Saronno, fact checking dell’Amministrazione sulle dichiarazioni di Ob Sar su tassa di soggiorno
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Amministrazione comunale in merito alla lettera inviata al Prefetto da Obiettivo Saronno sull’istituzione della tassa di soggiorno.
Nei giorni scorsi è comparsa la notizia di una comunicazione, inviata al Prefetto di Varese da parte di una forza politica di opposizione in consiglio comunale, Obiettivo Saronno, che chiede l’annullamento della tassa di soggiorno appena istituita a Saronno e già adottata da numerose Amministrazioni in questa Provincia e in tutta la Lombardia.
La notizia riporta diverse affermazioni che, virgolettate, sono attribuite alla forza politica di opposizione. Tra queste alcune sono chiaramente e documentalmente non veritiere.
Con responsabilità di chiarezza verso i cittadini e anche verso la stampa che ha ricevuto e quindi diffuso tali affermazioni, l’Amministrazione ha effettuato un fact checking che, rispetto alle varie inesattezze ne segnala due indispensabili per una chiara e corretta informazione alla Città.
- La forza politica dichiara che era obbligo del Comune definire, insieme alle associazioni di categoria rappresentanti le strutture ricettive, la scelta di istituzione dell’imposta. La norma non prevede questo percorso per la scelta sulla istituzione o meno di tale imposta (né potrebbe essere altrimenti in quanto la norma, in tal caso, verrebbe chiaramente a limitare l’autonomia del consiglio comunale). La norma, di contro, prevede un percorso di confronto (“sentite”) le associazioni di categoria per i processi di applicazione dell’imposta che, ordinariamente, sono contenuti nel regolamento, documento che l’Amministrazione non ha ancora approvato e che approverà a breve nel pieno rispetto della normativa. Con questo è palesemente dimostrato che l’affermazione della forza politica non è veritiera. Peraltro, la stessa, genera, presumiamo pretestuosamente, confusione rispetto al fatto ma, cosa più grave, confonde e sminuisce il ruolo del consiglio comunale.
- La forza politica dichiara che la condivisione della scelta dell’imposta di soggiorno sia stata effettuata solo con una mail “poche ore” prima del Consiglio Comunale del 20 dicembre, seduta nella quale è stata approvata, a larga maggioranza (incluse alcune forze di opposizione), l’istituzione della imposta di soggiorno. La realtà documentata è che le due principali associazioni di categoria siano state contattate per la prima volta il 13 dicembre (una settimana prima del Consiglio Comunale) e per la seconda volta il 15 dicembre (5 giorni prima). Peraltro, una delle due associazioni ha risposto il 19 dicembre indicando alcuni suggerimenti di contenuto sull’istituendo regolamento e raccomandando l’adozione di procedure di gestione della imposta le più agevoli possibili per gli operatori e per i turisti. Il 30 dicembre, successivamente alla istituzione dell’imposta, a entrambe le associazioni è stata inviata una ulteriore comunicazione per invitarle ad un incontro di approfondimento e confronto sui contenuti del regolamento che si allegava in bozza e sul progetto di attrattività della Città al quale l’Amministrazione ha destinato importanti risorse. A questo è seguita una interlocuzione immediata con una delle due associazioni che ha declinato l’invito ritenendo di avere esaurito il proprio contributo propositivo con la nota del 19 u.s., mentre l’altra ha risposto il 18 gennaio aderendo alla richiesta di un incontro per approfondire i temi proposti dalla Amministrazione.
Tutto questo (documentabile) dimostra non solo la totale correttezza della procedura seguita dall’Amministrazione ma, nondimeno, la evidente non veridicità delle affermazioni, attribuite “virgolettate”, alla forza politica che ha inviato al Prefetto di Varese la richiesta di annullamento della decisione assunta dal Consiglio Comunale nella seduta del 20/12/2022 con la quale è stata istituita l’imposta d soggiorno.
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Commenti
Ricordatevi sempre che avete vinto le elezioni grazie a loro.
Coerenza.
Ma chi scrive ste cose incomprensibili? Come si può pensare che un cittadino comune capisca qualcosa? E questa roba assurda di non nominare Obiettivo Saronno manco fosse il Francesco Bernardino Visconti di manzoniana memoria?
Chiare precisazioni. Senza contare che il Prefetto non ha il potere di annullare alcuna delibera del consiglio comunale. Questi … consiglieri non lo sanno
Cara Amministrazione al posto di buttare il tempo a rispondere su un euro di tassa di soggiorno, ci arriva chiunque che non scoraggera’ una sola persona a sta in un albergo. Tutte le persone che stanno a saronno lo fanno per lavoro, la trovano ben servita ed economica!
Pensate piuttosto a regolarizzare quante piu’ persone possibili allo Zerbi! Se serve tagliando su eventi da 30 persone o roba simile.
Sveglia “saronno sconfinata”