Studentessa-rapinatrice: assolta perchè incapace di intendere e volere
SARONNO – E’ stata assolta, alla luce dell’incapacità d’intendere e volere accertata dai periti nominati dalla terza Corte d’Appello di Milano, la ventenne che nel luglio 2014 era stata protagonista di un movimentato episodio in via Padre Monti.
L’episodio aveva scosso profondamente la città. Tutto era iniziato il 12 giugno 2014 quando, con una pistola da softair ed un coltello di bistecca la giovane allora 18enne aveva tentato di rapinare il negozio d’abbigliamento Luxuria in via Padre Monti. La ragazza aveva agito alle 18,30 ed aveva finito per aggredire la titolare dell’attività trascinandola fuori e sbattendole violentemente la testa contro una vetrina mentre la figlia della donna chiedeva aiuto a commercianti e passanti.
A risolvere la situazione un agente della polizia locale di Saronno in servizio ed uno di Ferno in borghese: quest’ultimo aveva bloccato la 18enne prima che potesse ferire ulteriormente la commerciante. Così madre e figlia erano state accompagnate al pronto soccorso dove gli erano state prestate le cure del caso, per contusioni e escoriazioni provocate dal coltello della ragazza e guidicate guardibili rispettivamente in 15 e 10 giorni.
La studentessa saronnese, che aveva deciso di avvalsi del rito abbreviato, era stata condannata in primo grado a 10 mesi e, in seguito, sottoposta alla misura di due anni di ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario. Negli ultimi giorni dalla terza Corte d’Appello di Milano è arrivata l’assoluzione “perché non imputabile essendo soggetto ritenuto totalmente incapace di intendere e volere”.
Gli attimi dopo la rapina
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Coltello e pistola usati per la rapina
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Commenti
Stupendo l’avvocato. Complimenti (e non è ironia)