SARONNO - "L’incontro tra Pierluigi Gilli, Augusto Airoldi e Giuseppe Gorla sentenzia il definitivo addio a qualsiasi percorso partecipato e trasparente per quanto riguarda il futuro di quel che rimane dell’area Isotta".
Inizia così il duro intervento di Roberto Strada, esponente dei Verdi, sul futuro dell'ex Isotta Fraschini all'indomani della ripresa del confronto tra l'Amministrazione comunale e la proprietà.
"Dopo l’abbandono (inevitabile e confuso) del progetto Brera, (se mai sia realmente esistito un progetto Brera con qualche reale prospettiva di realizzo), si tratta nelle segrete stanze, si tratta partendo dagli interessi della proprietà, senza nemmeno valutare le ricadute ambientali e sociali che si avranno nel costruire su un area di tali dimensioni.
Questo incontro non a caso è seguente la deliberazione di giunta che avvia il procedimento di variante generale al Piano di Governo del territorio, non a caso si cita in delibera la verifica della riqualificazione e l’ipotesi di ri-funzionalizzazione dell’area stessa.
Triste è constatare che il futuro di quel che rimane delle grandi aree dismesse, in parte oramai già edificate con la politica strategica dello “spezzatino edilizio” (di cui il Gilli ne è stato l’artefice), sia delegato ad incontri tecnici tra le parti, sia delegato ai soli tecnici consulenti .
I cittadini e la politica risultano esclusi da questo processo decisionale e il Consiglio Comunale sembra destinato a ratificare decisioni prese altrove.
Il Sindaco Airoldi ha consumato in poco più di due anni tutte le aspettative di quei cittadini che lo avevano votato pensando ad un’inversione di rotta nella gestione dell’urbanistica, dimissionato l’assessore Merlotti, Airoldi agisce in continuità con il passato.
Airoldi e Gilli spieghino pubblicamente le variazioni che intendono portare al Documento di Piano, al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, dicano se è loro intenzione ridurre le abbondanti volumetrie che ogni Piano attuativo porta in città, ripropongano la centralità del Parco Isotta nelle aree dismesse, dicano Stop al consumo di suolo e a nuovi inutili grattacieli in centro. Abbiano il coraggio di mettere la qualità della vita e la centralità delle problematiche ambientali priorità dell’agenda politica cittadina.
Parlare di rigenerazione urbana e sistemi incentivanti senza prima aver messo a fuoco lo stato di antropizzazione e saturazione del territorio cittadino è sintomo di non aver colto il limite della situazione attuale e soprattutto la necessità di una urgente inversione di rotta.
Si smetta quindi di dare priorità agli interessi di pochi a discapito della maggioranza dei saronnesi e si attivino forme dirette pubbliche di partecipazione per scegliere, concertare e condividere le scelte, senza delegare il futuro a soggetti privati.
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SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota di Forza Italia in merito all'ex Isotta e alla botta e risposta tra l'amministratore unico Giuseppe Gorla e al sindaco Augusto Airoldi in seguito allo stallo della rigenerazione dell'area.
Che ci fosse qualche nota stonata nella meravigliosa narrazione sul progetto Isotta Fraschini, di Giuseppe Gorla dell’amministrazione con la quale sono andati a nozze insieme, lo avevamo percepito da alcune forzature quali far passare per bene comune un progetto imprenditoriale che avrebbe visto l’opportunità o forse il desiderio di portare Brera a Saronno a determinate condizioni e, nel contempo, la realizzazione, lasciata volutamente sotto traccia, di un progetto imprenditoriale che si sarebbe concretizzato con la realizzazione di circa 700 appartamenti.
Quindi, abbiamo assistito a un’ottima operazione di marketing costruita da Saronno Beni Comuni che ha illuso i cittadini sulla bontà del progetto che a oggi è depositato in comune ed è solo illustrato da un master plan che delinea il perimetro dell’azione imprenditoriale e le primissime linee guida con le quali si affiderebbero all’amministrazione un bosco (di cui la stessa dovrebbe prendersi carico ?), un parco poco più grande di un giardino condominiale e soprattutto si imporrebbe la realizzazione sul 50% dell’area di proprietà dell’amministrazione di una serie di strutture iperboliche che in un futuro potrebbero accogliere Brera.
Bene, tutto bene se non fosse un sogno che non si avvera. Per l’amministrazione che a voce del Sindaco, che non teme di essere smentito, dichiara di non aver ancora in mano neppure la convenzione, proprio quella con la quale ci aspettavamo si dovesse definire l’interesse pubblico del comparto destinato a Brera e dovesse andare in consiglio comunale per l’approvazione a settembre.
Un sogno che sta svanendo per i cittadini che ci hanno creduto e hanno sperato fosse tutto vero. Perché di vero al momento c’è solo che Gorla minaccia di non voler proseguire forse perché ha fatto i conti senza l’oste: i tempi stanno sfuggendo di mano, la bonifica non è ancora cominciata, con Brera nulla è scritto e soprattutto non è affatto certo che si realizzi a breve giro di posta.
Quindi, alla prova del nove, ci accorgiamo che era tutto un bluff: l’amministrazione ha costruito ponti d’oro a Giuseppe Gorla definito inizialmente “benefattore “ vendendo in campagna elettorale il progetto Brera come se fosse domani da realizzarsi e ora che tutto si allontana non le rimane, arrampicandosi sugli specchi, di riaffermare l’interesse per Brera suffragato dall’esistenza di progetti/ accordi per il Natale, inviti a inaugurazioni e incontri amichevoli con la presidente Pomodoro, come se su tali premesse si basasse il futuro di Brera a Saronno! Come se tanto bastasse!
Ora scopriamo anche che Brera sarebbe ben accolta a Saronno anche se Gorla decidesse di non farne più niente dell’Isotta. Ma dove andrebbe l’Accademia? Non è dato sapersi! Tante parole.
Insomma, tutto si sta sciogliendo come neve al sole e rimane la brutta figura per le promesse non mantenute e per le dichiarazioni farlocche che non hanno avuto altro fine se non quello di prendere in giro i cittadini. Mai vendere la pelle dell’orso prima di averla.
