coinvolgere Legambiente nella fase progettuale meriterebbe un capitolo a parte. Ma per ora fermiamoci qui. La saluto e La ringrazio per la chiacchierata.
Sotto il bambù, al tempo che fu,
c’era un mercante che ormai non c’è più.
Vendeva tutto, non gli restò niente,
nemmeno il cuore, nemmeno la mente.
Signor Indelicato
per tenere la barra dritta magari occorre un buon marinaio
per governare una città occorre avere competenze e una visione (non alla latina)proiettata almeno ad un futuro prossimo, se non si hanno si fa solo confusione allora non è governare ma “rigovernare”