Ecco la Misinto bier fest 2024: tante novità in arrivo
Ieri la presentazione ufficiale dell'evento
MISINTO – Tante novità per l’edizione 2024 della Misinto bier fest, il tradizionale appuntamento che richiama ogni anno migliaia di visitatori. La presentazione ufficiale della manifestazione si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri nella centrlaissima piazza Statuto. A fare gli onori di casa il patron Fabio Mondini, ad introdurre i presenti il giornalista Daniele Porro.
C’erano fra gli altri il sindaco misintese Matteo Piuri, che nei giorni della festa veste sempre anche i panni del volontario; e l’onorevole Fabrizio Sala, a sua volta ex sindaco del paese. Piuri ha ricordato, tra l’altro, come la festa della birra, promossa dal gruppo locale Gam E20 sia anche una occasione per concretizzare progetti importanti per Misinto: con gli incassi della manifestazone sono state. negli anni scorsi, sistemate scuole ed avviati progetti per i giovani. Mentre l’onorevole Sala ha ricordato la storia della festa, “nata da un gruppo di ragazzi che voleva costruire qualcosa in amicizia”.
Date e nuovo look
Quella del 2024 sarà la ventisettesima edizione della Misinto bier fest, apertura prevista giovedì 4 luglio, nell’area di via del Cavo, e si andrà avanti sino a sabato 20 luglio. Rispetto al passato, la novità è che l’evento si svolgerà non per due settimane consecutive, ma in tre fine settimana; fra il 4 ed il 7 luglio, poi si ripartirà dall’11 al 14 e infine dal 18 al 20 luglio.
Inoltre, il “look” dell’area feste sarà diverso rispetto al passato, con un bier garden che comprenderà un grande “villaggio della birra”, ombrelloni, sdraio, panche, anche la sabbia a terra, ed apertura sin dalle 18 per l’aperitivo.
01062024
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Commenti
Parlare di tradizione per un prodotto che nulla ha di tradizionale per l’Italia fa sorridere… ma non c’era la difesa del made in italy …. vabbe, almeno si recuperano soldi da reinvestire per la comunità
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Oltre al fatto che lei ha già sottolineato, ovvero il reinvestimento dei soldi nella comunità, le farà piacere sapere che ormai da anni oltre ai volontari partecipa la federazione italiana cuochi. La tradizione non deve sempre essere legata all’Italia, la tradizione si crea con il passare degli anni.