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SARONNO - "L'iniziativa è già stata presentata pubblicamente e preferisce prendere tempo per valutare se preparare una contro replica". Sono le parole della proprietà della Saronno città dei Beni Comuni riportate ieri sera nel servizio di Marco Signorelli andato in onda sul Tgr delle 19,30 dedicato alla "ristrutturazione dell'ex Isotta Fraschini". QUI IL SERVIZIO
Nel servizio viene ricostruita la situazione attuale con la presa di posizione dell'Amministratore unico Giuseppe Gorla che parla di un progetto in fase di stallo sia per rigenerazione sia per l'arrivo di Brera per la mancanza di dialogo con l'Amministrazione sia perchè costretti ad andare per avvocati.
Il sindaco Augusto Airoldi in una conferenza, ma anche ai microfoni Rai, ha ribadito l'interesse dell'amministrazione per il progetto, intenzione di incontrare la presidente dell'Accademia di Brera Livia Pomodoro e la mancanza di un progetto dettagliato depositato dalla proprietà: "Senza una visione d'insieme di questo grande comparto diventa difficile anche poter dichiarare il pubblico interesse su questo progetto di rigenerazione cosa a cui invece teniamo come Amministrazione".
Proprio nel servizio la prima dichiarazione della Saronno città dei Beni Comuni: "L'iniziativa è già stata presentata pubblicamente e preferisce prendere tempo per valutare se preparare una contro replica".
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SARONNO - "Mi permetto di consigliare a tutti l'ascolto della trasmissione di Radiorizzonti in cui l'imprenditore che ha presentato il progetto Brera/Isotta Fraschini Giuseppe Gorla, ha rilasciato parlando sia della situazione di stallo in cui ristagna il progetto, che dei rapporti che intercorrono tra lui e l'Amministrazione Airoldi, rapporti a dir poco conflittuali. Tanto per far capire il clima riporto alcune delle frasi pronunciate da Gorla, ascoltabili nella registrazione, che riassumono lo stato di tensione tra le parti. "L'Amministrazione si è attribuita meriti, ruoli ed azioni non corrispondenti al vero", "clima plumbeo …", "l'unico modo con cui parlare col Comune è per avvocati".
Inizia così la nota di Pier Angela Vanzulli consigliere comunale della Lega in merito alla situazione di stallo della rigenerazione dell'ex Isotta Fraschini e del progetto Brera annunciati da Giuseppe Gorla della società Saronno città dei beni comuni.
Con puntuale lucidità Gorla ha elencato, come imprenditore, tutto quanto accaduto circa questo progetto. Riflettendo su quello che è di nostra conoscenza come consiglieri di minoranza rispetto al comportamento amministrativo del sindaco, possiamo affermare che questa è l'Amministrazione dei grandi proclami, dei progetti con respiro internazionale, ma la realtà parla solo di caos, confusione ed inerzia. Quindi anche per questo progetto non poteva finire che in questo modo! Un ulteriore flop.
Un classico di Airoldi, di un sindaco che dovrebbe dare una linea, prendere delle decisioni, "regge il timone dando la rotta", ma che in realtà è inesistente. Per tutti prima o poi arriva la Caporetto ed infatti eccoci qui di fronte alla impasse in cui si trova per una volta ancora il sindaco Airoldi. Come per ogni feuilleton che si rispetta facciamo un riassunto delle precedenti puntate.
Qualche mese fa l'Amministrazione Airoldi convoca una seduta di consiglio comunale in cui l'imprenditore Gorla e Angelo Proserpio illustrano il progetto che avrebbe dovuto riguardare questa area puntando il focus sul fatto che il trasferimento dell'Accademia di Brera sarebbe stato il fiore all'occhiello di tale operazione edilizia, in quanto la sua presenza avrebbe proiettato Saronno in circuiti artistico/culturali europei. Seguono poi gli interventi dei consiglieri di maggioranza che enfatizzano questa grande opportunità che viene presentata come unica e irripetibile, epocale per Saronno. Quindi, almeno pubblicamente, c'era una ferma e chiara volontà da parte dell'Amministrazione di far partire questo progetto che si sostanziava in un investimento privato che oltre a Brera prevedeva 7/8 palazzoni bordo strada Via Milano di 8 piani, e l'abbattimento del bosco nato negli anni all'interno dell'area.
Sicuramente avere Brera a Saronno era un fiore all'occhiello, anche se il progetto complessivo portava con sé anche un prezzo da pagare in termini di verde e di edificazione che non era di poco conto. In ogni modo oggi non posso negare un grande stupore nell'ascoltare lo "sfogo" di Gorla che pubblicamente ha stigmatizzato la mancanza di collaborazione della Amministrazione Airoldi alla quale deve oramai rivolgersi coi propri legali in quanto, a suo dire, non c'è dialogo. Ci sono troppi ritardi e silenzi inaccettabili. Dato che questa Amministrazione ha perso il bando di 4 milioni di euro per la scuola Rodari, che l'Amministrazione precedente aveva ottenuto con non pochi sforzi, ci sta che siano "un po’ distratti", ma qui la situazione è più delicata in quanto l'imprenditore parla di danni subiti per i ritardi di cui chiederà conto.
Ma come, i consiglieri, gli assessori, hanno affermato in consiglio che se si fosse persa questa grandissima opportunità Saronno sarebbe sprofondata nell'oblio, ed ora dobbiamo constatare che è proprio a causa dell'Amministrazione che tutto va in fumo. Quanta confusione, quanta disorganizzazione regna al punto da far fallire tutto il progetto. Come mai sono arrivati a questo punto? A voler essere degli spiritelli dispettosi potremmo ipotizzare che l'Augusto Airoldi, non avendo lo scettro del comando debba subire i capricci di parte (una o più personae) di una maggioranza che ha posizioni ovviamente differenti circa questo progetto. Oppure è il Sindaco che non vuole il progetto. Ma una spiegazione deve pure esserci. Meno male che questo progetto doveva cambiare le sorti della intera città. E che non si dia "la colpa agli uffici" come spesso è successo. Gorla intanto si è affidato ai suoi legali. E Brera pare sempre più una immagine che si perde nella bruma novembrina.
