Dal faggio del Santuario a Pedro, Amadio: “Nessuna tutela per il patrimonio arboreo cittadino”
SARONNO – “A pagina 46 del programma elettorale dell’allora candidato Sindaco si evidenziava la volontà di “dare attuazione ad un grande piano di piantumazione del verde” e di “dare attuazione ad un progetto di riforestazione urbana del saronnese”. Dopo più di tre anni di amministrazione non solo quanto promesso non è stato attuato, ma abbiamo e continuiamo a subire decisioni che non tengono per nulla in considerazione il necessario miglioramento della qualità dell’aria e la salvaguardia del verde cittadino, già martoriato dagli estremi eventi meteorologici”.
Inizia così la nota condivisa da Luca Amadio consigliere comunale di Obiettivo Saronno in merito alla gestione del verde in città.
Non sono serviti a nulla i numerosi appelli di cittadini per evitare l’abbattimento dell’iconico faggio di piazzale Santuario; non sono servite a nulla più di 500 firme per scongiurare l’abbattimento delle piante nel parco dell’ex Seminario; sembra che non servirà a nulla la petizione di oltre 1.100 persone per evitare l’abbattimento delle piante del cortile del Liceo Scientifico Statale G.B. Grassi, delle quali il grande cedro testimonia lo scempio che sta per avvenire.
Preoccupa sempre più il fatto che un’amministrazione, dichiaratasi da sempre “Amica”, non ascolti nulla e nessuno. Rattrista apprendere che esponenti politici, strettamente collegati all’amministrazione, giustificano decisioni che non tutelano per nulla il patrimonio arboreo cittadino. Infastidisce ascoltare il disco rotto di coloro che proclamano la “compensazione del verde” senza menzionare con esattezza modalità e tempistiche. La Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, peraltro riportata come punto fermo nel Programma elettorale dell’allora candidato Sindaco, obbliga di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato. Viene da chiedersi se l’attuale amministrazione abbia interpretato tale Legge al contrario”
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Commenti
Ho un figlio al liceo e il problema è la mancanza di aule.
Amadio vada sulla pianta e ci resti!
Ridicolo
mettiamo i puntini sulle i. In questi mesi al liceo le classi sono costrette a fare i turni e seguire lezioni in DAD, non per mancanza di aule, ma perché la provincia non ha ancora aggiustato il tetto devastato dalle grandinate di luglio scorso e alcune aule sono inagibili.
Eventi atmosferici e malattie stanno decimando i nostri alberi. Almeno quelli sani lasciamoli dove sono. Ci servono x vivere!
MA BASTAAAAAAAAA… sono anni che al Liceo mancano aule. Sono anni di disagio per gli studenti. La pianta giustamente tolta nel progetto della provincia di Varese, sarà compensata da nuovi alberi nel cortile del Liceo. Ma Amodio almeno sa che l’istituto è gestito e il progetto è della provincia???
Ma questo signore ha mai sentito parlare di fue anni di covid?
E di quasi 400 piante ammazzate dai cambiamenti climatici? Ma dove vive questa lista? Quando li sento dire che sono i portavoce dei saronnesi mi viene l’orticaria
Mi scusi ma cosa c’entrano i due anni di covid con l’ abattimento degli alberi o il puntamento degli stessi