Emerson Rescaldina, presidio e corteo contro la delocalizzazione
RESCALDINA – Corteo e presidio, al fianco dei lavoratori della Emerson di Rescaldina. “Combatteremo, con il sostegno delle istituzioni locali, affinché venga tutelato il diritto al mantenimento del posto di lavoro degli assunti diretti e degli operatori dell’indotto, mensa e pulizie. Non può passare la logica del risparmio sempre e solo a spese dei lavoratori! Al lavoro e alla lotta!” dicono dalla Filcams Cgil Ticino Olona.
Se alla Gianetti ruote, storica azienda saronnese con stabilimento a Ceriano Laghetto, nei mesi scorsi avevano perso il posto 152 persone; in queato caso si profilano 125 licenziamenti. La fabbrica si trova in via Castellanza: la direzione ha incontrato le rappresentanze sindacali per fare conoscere l’intenzione di procedere alla delocalizzazione. Motivando il tutto dall’elevato costo della manodopera in Italia, dal costo dell’energia che è stato raggiunto in Italia e dalla logistica poco conveniente.
(foto: un momento del corteo e presidio dei lavoratori Emerson di Rescaldina e delle forze sindacali)
20022022
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Commenti
Sarebbe ora di ripensare il tutto a prescindere dall’azienda.
Alle aziende che delocalizzano si dovrebbero applicare dei costi in uscita come quelli per i contratti di Internet.
I costi dovrebbero coprire parte del disagio.
Creare lavoro attraverso i vari superbonus e pnrr potrebbe creare indifferenza verso queste aziende che delocalizzano.
Infine, boicottare il prodotto di queste aziende perché loro boicottano il lavoro delle persone.