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SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota condivisa dall'ex assessore Alessandro Merlotti in merito alle ultime dichiarazioni di Giuseppe Gorla proprietario dell'ex Isotta Fraschini che ha parlato di una fase di stallo nella rigenerazione dell'area e nel progetto Brera causato dalle difficoltà di dialogo con l'Amministrazione.
Ho riascoltato l'intervista a RadiOrizzonti del proprietario dell'area Isotta (eh sì, masochismo a manetta...), mi ha colpito il passaggio nel quale Gorla. fa riferimento al progetto presentato nello scorso mese di luglio, relativo al recupero dell'ex scuola Bernardino Luini ed alla costruzione del cosiddetto "Coccodrillo", oltre alla sistemazione dei due soli capannoni esistenti, salvati dalle demolizioni (anche su questo aspetto sarà necessario ritornare, se volete).
Parafrasando quanto affermato, l'investitore comunica di aver presentato il progetto di dettaglio più di tre mesi fa, in una "ottica di dialogo", informando che si tratta del cuore del progetto, "Questo è il progetto", poi si può discutere di viabilità, "fogne e corrente"...
Quando mai si è visto (parlo con un pizzico di cognizione di causa) presentare un progetto (parlo di progetto privato, non di progetto pubblico, che avrebbe tutte le sue specifiche ben delineate dalla normativa), benché definito dal committente come "progetto preliminare", completo di progetti altrettanto "preliminari" relativi agli impianti (climatizzazione, idrosanitario, elettrico, speciali), oltre al progetto preliminare delle strutture ed agli elaborati relativi alla prevenzione incendi, se si ritiene comunque di interloquire con la pubblica amministrazione e di apportare eventuali modifiche e varianti, nell'ottica, si spera, dell'interesse pubblico?
Perché dettagliare quasi maniacalmente ogni aspetto progettuale? Forse perché "questo è il progetto" e di lì non ci si sposta? La cosa non mi sorprende, essendosi espresso in mia presenza in questo senso (all'americana) lo stesso soggetto fin dalla fine del 2019.
Perché far lavorare a vuoto i singoli progettisti e specialisti, sapendo che la prima versione protocollata raramente corrisponde a quella oggetto del rilascio del premesso di costruire o comunque del titolo edilizio?
Certo, ognuno spende i soldi come ritiene opportuno, sarebbe sbagliato fare i conti in tasca all'investitore.
Un progetto così importante, già nella prima fase (ricordiamo il ricorso all'istituto degli "usi temporanei", con la necessità di stipula di convenzione urbanistica ad hoc previo esame in consiglio comunale), richiede il passaggio in commissione paesaggio (consultivo ma fondamentale), ma soprattutto l'illustrazione e la discussione nella Commissione M4 ("Urbanistica e Rigenerazione Territoriale"), quella che una volta si chiamava "Commissione Territorio" o meglio ancora "Commissione Urbanistica".
In conclusione, c'è molta confusione attorno a questo progetto, non solo per colpa dell'Amministrazione, ma anche a causa della complessità dell'argomento e delle numerose variabili e incognite che lo regolano, e poi, diciamolo, il proponente ci mette del suo, in tutti i sensi. C'è molta confusione, sono sicuro con questo mio post di contribuire ad aumentarla.
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SARONNO – E’ quasi un monologo quello che Giuseppe Gorla amministratore unico della Saronno città dei Beni Comuni ha fatto ieri mattina a Radiorizzonti. Ha annunciato ritardi e stop al progetto di rinascita dell’ex Isotta Fraschini con l’arrivo dell’accademia di Brera a Saronno. Un lungo intervento in cui ha rimarcato più volte le responsabilità del Comune nei rallentamenti subiti da questo e da altri due progetti su cui sta lavorando.
“Siamo per avvocati – esordisce Gorla facendo il punto della situazione ex Isotta – l’unico modo in cui riusciamo a parlare con il Comune è aprendo un contenzioso legale. Siamo in uno stallo totale sul progetto Brera”.
BONIFICHE
“Abbiamo perso dei mesi per poter avviare il campo prova. Abbiamo sottostato alle condizioni prevaricanti che il Comune ci ha chiesto. Malgrado questo il campo prova si è completato coi complimenti degli enti preposti al controllo. Abbiamo presentato il progetto di bonifica della fase uno e il Comune ci ha contestato delle condizioni che noi abbiamo ritenuto irrituali e non corrette. Con gli avvocati abbiamo risposto alle richieste dell'Amministrazione spiegando le norme che facevano riferimento ad una bonifica per fasi e come fossimo pronti ad andare davanti ad un giudice perché lui decidesse. Abbiamo indicato anche che avremmo chiesto i danni emergenti che vanno in capo alle singole persone coinvolte in quell’attività di forzatura. Il Comune ha fatto un totale voltafaccia, ha cambiato completamente posizione. Adesso, dopo aver buttato via un altro mese e mezzo o due, potremmo partire”
“E questo è solo il primo esempio di come si vada per avvocati in questo progetto. Solo attraverso gli avvocati si va avanti. Con una difficoltà enorme di dialogo”.
Gorla prosegue parlando due altre due vicende quella di “due stabili di mia proprietà di cui il Comune ha autorizzato l’abbattimento su richiesta di un vicino senza verificare che la proprietà era mia” e dei danni avuti sul confine per la pista ciclabile realizzata in via Varese, “un’altra vicenda arrivata davanti al giudice”.
