Sinergie (anche con la Scala) e museo in Villa: ecco come la collezione dei cimeli di Giuditta Pasta farà crescere Saronno
12 Dicembre 2019

SARONNO – Accettando la donazione della Collezione Giorgio Cavallari la città di Saronno, anche grazie all’impegno dell’assessore alla Cultura Maria Assunta Miglino, diventa proprietaria di un tesoro di 600 cimeli del valore di 250 mila.
Ma cosa viene richiesto a Saronno? Innanzitutto di non alienare la collezione in futuro in quanto bene di interesse pubblico e ovviamente di impegnarsi a conservare la collezione in maniera adeguata, renderla fruibile al pubblico mediante la creazione di un percorso museale nei locali siti al piano terra di Villa Gianetti e più precisamente nella Sala Atti, nella Sala Camino e nella Sala
Bovindo (ovviamente l’allestimento delle sale Camino e Bovindo sarà realizzato in modo da consentirne la consueta fruizione degli spazi). Ed ultimo di intitolare il percorso museale a Giuditta Pasta e riportare sempre a fianco il nome del donatore della raccolta, utilizzando la formula “Collezione Giorgio Cavallari”.
E quali sono i vantaggi? Consolidare la memoria storica ed artistica della cantante e proseguire nell’opera già avviata di valorizzazione della sua figura;valorizzare il “Concorso internazionale di canto lirico Giuditta Pasta” e creare sinergie con la Fondazione Culturale Giuditta Pasta, grazie alla capacità di attrazione del percorso museale in grado di attirare l’interesse di studiosi e collezionisti a livello internazionale, valorizzare il ruolo di Villa Gianetti come centro culturale, creando un luogo in cui ospitare masterclass di canto e di perfezionamento musicale e non ultimo costruire sinergie con altre realtà culturali legate alla figura di Giuditta Pasta (Museo Teatrale alla Scala, Archivio di Stato di Como, Comune di Blevio) e di personaggi a lei vicini, al fine di elaborare un percorso tematico capace di attrarre turismo.
(foto: un momento del concorso internazionale dedicato alla cantante lirica)
12122019
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Commenti
vedo già frotte di turisti attraversare Corso Italia, occupare tutti gli alberghi e i ristoranti, facendoci diventare un centro di eccellenza del turismo varesino….
Molto bene, speriamo di recuperare anche palazzo Visconti quanto prima.