Namibia in bici: Carlo Motta racconta il deserto
SARONNO – Continua l’avventura in Namibia di Carlo Motta, ex docente dell’istituto Ial di Saronno. Dopo aver lasciato il villaggio di Swakopmund in sella alla sua mountain bike ktm, è proseguito il viaggio del ciclista attraverso il deserto della Namibia.
“Ieri, con il magone dall’aver dovuto lasciare i bambini di happidu – esordisce Carlo Motta – ho cominciato a pedalare sul serio. Ieri sera campeggio praticamente libero nel parco del Namib Lauktluf park. Questa mattina, oerò, mentre smontavo la tenda una tipa strana ballava una sorta di saluto al sole. Oggi arrivato a Solitarie, campeggio “organizzato” con tanto di doccia! Solitaire è nota per il suo strudel di mele, eredità della dominazione tedesca, e per una quantità di rottami di auto lasciati qui da chissà chi e chissà quando.”
“Ora – racconta – finito il via vai di auto che facevano il pieno sono rimasto solo con qualche turista che dormirà nel lodge ed i ragazzi che lavorano in un piccolo caffè-birreria. In totale oggi ho pedalato 140 km, più altri 100 percorsi su un pikup. Il deserto è straordinario, piste diritte, lunghissime, non se ne vede la fine; si individuano le poche macchine già a chilometri di distanza, segnalate dal polverone che alzano. Animali incontrati pochissimi: oltre alle due scimmie trovate sulla strada fuori dall’aeroporto di Windhoek, solo qualche cammello, fenicotteri rosa a Walvis bay e qualche scoiattolo del deserto, speriamo nei prossimi giorni.”