COMUNICAZIONE DEL COMUNE
“C’è un clima plumbeo sulla gestione dell’informazione a Saronno – ha spiegato Gorla che ha affrontato questo come primo aspetto del suo intervento - c’è una voce ufficiale istituzionale che detiene il potere e in qualche modo cerca di interdire e condizionare le opinioni altri. Nella mia esperienza, non parlo da cittadino ma da investitore, ho molte perplessità su come viene gestita da parte della pubblica amministrazione la comunicazione. Fin dal primo comunicato che l’Amministrazione ha fatto su quest’iniziativa si è attribuita meriti, ruoli e azioni assolutamente non rispondenti al vero. Ha creato una sua narrazione che non ha niente a che fare con il progetto”.
BRERA
“E’ un progetto che si basa su una collaborazione pubblico-privato. Noi abbiamo pensato ad un’iniziativa che fosse tutta basata su capitali privati ma con un forte impatto sociale e pubblico. Con un rilancio socio economico per la città. Purtroppo tutto questo è fallito. In due anni e mezzo sul progetto Brera noi non abbiamo ottenuto nulla. Non c’è niente. Il progetto che noi abbiamo presentato nei dettagli (ex Bernardino Luini, piazza, coccodrillo, palazzo 1880) giace da tre mesi neanche letto in comune”
NON C’E’ MODO DI DIALOGARE CON IL COMUNE
“Non c’è modo di dialogare con il comune – lo rimarca più volte Gorla - dopo due anni e mezzo sono arrivato alla conclusione che questo dialogo è impossibile. Con quest’Amministrazione non c’è modo”
“Ora io da investitore ho intenzione di sospendere tutti gli investimenti. Il progetto Brera è fallito nei termini, nei tempi e nei modi in cui io l’ho pensato e proposto. Ne devo prendere atto perché non si può vivere di irrealtà. La realtà che il progetto è fallito, perchè il Comune non ha mai voluto dialogare. Il Comune ha ottenuto il capolavoro di far scappare da Saronno un investitore come me”.
SCALO FARINI
“Brera ha una sua strategia di diffusione sul territorio e Scalo Farini era un elemento strategico importante che c’era ben prima che iniziassimo a parlare di Saronno. Sono due elementi complementari (Saronno e Scalo Farini ndr) che sono parte della strategia che la presidente Pomodoro sta proseguendo per risolvere la tensione per la mancanza di spazi. Il progetto Saronno ha anche il vantaggio di offrire costi contenuti, un polo museale integrato nell'attività formativa e residenze per studenti e docenti.
Oggi per l’insipienza del comune, per il suo disinteresse nei fatti (non nelle dichiarazioni farlocche) ci ritroviamo con lo Scalo Farini che è un elemento di vantaggio per noi. Noi non siamo in grado di rispondere in modo tempestivo alle esigenze di Brera ma il fatto che abbia trovato alternativa abbassa la tensione sugli spazi e paradossalmente permette a noi di avere tempi più lunghi per pensare a quello che dobbiamo fare e che il Comune finora ha fatto fallire”.
“Da parte mia, c'è amarezza e delusione ma anche la lucida decisione di andarmene di voltare le spalle ad un‘Amministrazione che non è stata in grado di aprire un qualunque dialogo”. Gorla procede facendo il punto su quanto fatto e le difficoltà trovate sul fronte di altri due progetti Fondazione Casa solidale e Palazzo Visconti.
“Sono dentro in questi tre progetti (ex Isotta Fraschini, Casa solidale e Palazzo Visconti ndr) e da investitore penso che non ci siano le condizioni a Saronno per fare alcuni tipi di investimento che abbiano una ricaduta sociale. Quindi io mi fermo in attesa di altri interlocutori credibili affidabili interessati al bene comune in città”.
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SARONNO - Dalla smentita di una competizione con il progetto che si sta concretizzando all'ex scalo Farini alla necessità di una collaborazione, un'osmosi tra l'Accademia e la città che dovranno "dar vita ad un vero e proprio matrimonio". Sono questi due dei punti salienti della serata del percorso partecipato di Officine Vivaio che si è tenuto ieri sera all'audirium Aldo Moro con relatore, Giuseppe Bonini, professore emerito di estetica a Brera(qui la diretta de ilSaronno).
INTERAZIONE CON LA CITTA'
"L'Accademia è una possibilità, un'opportunità che noi vogliamo offrire a Saronno e che Saronno offre a noi" ha esordito Bonini prima di un'introduzione sulla storia e l'unicità di Brera che ha evidenziato i tanti punti in comune con il progetto dell'ex Isotta. Punto focale della presentazione "la necessità di una condivisione di progetti e di stimoli con la città". "L'Accademia ha sempre interagito con la città tanto da caratterizzare un quartiere - ha continuato - Per questo vogliamo portare fuori la parte più innovativa, perchè vogliamo crescere sul territorio metropolitano non inteso come zona strettamente in città metropolitana ma come area con collegamenti rapidi".
COSA FARA' L'ACCADEMIA A SARONNO
"Non c'è un progetto definito ma è da costruire - rimarca Bonini - ci sarà la scuola di progettazione artistica per l'impresa e quella di progettazione per l'arte entrambi con biennio e triennio". Saranno circa 1500 studenti: "Sono corso attivi dagli anni Novanta con buoni sbocchi professionali". Gorla ha rimarcato come "si attendono 700/800 studenti che quotidianamente faranno vivere gli spazi di Brera nell'ex Isotta". "Abbiamo anche la pretesa di poter creare uno spazio di performing art ossia uno spazio espositivo dove ci saranno anche teatro, musica, installazioni che sarà gestito direttamente dalla scuola di comunicazione. Non c'è nessun'altro esperimento di questo tipo in Italia". I corsi dell'Accademia a Saronno avranno sede in modo esclusivo in città. Faranno attività formative ma ci sarà la possibilità di interagire con istituzioni, associazioni, aziende rendendo l'accademia vivace.
SARONNO ED EX SCALO FARINI, PROGETTI IN CONCORRENZA?
