“Come va Saronno?”, Paleardi: “No alle iniziative a spot sull’ospedale. Si all’impegno contro l’inquinamento”
SARONNO – Oggi è Alberto Paleardi storico esponente della politica saronnese, a rispondere alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco le risposte alle 5 domande
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2021 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
I suoi cittadini! Uomini, donne e giovani che hanno superato con scrupolo e senso di responsabilità le difficoltà generate dalla pandemia e dai lockdown, rispettando le norme. In secondo luogo, la gestione della riqualificazione di via Roma, in cui si è vista la differente visione strategica della città da parte dell’amministrazione Airoldi supportata dal contributo del nuovo dirigente Ambrogio Mantegazza (saronnese doc), grande risorsa per la nostra città.
A settembre rimando le opposizioni totalmente scialbe e prive di argomentazioni: ricordiamoci che una forte opposizione è sempre di grande stimolo (o così dovrebbe essere!) per la maggioranza per fare ancora meglio!
L’Amministrazione e il consiglio comunale usciti dall’ultima tornata elettorale lavorano a pieno regime. In questi mesi non sono mancati gli scontri, le crisi e i colpi di scena. Quali sono state le sorprese, quali i punti di forza e quelli di debolezza?
Da un punto di vista politico mi ha sorpreso l’atteggiamento provocatorio, direi quasi arrogante, di una giovane consigliera nel voler portare in consiglio comunale una mozione che ha messo in difficoltà, oltre che in imbarazzo, la maggioranza di cui fa parte più di quanto abbia fatto fino ad ora l’intera opposizione.
Le sfide di quest’inizio estate sono state l’ospedale, con la riforma sanitaria in corso, la sicurezza e la ripartenza post Covid… come si è mossa Saronno?
Mi soffermo sull’ospedale…Si stanno facendo opere, che sono il minimo sindacale. Continua ad esserci carenza di personale medico ed infermieristico. E’ in atto una vera e propria fuga di medici e di primari. Su questo ultimo punto, non mi sembra di vedere una incisiva presa di posizione da parte della dirigenza ospedaliera per trattenere questi professionisti. Se vogliamo parlare dell’ospedale da un punto di vista politico, mi sembra che le iniziative da parte di quelle liste, che hanno fatto la loro fortuna elettorale sull’ospedale, siano state poco efficaci, quasi iniziative spot. Non mi pare di aver visto una mobilitazione costante e continua.
Cosa inseriresti tra le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
Sicuramente la questione economica e quella occupazionale. La Gianetti ruote e la Henkel di Lomazzo sono i primi campanelli di allarme. Questi sono i problemi e le sfide da affrontare. I temi sollevati dal Ddl Zan, benché importanti, non sono l’unica e prioritaria tematica, come alcuni partiti vogliono far credere agli elettori. E’ prioritario, a mio avviso, tutelare con qualsiasi mezzo possibile i posti di lavoro dei nostri cittadini saronnesi e le attività commerciali di vicinato.
Recovery fund: l’Amministrazione è al lavoro per ottenere fondi per rilanciare la città: su cosa si dovrebbe investire nel lungo periodo?
Il recovery fund dovrebbe essere destinato prevalentemente all’edilizia scolastica ed all’edilizia pubblica, permettendo una serie di opere (quali ad esempio cambio infissi, cambio caldaie, cappotti termici, valvole termostatiche, pannelli solari) finalizzate ad una riduzione del consumo energetico, con il conseguente abbattimento delle emissioni inquinanti. Non dobbiamo dimenticare che il PM 10, che vede la nostra città spesso prima in classifica a livello nazionale, causa gravi problemi di salute ed è una delle principali cause di morte.