Silighini a Fagioli: “Adesso parliamo di alleanze e programmi”
Inizia così un comunicato di Luciano Silighini Garagnani della lista civica “L’Italia che verrà” in vista del ballottaggio del 14 giugno.
Siamo convinti, come già detto alla stampa, che sia doveroso riunire almeno al ballottaggio tutte le forze di centrodestra e alternative alla sinistra dimenticando le divisioni ma guardando ciò che ci unisce. Percorso questo da noi seguito da mesi quando presentammo i nomi di Azzi, Beneggi o lo stesso Fagioli come punti di unità del centrodestra che a conti fatti ci avrebbe portato ad avere oltre il 57 per cento dei consensi e la vittoria al primo turno. Le logiche di bottega dei partiti o di altre nature hanno portato alla divisione. Il voto dato in massa a Fagioli dai saronnesi è stato un voto che ha segnalato una richiesta chiara: pulizia dai vecchi nomi,più sicurezza, meno permissivismo verso l’immigrazione illecita, priorità ai saronnesi. Questi erano i temi della campagna leghista e non entro nel merito di alcune affermazioni che seguivano strade opposte: guardiamo ciò che unisce ho detto e su questo mi attengo.
A Fagioli abbiamo dato disponibilità all’apparentamento al secondo turno,nessun tipo di appoggio esterno perché chiediamo garanzie di controllo e a fronte di questo chiediamo il rispetto di ciò che i saronnesi hanno mostrato di volere: noi chiediamo azioni immediate per aiutare i nostri cittadini ad integrarsi nello strato sociale saronnese con sgravi fiscali sulle nuove assunzioni, una ripartizione delle case popolari con priorità per le famiglie italiane bisognose,un controllo dettagliato sui conti del Comune visto che vedere ancora spesi male gli oltre 40 milioni annuali è Inconcepibile, un chiaro rinnovamento della giunta comunale senza spazi per volti riciclati che più che di politica si intendono di edilizia,consulenze e altre faccende, quindi sarebbe anche serio presentare la giunta prima del voto ma chiediamo soprattutto un forte freno al fenomeno delle faide criminali extracomunitarie che da anni imperversano in città e che con l’apertura del nuovo centro islamico di via Grieg vedranno Saronno calamita per nuove incontrollate immigrazioni di “pendolari islamici”.Proprio sulla struttura facente funzioni di moschea chiedo a Fagioli di impegnarsi fin da subito a controllare il rispetto della legge vigente in Italia sui luoghi di culto e se questa non venisse rispettata lo invito a impegnarsi nel farla rispettare fino al punto di chiedere la chiusura dello spazio-“moschea” che hanno costruito spendendo oltre 2 milioni di euro raccolti “solo con le offerte degli islamici saronnesi”, come dichiarano.
Questo noi chiediamo e questo è davvero il minimo per costruire un percorso che, insieme, porterà davvero Saronno a respirare dopo anni di oblio sotto l’ombra rossa di un Pd che a Saronno è più simile al Pci. Noi per primi ci siamo dati disponibili a questo percorso di apparentamento sottolineando proprio i soli punti che la Lega ha rimarcato in queste settimane: sicurezza, lavoro e priorità ai saronnesi. Ora chiediamo coerenza e attendiamo.
06062015