Direzione Ulaanbaatar: scuderia Pandino si lascia alle spalle i primi 4000 chilometri
SARONNO – Lunedì 10 luglio, la Scuderia Pandino ha finalmente dato via alla sua avventura partendo da Milano. La prima giornata ha visto Luca e Ludovico attraversare le Alpi e la Svizzera per effettuare la prima sosta sul Lago di Costanza in Austria, dove hanno campeggiato. La tappa iniziale ha portato con sé il primo inconveniente: la chiave per l’apertura del tappo del carburante della Panda 4×4 del 1996 si è spezzata all’interno della serratura. Fortunatamente il tutto si è risolto il giorno seguente a Praga, anche grazie all’aiuto ricevuto da Dan, un amico della Scuderia. Da lì sono proseguite le tappe europee: Budapest, Belgrado e Sofia.
Raccontano i ragazzi: “Finora le due difficoltà maggiori sono state la velocità ridotta della macchina, che non può superare gli 85 km/h, e la lunga attesa alle frontiere, in particolare quella al confine serbo-bulgaro dove abbiamo atteso più di 4 ore. È proprio in queste attese che abbiamo avuto più interazione con la gente del posto, che ha mostrato grande interesse per la macchina e il progetto. Il tempo, infatti, è passato rapidamente tra una chiacchiera e una foto con le persone in attesa.”
Secondo i ragazzi, l’incontro più emozionante e sicuramente fuori dal comune è stato nelle montagne serbe, dove hanno conosciuto Dušan, un eremita che si prende cura delle rovine del monastero Blagovestenje Gornjacko, del quattordicesimo secolo. Dušan, che da oltre 20 anni vive in una capanna nell’area del monastero assieme al suo cane Pika, ha benedetto la scuderia prima della ripartenza.
L’arrivo a Istanbul ha decretato uno spartiacque nel viaggio: terminate le tappe europee, è iniziato il viaggio Asiatico. Con esso si è presentato anche il primo guasto meccanico: uno strano rumore proveniente dalla ruota anteriore destra della 4×4. Dopo aver sentito il meccanico della Scuderia, Valentino, si è optato per fare una verifica in un’officina locale che ha confermato come il problema fosse il cuscinetto della ruota. Purtroppo, però, il pezzo di ricambio era introvabile ad Istanbul, e l’unico posto in Turchia dove era disponibile era Ankara, che sarebbe stata la tappa successiva.
Trovato, come da pronostico, il componente di ricambio nella capitale della Turchia, si è proseguito quindi verso la Cappadocia. Qui il team decide nuovamente di campeggiare grazie al materiale fornito da Brunner. Dalle parole dei ragazzi, però, il sonno è stato ben poco: “Alle 4 ci siamo svegliati per poter fare il giro in mongolfiera sulla Cappadocia con uno scenario mozzafiato. Per chi volesse vedere foto/video di questa splendida esperienza, trova tutto sul nostro profilo Instagram”.
Giovedì 20 la Scuderia riprende il cammino verso Tokat (superando i 4000 km percorsi dalla partenza), tappa intermedia in direzione di Trebisonda e, in seguito, Georgia. Sulla strada i ragazzi hanno incontrato una macchina di persone del posto rimasta senza carburante. In accordo con lo spirito di solidarietà che anima il viaggio, Luca e Ludovico si sono fermati trainando la macchina per 15 km fino al benzinaio più vicino.
Questo è dunque un resoconto della prima parte di questo avvanturoso viaggio. Le prossime tappe: nord della Turchia, Georgia e Iran, dove Umberto, l’ultimo membro del team, raggiungerà la Scuderia. Da Saronno, intanto, aumenta l’interesse per il progetto con l’entrata di due nuovi sponsor: Roberta Ceriani Immobiliare e Systematika.
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