Lettera ai piccoli leoni della Robur: “Siete stati bravi con tante regole… ci avete dimostrato che conta la gioia di giocare”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della Gs Robur ai propri piccoli atleti.
Vi abbiamo chiesto di arrivare già cambiati, pronti per entrare in campo, al costo di vestirvi in macchina nel tragitto scuola-campo.
Vi abbiamo chiesto di passare al triage uno alla volta, arrivare con la mascherina, misurare la febbre, di igienizzare le mani.
Abbiamo chiesto ai vostri genitori tonnellate di carta per le autocertificazioni, gli esiti dei tamponi, i permessi di fine quarantena.
Vi abbiamo chiesto di non sedervi vicini, di mantenere sempre la distanza, di non toccare i vostri amici.
Neanche il cinque è permesso.
Vi abbiamo letteralmente allontanati quando avete cercato di abbracciarci, quando avete cercato un nostro contatto fisico che andasse oltre il colpo di gomito.
Vi abbiamo proposto degli esercizi individuali e senza contatti, giochi modificati o inventati per l’occasione che ci hanno causato ore e ore di riflessioni e tentativi per far si che, nonostante tutto, fossero perfetti, divertenti, stimolanti.
Vi abbiamo tolto l’essenza del gioco, la magia della partita del sabato o della domenica, i tornei.
Vi abbiamo chiesto di coprirvi bene dal freddo, perché dopo allenamento non è possibile fare la doccia negli spogliatoi.
Vi abbiamo chiesto di lasciare velocemente l’impianto, neanche il tempo di scambiarci due battute, bisogna evitare di uscire insieme alle altre squadre per non creare assembramenti e contatti.
Vi abbiamo chiesto di sopportare questo e tutte le altre limitazioni che vi sono state imposte. Penso alla scuola, ai parchi, agli amici…
Avete sempre accettato tutto.
Con una percentuale altissima di presenze agli allenamenti ci avete dimostrato che, nonostante tutto, conta stare insieme, sempre con il sorriso e la gioia di giocare.
Purtroppo però siamo di nuovo nella situazione di partenza.
Se solo gli adulti fossero stati bravi quanto voi…
18032021
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Commenti
Sono quelli che forse stanno soffrendo di più, hanno capito la situazione e rispettano le regole.
Seguire esempio, ci possono insegnare molto.
Infondo non conta quanta esperienza o cultura hai se è un’esperienza o cultura che ha prodotto tutto questo.
Una doverosa precisazione:
quanto scritto è stato ripreso da un commento trovato su Facebook e che ovviamente condividiamo in toto.
Speriamo solo che tutto finisca presto e che non lasci cicatrici troppo profonde.
I bambini di oggi saranno adulti temprati un giorno.
State tranquilli che loro lo sono.