19 dic – I rotabili delle Ferrovie Nord Milano

Nel parco ferroviario del Mils sono conservati alcuni interessanti rotabili usati dalle Ferrovie Nord. Nello spazio esterno attiguo all’ingresso sono esposti, oltre a un carro merci, una carrozza di 1^ e 2^ classe (modello ABz 1513) costruita nel 1922 dall’azienda Carminati e Toselli di Milano, e una delle prime locomotive elettriche usate dalle Ferrovie Nord Milano (modello E600-6) costruita nel 1929. Entrambe sono state restaurate recentemente.

La ABz 1513 fece parte di un gruppo di quattro carrozze che, inizialmente utilizzate per la Ferrovia Monza-Molteno-Oggiono, furono acquistate dalle Fnm agli inizi degli anni Trenta. La storia della carrozza che si trova al Mils è curiosa: restò in funzione fino al 1981 e poi fu accantonata presso il deposito Fnm di Novate fino a quando fu acquistata da Luigi Lazzaroni, che la trasformò in spogliatoio e la collocò presso il campo da tennis annesso alla Rotonda di Saronno. Il 20 luglio 1999 fu donata al Mils.

Il locomotore E600-6 fa parte di una serie di sei esemplari (da E600-1 a E600-6) che furono i primi locomotori elettrici in servizio sulle linee delle Fnm a partire dal 1929. Furono costruiti dalle Officine Milanesi (Om), un’azienda storica di Milano, con la parte elettrica affidata alla Compagnia Generale Elettrica (Cge). Il locomotore E600-6 restò in servizio fio al 2002.

L’elettrificazione delle Fnm, cominciando dalle linee Milano-Saronno e Bovisa-Meda, fu approvata nel 1925; i lavori terminarono nel 1928 ma il servizio iniziò solo a maggio 1929. Fu utilizzato il sistema a corrente continua a 3 KV con linee aeree. In Italia già da tempo (dal 1887 al 1902) erano stati fatti degli esperimenti adottando sia le linee a corrente continua che a corrente alternata trifase: dopo un iniziale utilizzo dell’approccio corrente alternata trifase alla fine degli anni Venti fu preferito il sistema a corrente continua a 3 KV. La prima linea in esercizio fu la Benevento-Foggia (1928).

Il sistema a corrente alternata ma in versione monofase e ad altissima tensione (25 KV) ritornò in auge alla fine del secolo scorso con l’alta velocità (la prima linea fu la Roma-Napoli). Oggi in Italia il 72% delle linee delle Ferrovie dello Stato sono elettrificate per un totale di circa 12.000 chilometri su 16.800 chilometri; la media europea è del 55%.

Al Mils nello spazio attiguo al piazzale interno delle Fnm sono conservati altri interessanti rotabili e in particolare:

• Due locomotori, uno elettrico (E610-3 del 1949) e l’altro diesel (DE510-2 del 1967)
• Due elettromotrici, la EB 700-09 costruita tra il 1929 e il 1933 e la EB740-02 del 1951 (a differenza dei locomotori, le elettromotrici erano rotabili che oltre alla sezione riservata alla motrice prevedevano anche un vano per i passeggeri)
• Una carrozza semi-pilota (il modello E810-08 di 1^ e 2^ classe costruita tra il 1948 e il 1960), ossia una normale carrozza passeggeri ma con all’estremità un banco di comando; veniva posizionata nel convoglio all’estremità opposta a quella della locomotiva o dell’elettromotrice e il banco di comando permetteva di guidare il treno in direzione opposta. L’esemplare conservato al Mils fece parte di uno dei primi “treni bidirezionali” delle Ferrovie Nord Milano
• Tre carri e in particolare:
  – un “carro gru” del 1908 utilizzato per il carico e lo scarico di merci e a volte per sollevare mezzi ferroviari in avaria
  – un “carro vedetta” del 1935 (modello TE X0011) per la manutenzione della linea aerea di alimentazione elettrica
  – un carro merci (X0065) che nel 1959 fu trasformato in bagagliaio

Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industria e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6. 

I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.

Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni

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