Nubifragio, alberi sulle strade ma crolla anche la ringhiera di un balcone
8 Agosto 2019

LIMBIATE – L’acquazzone del pomeriggio di ieri 7 agosto a Limbiate si è presentato sotto le vesti di un vero e proprio nubifragio e ha necessitato di parecchi interventi sul posto da parte della polizia locale, dei vigili del fuoco, protezione civile, guardie del Parco delle Groane e tecnici.
Il primo grande spavento per i passanti in centro si è registrato su viale Piave, dove è crollata a terra la ringhiera del balcone della palazzina all’incrocio con via Bainsizza: fortunatamente, al momento dell’impatto sull’asfalto nessuno stava passando a piedi sul marciapiede sottostante e la caduta della ringhiera ha causato solo danni materiali. I soccorsi sul posto hanno provveduto a transennare il passaggio e oggi si valutava la staticità della struttura.
Diverse piante sono invece cadute sulle strade, che sono state prontamente chiuse al traffico: in via Lombra e in via Del Laghetto, dove le piante ostruivano il passaggio e in via Valcamonica, dove una pianta è caduta su un palo della luce. Via Lombra e via Del Laghetto sono state riaperte verso le 19 di ieri, quando, grazie all’intervento congiunto di Protezione civile e guardie del Parco Groane, le piante sono state rimosse dalla carreggiata. In via Valcamonica è stato necessario l’ausilio dei tecnici di Enel Sole e dei vigili del fuoco per il danneggiamento del palo della luce.
I vigili del fuoco e la polizia locale erano anche a presidio dell’incrocio tra viale Dei Mille e via Ravenna, dove un albero è caduto sul semaforo mettendolo fuori uso: la pianta è stata tagliata e spostata dall’incrocio. Sono stati transennati invece con divieto di sosta alcuni posti auto all’interno del parcheggio di Largo Volontari del Sangue, per la caduta di rami: questa mattina la ditta che gestisce il verde pubblico è sul posto per la pulizia. Altre due piante sono cadute in via Solferino e all’interno della scuola Da Vinci. Infine, si è allagata la via Mascagni, a Villaggio Sole.
08082019
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Commenti
Se i Comuni e lo Stato pretendessero meno tasse (IMU), ci sarebbero più risorse per i proprietari da destinare alle manutenzioni degli stabili e al verde, di conseguenza meno disastri !
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Certo come no!