Provvedimenti anti-coronavirus, Regione pensa a proroga. Gallera:”Chiederemo ai lombardi un ulteriore sacrificio”
SARONNO – La notizia arriva dalla conferenza stampa la Pirellone aperta dall’assessore comunale Giulio Gallera: la Regione vuole mantenere per un’altra settimana i provvedimenti per il contenimento del Coronavirus.
“Chiederemo ai lombardi di fare ancora un sacrificio e di mantenere, con qualche aggiustamento, le norme varate domenica, ancora per una settimana. Per arrivare al limite dei 14 gironi con la speranza che si riduca ulteriormente il contagio”.
E ancora: “La regione Lombardia si muove su base dati scientifici per questo abbiamo sottoposto la proposta di questo piano ad un team di esperti. Il nostro obiettivo è quello di ridurre i contagi. Al momento ogni persona affetta ne contagia altre due. L’obiettivo è arrivare ad uno”.
L’idea è quindi quella di prorogare la direttiva regionale emessa domenica. il provvedimento per evitare il contagio, aveva deciso che alunni e studenti stessero a casa da tutti gli istituti scolasti dai nidi agli istituti superiori. Chiusura anche per le università, gli impianti sportivi e tutti gli spazi culturali e aggregativi. “Ci saranno dei provvedimenti che limeranno l’ordinanza ma è importante circoscrivere il virus e per farlo serve arrivare ai 14 giorni con questa strategie di contenimento”.
Il piano della Regione è stato sottoposto ad un team di esperti del settore proprio per poter affrontare al meglio l’evolversi della situazione.
(foto archivio Gallera)
28022020
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Commenti
il signor Gallera ci sta dicendo che la “famosa” sanità Lombarda fiore all’occhiello dei vari “governatori” è in difficoltà .
I motivi sono noti e a chi non è chiaro si vada a leggere la poesia di Giusti Sant Ambrogio anche perchè era in compagnia di un tal Sandro…..
quindi i sacrifici li facciano i “lumbard lavura ( in questo caso… forse) e tas”
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Io però sinceramente non la vedo così. Se, come il prof. Galli e altri hanno chiaramente detto, il 5% minimo dei contagiati finisce in terapia intensiva, allora una estensione del contagio (100.000 contagiati comportano 5.000 in terapia intensiva) potrebbe far saltare anche la migliore sanità dell’Universo. Senza contare che la terapia intensiva serve anche per molte altre urgenze.
Quindi ciò che si sta facendo in Lombardia mi sembra il meglio che si possa fare.
In ogni caso, fidiamoci di chi ne sa e rispettiamo tutte le regole. Solo così ne usciremo. -
MI scusi, il problema della difficoltà e dovuto al nr di posti disponibili negli ospedali in sala rianimazione e/o terapia intensiva, lo Sto arrivando! Benissimo anche lei che il 15 % di chi si ammala ha bisogno di questo tipo di cura. Mi puo dire secondo lei quanti sono i posti in Italia disponibili di questo tipo negli ospedali? Pensa forse che da noi tutti i giorni ci siano centinaia di persone che finiscono in sala rianimazione e/o in terapia intensiva? Siccome non e così e normale che si vada in crisi di posti
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In ogni caso in Italia ci sono circa 5300 posti letto di terapia intensiva di cui 900 nella sola Lombardia , chiaramente questi 900 non erano e non sono tutti disponibili per curare il corona virus , perche ci sono anche altre patologie , normale che se i casi di contagio aumentano in maniera esponenziale si vada in crisi, non vedo e non credo sia il caso di denigrare la sanità lombarda solo per “partito preso”
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Posso capire le scuole e gli impianti sportivi dove le concentrazioni arrivano a migliaia di persone o comunque diverse centinaia.
Ma in ambito cultura o ritrovi è ridicolo : il servizio prestito in biblioteca, presentazioni e conferenze per poche decine di persone , ecc. Avrebbe un senso limitare il numero di persone, non l’attività : anche perché non esiste che non ci sia d’altro canto nessuna limitazione suoi luoghi di lavoro o sui mezzi pubblici
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Quando chiudono le scuole i bambini devono rimanere a casa e almeno un genitore con lui. Il genitore potrebbe lavorare in biblioteca come in altro posto.