6 dic – Un autocarro IF da El Alamein al Mils di Saronno
Quando l’Isotta Fraschini nel 1934 aprì lo stabilimento di Saronno, l’epoca “mitica” dell’auto era finita e gli storici fondatori non facevano più parte della Società: Oreste Fraschini era già morto a 54 anni (1921) e l’anno dopo Cesare Isotta e i fratelli Fraschini lasciarono l‘azienda. Dal 1923 al 1932 ci fu la tanto discussa gestione del conte Mazzotti (presidente) e di Gianfranco Cella (amministratore delegato), ma fu proprio in questo periodo che nacquero le mitiche auto dell’Isotta Fraschini, la Tipo 8 e la Tipo 8 A, che divennero “le auto più desiderate al mondo” e il punto di riferimento tra le automobili in fatto di eleganza, velocità e lusso.
Nel 1932 iniziò l’ “era Caproni” (il quale due anni dopo acquisì anche la Cemsa), caratterizzata dall’abbandono del settore automobilistico e dalla focalizzazione dell’azienda sulla costruzione di autocarri e prodotti per applicazioni militari (motori per aerei, idrovolanti e per imbarcazioni). In questo contesto va inquadrato lo stabilimento di Saronno che, progettato e costruito già a partire dalla fine degli anni ’20, diventò operativo nel 1934.
L’Isotta Fraschini nel 1934 riprese la produzione di autocarri con il modello D80 dotato di motore diesel costruito su licenza della società tedesca Man; nel 1935 fu derivata anche una versione militare (detta D80 NM, cioè Nafta Militare) che fu utilizzata nella Guerra Civile Spagnola. Nel 1937 il mezzo fu riprogettato sia in versione civile (D80 CO) che militare (D80 COM). Finita la guerra la produzione del D80 proseguì con la cosiddetta “terza serie” ad uso civile.
Un esemplare di D80 COM si trova al Mils: fu uno degli autocarri mandati in Africa e utilizzati nel 1942 nella battaglia di El Alamein (Egitto) per il trasferimento di merci e truppe. L’autocarro venne recuperato a Mondovì, in Piemonte, in una fornace disattivata e fu restaurato, anche se parzialmente, dal Gruppo Anziani dell’Isotta Fraschini (G.A.I.F).
Era un autocarro pesante con posto di guida a destra, motore a gasolio a quattro tempi ad iniezione e con 6 cilindri in linea (cilindrata totale 7300cc); la velocità massima era di 45 Km/h. Aveva una portata massima di 6500 Kg e un serbatoio capace di contenere 125 litri di combustibile per un’autonomia di 370 Km.
Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni
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