Su questo punto Bonini è molto chiaro: "Brera vuole una rete di luoghi nell'area metropolitana. Già adesso la scuola di restauro è ad Arcore, alcune scuole sono in viale Marche e altre attività sono sparse sul territorio. Questo non ci fa paura, anzi vogliamo un'Accademia di Brera diffusa sul territorio metropolitano fermo restando che la parte storica resterà sempre dov'è nata. E' chiaro quindi che il progetto di Saronno non è in competizione, concorrenza o alternativo a quello allo scalo Farini. Anzi ci sarà una collaborazione. Qui si parte con questi due corsi ma poi si vedrà: si possono aprire tante altre collaborazioni ad esempio con la scuola di restauro ma anche con fondi e raccolte".
COLLABORAZIONE CON IL COMUNE
"Brera non vuole essere una cittadella chiusa - ha detto Bonini ma anche Gorla - ma aperta e parte della città basti dire che è già stato siglato un accorto di collaborazione con l'assessorato alla cultura per eventi ed iniziative".
TEMPI
Rispondendo ad una domanda Gorla fa il punto: "Io credo che dopo i due mesi per il campo prova il piano operativo per la bonifica possa concretizzarsi in 12 mesi. La prima parte ad essere attivata sarà la Bernardino Luini ma stiamo lavorando anche per la convenzione per l'uso temporaneo che presenteremo a breve in Comune"
STUDENTATO
"C'è il tema dello studentato - ha rilanciato Gorla - è essenziale per gli studenti. Se si può lo faremo a Saronno, se no i comuni vicini si stanno già muovendo".
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SARONNO - Sin dalla prossimo anno potrebbero arrivare 1.500 studenti dall'Accademia di Brera a Saronno. A darne comunicazione alla stampa è stato Giuseppe Gorla, proprietario dell'ex-Isotta Fraschini e benefattore che ha deciso di coinvolgere i saronnesi nel futuro dell'area dismessa che ospiterà gli spazi didattici, e Angelo Proserpio, amico e legale. Unica condizione, dicono, "la città deve volerlo". Da due anni, ormai, viene ribadita l'intenzione di coinvolgere i cittadini nella Saronno del futuro, soprattutto per quanto riguarda il riuso dell'area dismessa, di 120 mila metri quadrati, che si trova fra via Milano e via Varese.
Per far sì che gli studenti trovino spazi adeguati, c'è la possibilità di ristrutturare la ex scuola Bernardino Luini - ceduta in comodato d'uso da Ferrovienord - e si pensa alla costruzione del nuovo edificio poco lontano. Tuttavia, è necessario procedere in fretta e a sottolinearlo è lo stesso Giuseppe Gorla: "E' un treno che non possiamo lasciarci scappare. E' una grande opportunità ma non è per sempre, il tempo non è infinito e ci sono delle assunzioni di responsabilità da prendere".
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23012022
[post_title] => Ex Isotta: dal prossimo anno 1.500 studenti dell'Accademia di Brera a Saronno [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => a-partire-dal-prossimo-anno-1-500-studenti-dellaccademia-di-brera-a-saronno [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-01-23 08:23:26 [post_modified_gmt] => 2022-01-23 07:23:26 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=276471 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 13 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 276205 [post_author] => 1 [post_date] => 2022-01-19 11:05:00 [post_date_gmt] => 2022-01-19 10:05:00 [post_content] =>SARONNO - L'area dismessa dell' ex-Isotta Fraschini, 120.000 mq a due passi dal centro di Saronno, è da oltre trent'anni al centro del dibattito cittadino, dato che dalla sua riqualificazione dipenderà una parte significativa della Saronno di domani e delle sue possibilità di rilancio.
Saronno Beni Comuni, la società che ha acquistato l'area con l'intento di restituirne una parte alla gestione diretta della cittadinanza, ha recentemente protocollato e condiviso sul proprio sito internet www.vivaiosaronno.org il masterplan del progetto, la manifestazione d'interesse (un documento che ne traccia le linee guida) e un approfondito piano di bonifica di oltre 350 pagine.
L'ambiziosa visione immaginata da Beppe Gorla e da Angelo Proserpio, fondatori di Sbc, si prepara quindi a diventare concreta. Il primo passo importante è quello del lancio del percorso di partecipazione "Officina Vivaio, una serie d'incontri pubblici durante i quali la proprietà vuole coinvolgere i cittadini saronnesi (e non) per condividere il progetto fin qui definito e discutere insieme ad essi le destinazioni d'uso e le forme di governance dei tre ambiti che verranno restituiti alla città per essere gestiti come "bene comune".
Parliamo dell'ex-scuola Bernardino Luini, subito dietro alla stazione di Saronno centro, della nuova struttura che ospiterà il museo dell'Industrie e del Lavoro Saronnese (Mils) e del parco pubblico di 60.000, ma che si articolerà intorno al nuovo insediamento, già annunciato, del Museo Innovativo dell'Accademia delle Belle Arti di Brera, che porterà in città circa 3000 studenti italiani e stranieri.
Addentrarsi nel tema dei "beni comuni" è un viaggio verso una terra ancora inesplorata», spiega avvocato Angelo Proserpio. «Al momento esistono diverse ipotesi di lavoro delle quali la più nota è il Disegno di Legge della Commissione Rodotà. A tutt'oggi gli esempi in Italia sono di luoghi e comunità che fanno resistenza, di singoli edifici che sono beni culturali con grande forza generativa. Il caso di Saronno e il primo che riguarda più ambiti con diverse funzioni, su un'area vastissima e cruciale, e va capito in che modo possano essere gestiti con metodo partecipativo. In questo contesto, riteniamo assolutamente necessario coinvolgere i cittadini in un percorso che porti a individuare le soluzioni più adatte al nostro caso
"La nostra sarà una vera e propria "officina" di idee: un luogo in cui si progetta, si costruisce ma anche si ripara qualcosa, nel nostro caso l'area dell'ex-Isotta Fraschini. Poi bisognerà capire quali avranno le gambe per camminare" sottolinea Beppe Gorla, proprietario dell'area. "C'è una grande attenzione quello che stiamo facendo a Saronno, dimostrata dal coinvolgimento di grandissimi professionisti Cino Zucchi e Giancarlo Consonni, perché si tratta di riqualificare un'area sottraendola al consuete logiche immobiliari".
