Cannabis store, Indelicato: “Saronno come peccaminosa Amsterdam?”
SARONNO – Alfonso Indelicato, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale, firma una forte e chiara presa di posizione contro l’apertura del cannabis store di corso Italia 123.
Ecco il testo integrale
Il punto centrale della questione non è, naturalmente, la quantità di principio attivo presente nella birra o nel vino venduti nel nuovo “cannabis store”, il punto è il messaggio che si lancia.
Che si lancia, oltretutto, in un luogo nevralgico di Saronno, quello antistante la stazione. Il luogo in cui la città accoglie il visitatore, il quale, a seconda delle proprie convinzioni, penserà ad essa o come a una località assai avanzata sulla strada delle mille libertà individuali o a una squallidetta Gomorra (non nel senso savianesco, ma biblico) di provincia. Lo stesso nome “Amsterdam” evoca peccati da vetrina e da supermercato – peccati sterilizzati – e ingenui sogni di libero amore coltivati negli anni sessanta all’ombra dei caffè di corso Italia.
E le famigliole passeggianti nei pressi? “Mamma, cos’è quella fogliolina?” cinguetta il piccolino. E il padre con voce brusca: “cammina!” E la mamma non sa cosa dire. Forse per questo il titolare dell’esercizio, intervistato, dichiara: “parlerò con le mamme”. Intende cioè svolgere un’utile funzione pedagogica per i nuclei familiari, e ci potrebbe scappare per lui la Ciocchina, se qui non ci fossero questi ottusi del centrodestra.
Immagino lo sconcerto dell’amico assessore Banfi, che vorrebbe intervenire ma non può, perché i regolamenti sono stati rispettati, e gli sono vicino. E ora finisco qui, perché questa vicenda di pubblicità ne ha avuta già troppa.
(foto archivio)
30092017
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Commenti
Si in effetti concordo con il Sig Romani. I problemi di Saronno sono ben altri: mancanza di sicurezza sopratutto nelle ore serali e nelle periferie (continue risse nella zona aquilone per esempio e situazione della zona stazione di Saronno sud ), installazione di telecamere sostanzialmente inutili visto quello che e’ successo al tetto del municipio, sporco dovunque ( e qui segnalo la rimozione di molti cestini portarifiuti per esempio in zona aquilione sono solo due o tre nel parco ), aree cani in condizioni pietose ecc. Forse al posto di occuparsi di un’attività commerciale legale i nostri amministratori dovrebbero fare un giro nelle periferie di giorno per vedere quello che “non ” c’e’ e di sera per verificare le reali condizioni di sicurezza dei cittadini.
Caro sig indelicato invece di dire sciocchezze si preoccupi di quello che dicono le mamme o altri della feccia che c’è in giro nel centro di saronno, specialmente in piazza de Gasperi. Faccia il bravo e non dica sciocchezze
I prodotti se sono venduti regolarmente e legalmente, credo che tengano conto di percentuali di prodotto minime e consentite. È inutile che la gente si sorprenda, ogniuno nella legalità investe in ciò che meglio crede, ovviamente nella legalità, starà poi chi è interessato acquistare o no. Mentre consiglio all’ amministrazione di rivedere un po’ di cose per il commercio saronnese, fino ad oggi solo pagliativi. Avete fatto la cartellonistica luminosa per i parcheggi per esempio, per contare cosa? Le persone che a Saronno non vengono? Che preferiscono andare in altri posti. Mentre l’ illuminazione dei lampioni è pessima, dove la mettiamo la sicurezza?
Banfi dimettiti, e torna a fare il figliol prodigo in parrocchia.
sinceramente non so se ridere o piangere
Medioevo, probabilmente a qualcuno piace anche come periodo storico.
Concordo.
Fatto salvo il rispetto delle norme.
Un messaggio sbagliato in più che bombarda gli ingenui.
Poi ci si inalbera perchè i fuochi d’artificio disturbano i cani o perchè in qualche supermercato sportivo si vende un kit per pescare o per come si trattano gli animali alla festa di Sant Antonio.
Iniziamo a pensare alle cose serie della cittá e a togliere un po di spacciatori invece di pensare a quello che un imprenditore legalmente fa nel suo negozio
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Legalmente. Vedremo.
Ma magari!almeno ci sarebbe qualcosa che movimenterebbe la città e aumentassi i fatturati di un commercio spento anzi defunto!