Dal bullismo alle baby gang: la riflessione di una gerenzanese
3 Maggio 2022
GERENZANO – Ha deciso di condividere con ilSaronno quando accaduto domenica al parco Aironi condividendo una riflessione sul tema del bullismo.
“Ieri (domenica ndr) pomeriggio mi trovavo al parco degli Aironi con le mie due figlie e una loro amichetta. Per diverse decine di minuti si sono dilettate a creare delle piccole torri di pietra decorative, su un muretto, poco distante dallo stagno delle rane. Prima avevano costruito una diga ponte, insieme ad altri bambini. Sembrava tutto tranquillo, qualcuno si è avvicinato per dei complimenti, altri hanno fotografato. Peccato che un gruppetto di altri bambini ha cercato, in maniera indisponente, di spazzare via il loro lavoro. Prima li ho invitati ad unirsi alle bambine ma si sono allontanati stizziti, per poi tornare più numerosi con altri leggermente più grandi. Dopo avere tentato di distruggere la diga, hanno buttato giù le torrette. Indifferenti al mio richiamo e alla presenza dei genitori di uno di loro, che hanno osservato la scena senza dire nulla. Io mi occupo della lotta al bullismo già all’Interno della scuola, ma ieri sono rimasta più delusa che arrabbiata”.
Al di là dell’accaduto la riflessione della gerenzanese è più profonda: “Ritengo che manchino completamente l’educazione al rispetto, la voglia di costruire, l’abitudine al bello, l’idea di bene comune che sono alla base di un vivere civile e democratico. La risposta deve venire dalla società che può essere di supporto alle famiglie, che evidentemente non riescono più a gestire il rapporto con i loro figli. Voglio ricordare che: bullismo è quando un bambino subisce prepotenze da parte di uno o più compagni/bambini che gli dicono cose cattive o gli fanno cose spiacevoli; quando un bambino o un gruppo di bambini si divertono a prendere di mira sempre lo stesso compagno.I fenomeni di bullismo in determinati casi, possono costituire violazione di diverse norme della Costituzione, del codice civile e del codice penale. Tra questi, a titolo esemplificativo vi sono il reato di percosse, lesioni, danneggiamento alle cose, ingiuria, diffamazione, molestia o disturbo alle persone. La famiglia può essere determinante nella diffusione di un atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità come una ricchezza e che educhi all’accettazione, alla consapevolezza dell’altro, al senso della comunità e della responsabilità collettiva. Scritto ciò, vorrei allertare tutti che non ci si deve meravigliare dei comportamenti delle baby gang, che hanno radici profonde, partono dalla tenerà età e sono di facile individuazione.”
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