“Made in”: per Lara Comi il presidente Renzi ha sprecato l’occasione
SARONNO – “Renzi ed il governo hanno sprecato l’occasione che la presidenza italiana dell’Unione europea offriva al paese per rilanciare sul “Made in” ed aprire un negoziato serio e fattivo con i paesi che si oppongono all’etichettatura obbligatoria”.
Lo hanno dichiarato Antonio Tajani, primo vicepresidente del Parlamento europeo e Lara Comi, saronnese, vicepresidente del Gruppo Ppe al Parlamento europeo.
“Il lungo lavoro e gli sforzi messi in campo in questi anni in qualità di vicepresidente della Commissione europea con delega all’industria, cercando di aggirare il blocco di alcuni paesi del nord Europa in consiglio, potevano essere rilanciati con un vero gioco di squadra se il governo Renzi avesse fatto del “Made in” una priorità della presidenza Ue, cosa che invece ha scelto di non fare”, ha spiegato Tajani.
“Dopo il lungo periodo di stallo su questo dossier, la Commissione ruropea con il lavoro di Antonio Tajani, e il Parlamento grazie ai nostri negoziati in Commissione “Mercato Interno” ed all’approvazione dell’etichettatura obbligatoria, erano riusciti a far ripartire la trattativa che avrebbe potuto arrivare a buon fine durante il periodo della presidenza italiana. Abbiamo servito a Renzi il “Made in” su un piatto d’argento ma questo sforzo è stato vanificato. E’ stato infatti sbagliato da parte del governo usare un impact assessment per non risolvere il problema ma semplicemente traslarlo nel tempo ad altre presidenze, facendo perdere una importante occasione di rilancio delle nostre eccellenze nazionali”, hanno concluso Tajani e Comi.
(foto archivio)
04122014
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Commenti
Le circostanze, invece, richiedevano di buttare il cuore oltre l’ostacolo al momento decisivo, perché l’Italia è lo Stato membro che ha maggiormente a cuore il dossier. Ci fa sicuramente piacere che sono finalmente in corso contatti con il governo tedesco per trovare una soluzione. Il fatto è che ci aspettavamo che questi contatti fossero stati stabiliti fin dall’inizio del semestre, così da fornire dei risultati al momento in cui ce n’era bisogno. Una gravissima incomprensione del nostro governo sul manifatturiero. È quasi paradossale che si debba spingere così tanto su un argomento che dovrebbe essere tra i principali problemi italiani: siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa e abbiamo qualche milione di persone occupate… Oltre a essere il nostro biglietto da visita, la nostra eccellenza…
Ha vinto la Germania e il blocco di Paesi che porta con sé. E adesso gli imprenditori sono sul piede di guerra e accusano la ministra Guidi e il premier Matteo Renzi di aver fatto troppo poco, di non aver compreso l’importanza di questa misura per il nostro Paese.
Una doccia fredda per chi da tempo preme sull’introduzione di questa misura, già approvata dal Parlamento europeo ma non dal Consiglio.
Grazie Comi per la tua opera davvero preziosa : hai ottenuto ok da tua commissione e da tutto parlamento come relatrice … Renzi evidentemente non si sente italiano per combattere in Consiglio
Renzi non sa nemmeno che roba sia il MADEIN come la tutela delle imprese italiane . Questa è la sinistra che voleva cambiare l’Italia e l’Europa