Autonomia, Andrea Monti (Lega) risponde a Di Maio: “Basta col gioco delle tre carte”
LAZZATE – “Le parole del vice premier Luigi Di Maio sono preoccupanti, dato che ormai son mesi che continua ad affermare come serva qualche giorno in più per l’Autonomia della Lombardia e del Veneto”. Ad affermarlo è Andrea Monti, lazzatese, vice capogruppo della Lega al Pirellone, rispondendo alle dichiarazioni odierne del ministro dello Sviluppo economico.
“Ciò non bastasse – prosegue il consigliere regionale – Di Maio ha anche paragonato la richiesta di maggiore autonomia con la riforma del “Titolo V” della Costituzione, dimostrando come il ministro non abbia le idee molto chiare sull’argomento. Noi non stiamo chiedendo una riforma costituzionale, bensì l’applicazione del dettato della Carta stessa, proprio in virtù degli articoli introdotti nel 2001, le medesime modifiche che oggi Di Maio critica. Credo sia ora di fare chiarezza una volta per tutte. Se si critica il “Titolo V” infatti si sta prendendo le distanze dal processo di autonomia, quello votato da milioni di cittadini a mezzo referendum e promosso illo tempore anche con la spinta dello stesso Movimento 5 stelle. Questo non è il gioco delle tre carte, dove si perde sempre e non si vince mai. I lombardi e i veneti si sono espressi con una chiarezza che non lascia adito a dubbi già nel 2017. Oggi, a distanza di più di un anno e mezzo, di tempo se ne è perso fin troppo. Gli esponenti pentastellati ci dicano una buona volta se vogliono l’autonomia o meno perché i nostri cittadini non possono essere presi in giro, tenendo sempre a mente infatti come siano proprio i lombardi e i veneti a tenere in piedi la baracca, con il sudore del loro lavoro e il peso delle loro tasse”.
“Vogliamo chiarezza e rispetto – chiosa Andrea Monti – e confido che anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che siedono al Pirellone spingano il loro leader ad uscire da questa ambiguità”.
20052019
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Commenti
Perché censurate i commenti su questo blog?
E’ un dato di fatto che la Lega saronnese é quella storica “per l’indipendenza della Padania” ed e’ questo il motivo per cui é un po’ ai margini nella nuova Lega, come ai margini sono finiti Maroni e Zaia.
Salvini ora dice “prima gli italiani” non “prima i padani”, la linea del partito é chiaramente cambiata.
Monti non si é capito bene se é “per l’indipendenza della Padania” o “prima gli italiani”.
Una volta chiarito ciò si può discutere di autonomie regionali e di esiti di referendum finora disattesi.
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Adesso va di moda il sud.
Li la Lega ha riciclato “la qualunque” ex di ogni tipo, ma sempre politici del sud sono.
Per i voti va bene la qualunque…. Il nord deve vivere di ricordi.
Lo stato Padano puo” attendere ?
In generale direi BASTA a voi!!!
Economia la peggiore di Europa
Debito aumentato.
Interessi da pagare aumentati. Spread.
30 miliardi da trovare x manovra a Ottobre.
E siete riusciti pure a sprecare 1,5 miliardi di fondi Ue a ns. dispodizione… ma non usati. Ormai persi.
E state qui ancora a chi la spara piu” grossa???