"Abbiamo una visione molto forte, che ha attirato attori internazionali come Brera che siamo sicuri possa suscitare un vivace dibattito. Stiamo progettando la creazione di Beni Comuni dovranno poi avere una governance cittadina, secondo modalità che vogliamo iniziare a condividere insieme ai saronnesi. Una sorta di "concorso d'idee" che potrà aiutarci per la successiva progettazione».
Il percorso di Officina Vivaio sarà articolato sia attraverso incontri in presenza sia attraverso una piattaforma di confronto digitale, che permetterà di proseguire online le discussioni che verranno introdotte negli appuntamenti dal vivo, che vedranno la partecipazione di ospiti e speaker qualificati su temi specifici, in modo da rispondere con competenza alle domande dei presenti.
I primi due incontri si terranno esclusivamente in presenza, all'auditorium della scuola Aldo Moro martedì 25 gennaio (under 35) e lunedì 31 gennaio (over 35), a partire delle 20.30 fino alle 23.30 circo. L'accesso avverrà secondo le modalità imposte dalle normative anti-covid (obbligo di Green Pass rinforzato, mascherine e capienza ridotta a 125 posti) previa registrazione obbligatoria sul sito www.vivaiosaronno.org.
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SARONNO - Sono ora definiti nel dettaglio i destini dell'area dismessa della ex Isotta Fraschini: 121 mila metri quadrati la cui destinazione è descritta nel piano di rigenerazione urbana. Il progetto è stato reso noto sul sito dedicato al progetto.
Sono quattro gli aspetti principali su cui il master plan si concentra: tra tutti, spicca l'idea del polo universitario, con aule di formazioni e spazi espositivi aperti agli enti universitari. Accanto a questo progetto, non mancano i già annunciati spazi che saranno dedicati all'Accademia di Brera, con laboratori e sale per le mostre. Completano il quadro altre aree museali, che potrebbero coinvolgere il sorgere di un probabile Museo della Isotta Fraschini, e un vasto parco cittadino.
"Il progetto di riqualificazione - scrive Vivaio Saronno, il progetto di comunicazione che accompagna la riqualificazione dell'area - parte dalla volontà di trasformare il gesto di cesura, operato dai binari e dall’impraticabilità dell’area dismessa, in un nuovo collegamento che lavora contemporaneamente a due scale diverse: da un lato la dimensione umana e cittadina, dall’altro il sistema metropolitano di Milano. Il progetto descritto ha come presupposto la bonifica dell’intera Area. Particolare attenzione è stata posta al rispetto dei criteri di compatibilità ambientale, con la finalità esplicita di rendere il terreno pienamente conforme alle funzioni di previsto insediamento."
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10012022
Mercoledì 28 aprile – Per iniziare la giornata alle 10.29, con replica alle 19.13, Elvira Ruocco conduce Le Ville della Lombardia. A seguire, alle 11.03, con replica alle 19.51, Iaia Barzani intervista Andrea Ferreri scrittore, studioso di cultura giovanili. E per finire, alle 11.29, con replica alle 21, ospite di Gianni Branca il Prof. Giuseppe Nigro per parlare della storia d’Italia vissuta da Saronno.
Giovedì 29 aprile – Per iniziare la giornata, alle 10.29, con replica alle 19.13 Gianni ospita l’avv. Carmen Federico dell’associazione “La rivincita”. Dopodichè alle 11.29, con replica alle 21, Appuntamento con il cinema, a cura di Gianni Branca e Marisa Colmegna. Venerdì 30 aprile – Alle 10.29, con replica ore 19.13, Iaia Barzani intervista: Lorenzo Beccati, scrittore e autore di programmi televisivi, Gianluca Antoni, psicologo e psicoterapeuta e autore di libri, Irene Borgna, antropologa alpina e la giornalista e Daniela Pizzagalli con i suoi consigli letterari. Alle 11.29, con replica alle 21.00, "Il Vangelo della domenica" , con don Federico Bareggi, ed a seguire Popoli, notizie dal mondo che gli altri non raccontano condotto da Igea. E per finire, va in onda "Il territorio parla", con Massimo Tallarini si parla di "aree dismesse dell'ex Isotta Fraschini. Interviene Beppe Gorla (proprietario dei terreni).
Domenica 2 maggio – Per iniziare la giornata alle per iniziare la giornata alle 8.57 andrà in onda “Parole in versi” a cura di Marisa Colmegna. Alle 11.30, con replica alle 21, va in onda il programma “Radiorizzonti express, Pussée che fatt speteguless” fatti, ricordi, emozioni in chiave ironica raccontati da Gigi e Linda. A seguire alle ore 14.30 il consueto “Liberi tutti” a cura di Daniele Sbriglio. E per concludere la settimana con il sorriso alle ore 21.30 “Uazzanane Sunday Night”. Lunedì 3 maggio - Per iniziare la giornata alle 9.30, appuntamento con il Prevosto di Saronno, Don Armando Cattaneo, a cura di Carlo Legnani. A seguire alle 10.03, appuntamento con Sara Giudici, direttrice de “IlSaronno.it”, e le news da Saronno e dintorni. Dopodichè alle 10.29, con replica alle 19.13, “Match Point”, la trasmissione di sport locale e nazionale, a cura di Paolo ed Agostino. A seguire alle 11.15, con replica alle 20, nel programma “Match Point”, il Sindaco di Saronno (o un rappresentante dell’amministrazione comunale) terrà un aggiornamento di 5 minuti sulla evoluzione della situazione in città nei giorni dell’emergenza Coronavirus su sanità, istruzione, sicurezza. E per finire, alle 11.29, con replica alle 21, Carla e Niva propongono “STORIE DI GIOCHI”, dal nascondino al Sudoko, in cui si farà un breve racconto delle storie e di giochi, come sono nati gli aneddoti e le curiosità che li contraddistinguono. Tutti i giorni dal lunedì a domenica, dalle ore 17.00 alle 18.00: SPAZIO UNITRE: L’Università delle Tre Età:Lezioni della settimana: Lunedì 26: Pietro Salerno – Francese 4B proiezioni, Martedì 27: Claudio Borroni – I grandi compositori, Mercoledì 28: Paolo Pignattelli – Alimentazione, Giovedì 22: Claudio Borroni – I grandi compositori.
