Caccia alla tartaruga nel torrente Lura a Saronno
SARONNO – Caccia alla tartaruga nel torrente Lura: è stata avvistata nel corso d’acqua, dove in realtà di acqua in questi giorni di cos’ grande caldo ce n’è molto poca. C’è anche chi l’ha fotografata: si tratta di un bel esemplare di tartaruga lacrustre, di quelle che si comprano nei negozi d’animali, magari grandi quanto una moneta da due ore. Se poi sopravvivono, crescono anche notevolmente, diventa impossibile tenerle in una vaschetta e così finisce che c’è chi se ne sbarazzata liberandole in fiumo o laghi, o come in questo caso nel torrente Lura.
Non è una specia autoctona, vengono solitamente dalle paludi del nord America, ma qui si è adattata alla perferzione e costituisce un grave problema per le specie autoctone perchè mangia praticamente di tutto: l’appello per chi la vede è di segnalarla alla polizia locale o all’Enpa, l’ente protezione animali, per la sua cattura ed il trasferimento nelle oasi dove possano sopravvivere, ma senza fare danni.
(foto: l’esemplare immortalato da un cittadino nel letto del torrente Lura in secca, in questi giorni)
23082023
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Commenti
Tartaruga rilasciata nell’ ambiente da qualche amante degli animali . E pensare che anche i gatti sono considerati dalla scienza specie infestante.
Un amante degli animali non abbandona un animale. I gatti non sono considerati specie infestante, sono considerati specie nociva se inseriti in un ambiente naturale. Il gatto è un animale domestico e nel suo ambiente domestico non è certo né nocivo né infestante, ma se lasciato libero in ambito naturale, dati alla mano, è estremamente pericoloso per la biodiversità locale, specialmente in ambiente altamente urbanizzati come i nostri, dove già la biodiversità è ormai ridotta ai minimi termini. In un ambiente già più di campagna e diversificato anche l’impatto di un gatto o due non è così importante.
Andiamo bene! E’ un crescendo peggiorando.
Che persone senza cuore, un altra bestiolina abbandonata.
È senza cuore chi tiene animali come compagni in casa costringendoli a vivere con la specie umana e fuori dal loro’ habitat