20 dic – Al Mils una delle più ricche collezioni di radio d’epoca
20 Dicembre 2023

Al Mils sono esposte più di 200 radio d’epoca, le quali fanno parte della collezione Fimi Phonola, di quella della Wundercart e della «collezione Cutrupi», quest’ultima donata al Museo nel 2018.
Le “vecchie radio” permettono di avventurarsi in un “magico viaggio nel tempo” dagli anni Venti agli anni Sessanta. Con la «collezione Cutrupi» il panorama è stato allargato anche a prodotti di ditte “non saronnesi”. In tutto sono rappresentate 51 aziende di cui 39 europee e 12 nordamericane; dei costruttori europei 21 sono italiani e due di questi “saronnesi” (Fimi e Wundercart).
Nella sua interezza la collezione permette di ripercorrere la storia di più di quarant’anni (a partire dalla metà degli anni Venti), passando dall’evoluzione della tecnologia ai processi manufatturieri e al design industriale; allo stesso tempo offre uno spaccato della comunicazione di massa e della storia politica e sociale di quel periodo.
Dalle prime radio a galena si passò all’avvento degli altoparlanti che permisero l’”ascolto multiplo”, dando alla radio anche una connotazione sociale, di oggetto attorno a cui tutta la famiglia si riuniva; successivamente, dalle radio a valvole si passò a quelle a transistor, e dagli apparecchi a modulazione di ampiezza a quelli con modulazione di frequenza.
Si ripercorre anche l’evoluzione del design, delle forme e dei materiali usati in queste “magiche scatole dei suoni”: da un grossolano contenitore “squadrato” in legno o in metallo con alcuni componenti esterni (l’altoparlante, l’antenna o l’alimentatore) si passò a un mobile compatto capace di contenere il tutto; la radio diventò parte dell’arredamento della casa, un vero e proprio mobile che si uniformò al gusto e agli stili delle diverse epoche. Cambiarono anche i materiali e dal legno si passò al cartone pressato, alla bachelite e ai materiali plastici dei tempi più recenti.





Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industria e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni

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