FOTO ARCHIVIO RADIORIZZONTI NORBERTO TALLARINI
[post_title] => Consiglio Comunale e molti altri appuntamenti nella settimana di Radiorizzonti Inblu [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => consiglio-comunale-e-molti-altri-appuntamenti-nella-settimana-di-radiorizzonti-inblu [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-05-01 12:16:30 [post_modified_gmt] => 2021-05-01 10:16:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=242127 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [11] => WP_Post Object ( [ID] => 226391 [post_author] => 1 [post_date] => 2020-12-08 06:00:05 [post_date_gmt] => 2020-12-08 05:00:05 [post_content] => SARONNO - Obiettivo apertura al pubblico nel 2021. E' tra le novità che emergono nel servizio del TgR Lombardia di Fabrizio Patti che ha intervistato Giuseppe Gorla proprietario dell'ex Isotta Fraschini il maxi complesso industriale di 120 mila metri quadrati situato tra via Milano e via Varese. Il servizio parte raccontando dei nuovi esempi di street art presenti nei capannoni realizzati da noti artisti lombardi Tilf, Blackwan e Non ci credo. Prosegue spiegando che 3/4 degli storici campannoni saranno recuperati e soprattutto anticipa tempistiche decisamente strette per l'apertura alla città. "La cittadinanza non deve aspettare la riqualificazione dell'intera area - spiega lo stesso Giuseppe Gorla in un'intervista realizzata tra suggestivi scenari dell'area coperta dalla neve - abbiamo il bosco, tutta la parte verde abbiamo e questi 3/4 edifici che possono essere utilizzati per mostre, eventi e concerti". Un tema anticipato anche dal sindaco Augusto Airoldi nel corso di una recente intervista a Radiorizzonti: "All'ex Isotta Fraschini si procede di buona lena. Il primo obiettivo è riaprire il prima possibile almeno la parte verde, dove c'è un bosco spontaneo che si è creato in 35 anni e che è davvero unico". E' lo stesso giornalista Patti a ricordare, nella chiosa del servizio, come "il progetto a lungo termine preveda un polo universitario con campus, un museo e residenze ispirate alle corti lombarde". 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È normale che un progetto come quello annunciato sull'area dell'ex-Isotta Fraschini, acquistata lo scorso autunno da Beppe Gorla con il supporto di Angelo Proserpio, abbia destato in città un vivace dibattito in cui non sono mancate, oltre alle numerosissime dichiarazioni a sostegno, anche note di dissenso. Parliamo di un progetto grandioso, magniloquente, cruciale per il futuro della città. Tra le ragioni che hanno portato alla nascita di Tu@Saronno nel 2009 - di cui Angelo fu uno dei fondatori - c'era proprio la necessità di mantenere accesa la luce sul tema aree dismesse e di fare tutto il possibile per far sì che quest'area non finisse in un vicolo cieco immobiliare, rischiando di essere la morte di Saronno, ma potesse diventare il volano di potenzialità di sviluppo più vaste, volte a tracciare il destino del nostro territorio nel prossimo secolo. È in quest'ottica che leggiamo l'operazione portata avanti da Gorla e Proserpio, che ci permette di guardare al futuro con fiducia. Il percorso che porterà alla definizione del progetto, però, è a oggi una rotta ignota che è veramente difficile da decifrare: un vero viaggio di Colombo verso le Indie mai tentato prima. Nessuno prima d'ora, in Italia e forse anche altrove, ha infatti provato a realizzare un intervento così grande basato sulla logica dei “Beni Comuni” in un'area così vicina a una metropoli, così ottimamente servita da collegamenti stradali, ferroviari e persino aerei, così nel cuore di una città come Saronno che - inevitabilmente - dal suo esito non potrà che essere fortemente condizionata. Non sarà un percorso semplice, perché al lavoro progettuale e urbanistico di Giancarlo Consonni si dovrà ragionevolmente affiancare un'analisi costituzionale e culturale che dovrà proseguire nel solco del lavoro fatto, nel 2008, da Stefano Rodotà e dalla commissione sui Beni Comuni che portava il suo nome. È senz'altro apprezzabile, in questo contesto, la volontà della proprietà di coinvolgere i cittadini, soprattutto i più giovani, per raccogliere pareri, intuizioni, osservazioni. Un primo step è già avvenuto con la serata dedicata agli Under 30 che si è tenuta all'Aldo Moro il 21 luglio. Il secondo - e per questo ringraziamo Gorla e Proserpio - è la possibilità che è stata data a noi di Tu@Saronno, a nome di tutta la coalizione a sostegno di Augusto Airoldi, di consentire ad alcuni cittadini di visitare l'area dell'ex-Isotta, in modo che possano vederne con i propri occhi lo stato, le dimensioni e le caratteristiche. Le date previste sono due venerdì 11 settembre alle 10: Under 30 - limite di 30 posti e sabato 12 settembre ore 10: Over 30 - limite di 30 posti. Le richieste di prenotazione devono arrivare via email all'indirizzo [email protected] corredate di nome, cognome e data di nascita e dovranno essere individuali (non sarà possibile prenotare per altri, quindi). L'invito è riservato ai non candidati alle Amministrative, ai maggiorenni ed è valido fino a esaurimento posti. Gli interessati riceveranno una email di conferma con tutti i dettagli del caso. 