Saronno, Imu costerà 100 mila euro in più. D’Amato: “Riorganizzazione che permette di evitare contenziosi con un impatto minimo”
SARONNO – “Si tratta di una riorganizzazione che era necessaria perchè a Saronno c’erano aliquote che non esistevano e che creavano contenziosi e problemi”.
Così Mimmo D’Amato assessore al Bilancio ha presentato la scorsa settimana la rimodulazione dell’Imu per il 2023 per la città di Saronno. “Non è una manovra che punta ad incrementare gli introiti – ha spiegato l’esponente della giunta del sindaco Augusto Airoldi – le maggiori entrate complessive (contando privati, aziende e attività commerciali ndr) aumenteranno di 100 mila. E’ invece essenziale per rimettere a norma l’intero impianto saronnese, chiarire e rendere rispettose delle norme le aliquote e l’imponibile determinati per le diverse tipologie di stabile. Un intervento necessario anche per ridurre i contenziosi”.
D’Amato ha spiegato come la nuova normativa saronnese, che dovrà essere approvata dal consiglio comunale prima di Natale la stessa in cui sarà introdotta la tassa di soggiorno e l’addizionale Irpef, recepisca le modifiche normative della Legge di Bilancio 2020 “Ci sarà una razionalizzazione delle fattispecie con un modesto impatto economico complessivo che parte da un’aliquota base di 8,6 come previsto dalla legge e diverse riduzioni sul fronte dell’imponibile in modo da garantire gli stessi aggiustamenti degli ultimi anni con riduzioni alle categorie che ne hanno bisogno”.
IL SINDACO SULLA MANOVRA SUI TRIBUTI
D’AMATO SU MANOVRA SUI TRIBUTI
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