Saronno, le 15 osservazioni di Legambiente per la revisione del Pgt
22 Maggio 2023
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SARONNO – “Un indirizzo degli elementi tecnici del Piano verso la creazione e la tutela del verde, il riuso, la diminuzione del consumo di suolo, la tutela dello skyline, la mobilità sostenibile, la vivibilità dei quartieri, tuttavia senza renderlo così ambizioso da essere infattibile”.
E’ questo l’obiettivo della nota che Ambiente Saronno circolo Legambiente ha inviato all’Amministrazione comunale con 15 punti come osservazioni preliminari in merito alla variante generale del Pgt.
- Elevata qualità della vita, con l’attuale numero di abitanti e quello potenziale dato dal recupero dell’esistente;
- Riconversione a verde del suolo nelle aree industriali dismesse e delle pertinenze degli edifici non fruibili senza un intervento della rispettiva proprietà;
- Rispetto, ovunque fattibile, della regola 3-30-300: almeno 3 piante visibili dalla propria finestra, almeno il 30% di ogni quartiere verde, un parco o un bosco a meno di 300 m; in via complementare, piantumazione minima in alberi/km2;
- Applicazione più generale del BAF;
- Formazione contestuale di superfici per essenze di altezza superiore a 15 m;
- Compatibilità con le proposte PGTU (PEC 20/04/2023 ore 20:22), riducendo i parcheggi a raso e con aree di interscambio di accesso alla Città;
- Integrazione degli interventi nel sistema della mobilità sostenibile con la creazione di percorsi ciclabili e pedonali (anche adiacenti, purché separati tra loro e senza barriere architettoniche), coerentemente inseriti nella rete cittadina; massimo ampliamento possibile della ZTL;
- Meccanismo di riduzione oneri urbanizzazione legato alla superficie che l’attuatore destinerà a verde o a percorsi ciclabili e/o pedonali e per un’eventuale riduzione delle volumetrie rispetto all’esistente;
- Favorire interventi di recupero dell’esistente su interventi di ricostruzione secondo canoni
differenti da quelli originari; - Limiti di altezza ben definiti che tutelino lo skyline, soprattutto nel centro storico e in prossimità
dello stesso, consentendo al contempo di utilizzare l’altezza per minimizzare il consumo di suolo; - Forte incentivo alle proprietà confinanti a svolgere attività di recupero e trasformazione contestuali
tra loro, nel rispetto dell’interesse pubblico; e così anche nel caso di confini tra Comuni; - Realistica realizzabilità degli Ambiti rendendo necessario il meno possibile un successivo ricorso
a varianti peggiorative; compromessi virtuosi che garantiscano ai privati il legittimo profitto
(reddito), tutelando l’interesse pubblico e funzionalizzando il costruito al fine di renderlo attrattivo,
vissuto e presidiato dai cittadini 24 ore/giorno e 365 giorni/anno; - Edilizia residenziale pubblica a costi accessibili per i giovani, disincentivando la presenza di
alloggi sfitti; - Commercio di prossimità per ridurre gli spostamenti; servizi di quartiere anche per chi ha una
mobilità limitata; - Sfavorire, se non impedire del tutto, nuove medie e grandi strutture di vendita