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E' il progetto a cui sta lavorando Giuseppe Gorla, ex manager proprietario protagonista, sabato mattina a Radiorizzonti, di un nuovo momento di confronto con la città. Del resto avendo presentato un'offerta per l'ex Isotta Fraschini, la maxi area dismessa tra via Milano e via Varese, Gorla è il nuovo proprietario, tramite la società Saronno città dei beni comuni, di un'area di 120 mila metri quadrati in una zona cruciale in prossimità dello scalo ferroviario. Il suo obiettivo? L'ha rimarcato ancora una volta "trasformarla in una zona attrattiva urbanisticamente ed esteticamente d'avanguardia che trasformi Saronno in una meta per turisti, studenti, talenti e cultori del bello". Punto focale dell'operazione di rilancio dell'area la creazione di campus universitario che porti a Saronno fino a quattromila studenti. Si tratterebbe di aumentare del 10% gli abitanti della città. Insomma un grande progetto "con fortissime ricadute su tutta Saronno - ha sottolineato il neo proprietario - perchè gli studenti verranno ad abitare qui, faranno le loro spese sul territorio, creeranno lavoro ed una volta laureati attireranno anche le aziende. Si sa che le società amano andare dove ci sono persone giovani, motivate e preparate. Vogliamo innescare un circolo virtuoso". Stesso principio si spera di innestare anche a livello urbanistico con il grande parco, più volte promesso nell'area, che dovrà essere lo scheletro del nuovo quartiere che dovrà anche riallacciare la frattura tra centro e rione Matteotti. Tempi? “Saremmo già partiti se non ci fosse non ci fosse stata l’emergenza sanitaria – ha avuto modo di chiarire Gorla - Finchè non si faranno i carotaggi e si farà luce sulla bonifica è però difficile dare una tempistica”. 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La trasmissione è possibile riascoltarla anche su smartphone, tablet, Pc, scaricando l’app ”spreaker” cercando lo Show “scuola di digitale” e iscriversi gratuitamente. E per finire alle 11.29, con replica alle 21.00, ci sarà l’appuntamento settimanale con “Il vangelo della domenica” con Don Federico Bareggi, a seguire “Popoli”, notizie dal mondo che gli altri non raccontano condotto da Igea. Sabato 23 maggio – Per iniziare la giornata alle 9.30, all’interno del programma “Buona Giornata”, “ospite” telefonico di Gigi Volpi, Laura Aceto, con alcune notizie dal mondo. Alle 10.29, con replica alle 19.18, il consueto appuntamento con “Dalla parte del cittadino” a cura di Gianni Branca, con come ospiti questa volta, Giuseppe Gorla, ingegnere e Gianangelo Tosi, assessore ai servizi sociali della città di Saronno.E per finire il sabato, alle 11.29, con replica alle 21, “Nel blu dipinto di blu”, programma musicale a cura di Massimo Tallarini. Domenica 24 maggio –Per iniziare la giornata alle per iniziare la giornata alle 8.57 andrà in onda “Parole in versi” a cura di Marisa Colmegna. Alle 11.30, con replica alle 21, va in onda il programma “Radiorizzonti express, Pussée che fatt speteguless” fatti, ricordi, emozioni in chiave ironica raccontati da Gigi e Linda. Per concludere la settimana con il sorriso, nel pomeriggio, alle ore 14.30 ci sarà il consueto “Liberi tutti”, a cura di Daniele Sbriglio. Lunedì 25 maggio – Per iniziare la giornata alle 9.30, appuntamento con il Prevosto di Saronno, Don Armando Cattaneo, a cura di Carlo Legnani. Alle 10.29, “ospite” telefonico di Gigi Volpi la psicologa Alessandra Capra. Per finire alle 11.29, con replica alle 21, Carla e Niva propongono “L’ABC delle erbe e le loro virtù”. A seguito del CoronaVirus i programmi in diretta potrebbero subire variazioni non dipendenti dall’emittente. 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Inizia così il duro intervento di Roberto Strada, esponente dei Verdi, sul futuro dell'ex Isotta Fraschini all'indomani della ripresa del confronto tra l'Amministrazione comunale e la proprietà.
"Dopo l’abbandono (inevitabile e confuso) del progetto Brera, (se mai sia realmente esistito un progetto Brera con qualche reale prospettiva di realizzo), si tratta nelle segrete stanze, si tratta partendo dagli interessi della proprietà, senza nemmeno valutare le ricadute ambientali e sociali che si avranno nel costruire su un area di tali dimensioni.
Questo incontro non a caso è seguente la deliberazione di giunta che avvia il procedimento di variante generale al Piano di Governo del territorio, non a caso si cita in delibera la verifica della riqualificazione e l’ipotesi di ri-funzionalizzazione dell’area stessa.
Triste è constatare che il futuro di quel che rimane delle grandi aree dismesse, in parte oramai già edificate con la politica strategica dello “spezzatino edilizio” (di cui il Gilli ne è stato l’artefice), sia delegato ad incontri tecnici tra le parti, sia delegato ai soli tecnici consulenti .
I cittadini e la politica risultano esclusi da questo processo decisionale e il Consiglio Comunale sembra destinato a ratificare decisioni prese altrove.
Il Sindaco Airoldi ha consumato in poco più di due anni tutte le aspettative di quei cittadini che lo avevano votato pensando ad un’inversione di rotta nella gestione dell’urbanistica, dimissionato l’assessore Merlotti, Airoldi agisce in continuità con il passato.
Airoldi e Gilli spieghino pubblicamente le variazioni che intendono portare al Documento di Piano, al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, dicano se è loro intenzione ridurre le abbondanti volumetrie che ogni Piano attuativo porta in città, ripropongano la centralità del Parco Isotta nelle aree dismesse, dicano Stop al consumo di suolo e a nuovi inutili grattacieli in centro. Abbiano il coraggio di mettere la qualità della vita e la centralità delle problematiche ambientali priorità dell’agenda politica cittadina.
Parlare di rigenerazione urbana e sistemi incentivanti senza prima aver messo a fuoco lo stato di antropizzazione e saturazione del territorio cittadino è sintomo di non aver colto il limite della situazione attuale e soprattutto la necessità di una urgente inversione di rotta.
Si smetta quindi di dare priorità agli interessi di pochi a discapito della maggioranza dei saronnesi e si attivino forme dirette pubbliche di partecipazione per scegliere, concertare e condividere le scelte, senza delegare il futuro a soggetti privati.
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