SARONNO - "Siamo alle solite. In pochi mesi, per l'ennesima volta la nostra segreteria è stata "visitata" dai ladri. Non hanno portato via nulla, perché in una segreteria di una società calcistica non c'è niente da portare via, ma hanno spaccato le porte e danneggiato le serrature. Tutto distrutto, tutto da rimettere in sesto"
Inizia così la nota della Gs Robur con cui commenta il furto messo a segno nella notte tra domenica e lunedì nella sede dell'associazione al centro sportivo Ronchi.
"Per l'ennesima volta. Non possiamo che esprimere il nostro disappunto e l'amarezza per questo atto vile e ignobile, che colpisce non solo la nostra società sportiva, ma anche tutti i soci, i volontari, i dirigenti, gli allenatori e i bambini che frequentano il nostro centro sportivo.
Siamo una famiglia, una comunità e tutta questa reiterata violenza, questi "dispetti" ci fanno male nel profondo. Chiediamo a tutti voi di sostenerci in questo momento difficile, con la vostra presenza, la vostra fiducia e la vostra collaborazione perché questi ignobili atti non si ripetano mai più. Grazie di Cuore".
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SARONNO - Abbiamo già sentito Giorgio Nocera, Responsabile Organizzativo del Gruppo Sportivo Robur Saronno 1919, in un’intervista rilasciata di recente sul Canale YouTube “GS Robur Saronno 1919”. La sua intervista è stata la prima per la rassegna “Radio Robur” e abbiamo approfondito insieme a lui alcuni punti di interesse per il futuro del Gruppo Sportivo Robur Saronno 1919 e le prospettive per gli anni a venire.
Ciao Giorgio! Per chi non ti conosce, facci una breve presentazione di te e del tuo ruolo.
Ciao a tutti, sono il Responsabile Organizzativo del Gruppo Sportivo Robur, un appassionato di calcio fin da quando ero bambino e ho vissuto la realtà del calcio sotto molteplici aspetti: da giocatore prima, da allenatore poi e adesso da Responsabile Organizzativo. Sono rimasto sempre animato da una grande passione per questo sport, che, secondo me, vissuto secondo certi canoni e regole è il più bello del mondo.
Cosa ti appassiona di più del mondo del calcio? E cosa ti piace di meno, anche guardando all’attualità?
Del calcio in genere e in particolare di quello che noi proponiamo ai nostri bambini, mi piace il fatto di creare aggregazione, di dare la possibilità di vivere una realtà comune, dove tutti hanno bisogno di tutti e dove ognuno ha il suo ruolo specifico… Ognuno ha bisogno dell’altro, non esiste uno che vince una partita da solo, è grazie allo sforzo del gruppo che si ottiene il risultato ed è giusto che tutti abbiano una possibilità. Quello che mi piace di meno è che il calcio a più livelli, in particolare a quelli alti, sia diventato una merce dove il denaro è l’unica cosa che conta… Ne risente lo spettacolo e le partite sono sempre meno belle da vedere, dalla Premier fino alla serie A.
Cosa ti rende orgoglioso di essere responsabile organizzativo per il G.S. Robur?
Io sostengo da sempre che a tutti bisogna dare delle opportunità, noi ci sforziamo da sempre di farlo. Qui al Gruppo Sportivo Robur lavoriamo per gruppi omogenei, dando attenzione a chi ha carenze maggiori sulle basi e forniamo stimoli e spunti diversi ha chi ha delle basi buone su cui si può lavorare, affidandoci all’ottimo lavoro dei nostri allenatori. Tra le mie soddisfazioni più grandi c’è il vedere che il nostro lavoro ha dato i suoi frutti: adesso, ad esempio, abbiamo 3 bambini che giocano al Como, un ragazzo e una ragazza che giocano nel Milan, altri due alla Pro Patria, una bambina al Como Calcio Femminile… Posso dire che sono orgoglioso di come stiamo lavorando e di vedere i nostri sforzi riconosciuti da società importanti come in questi casi. Da noi tutti hanno possibilità di crescere e questi esempi ne sono la dimostrazione.
Come giudichi l’annata passata nel gruppo sportivo Robur?
Io sono tendenzialmente abbastanza critico, ma essendo il nostro obiettivo vedere i ragazzi crescere e implementare le proprie abilità sotto il punto di vista tecnico, tattico e mentale, mi ritengo soddisfatto del lavoro che è stato svolto nell’annata passata e che i nostri allenatori continuano a svolgere.
Attualmente quali squadre compongono il G.S. Robur e qual è la vostra filosofia di formazione calcistica, riassunta in poche parole?
Noi abbiamo sposato sei anni fa l’idea di avere solo il settore non agonistico… Abbiamo Primi Calci, Pulcini, Esordienti. Per ognuna di queste categorie abbiamo due squadre, numericamente cerchiamo di evitare quella che è la “corsa all’iscritto” ossia l’avere un numero alto di iscrizioni a tutti i costi per portare soldi nella contabilità come fanno in tanti. Ci accontentiamo di avere un congruo numero di iscritti per potere formare agevolmente delle squadre e lavorare bene su ogni bambino, fornendogli tutti gli strumenti di crescita. La scelta di non avere l’agonismo ci permette di lavorare in questi termini, senza essere obbligati ad avere il “risultato”, cosa che molte volte va a tarpare le ali a molte società. Tutti i nostri istruttori, come accennavo prima, sono laureati o laureandi in scienze motorie, hanno un patentino UEFA B o C, o comunque sono animati da una grande voglia di fare e di passione che va ben oltre il rimborso economico… I nostri allenatori, in aggiunta, collaborano anche con le società calcistiche menzionate prima, quindi c’è concreta possibilità di crescita per tutti.
Attualmente avete posti liberi per le iscrizioni in qualche categoria?
Tendenzialmente con le rose siamo abbastanza completi, qualche spazio ancora ce l’abbiamo nello specifico per la scuola calcio 2017/2018. Abbiamo anche qualche spazio in più per i 2012… Non siamo alla ricerca disperata, ma se arrivassero non avremmo problemi numerici, ecco.
Avete in serbo delle novità? Quali sono i progetti del G.S. Robur per il futuro? Cosa ti aspetti da quest’anno nuovo 2023/2024?
Come idea, vorremmo cominciare a gettare le basi per ciò che abbiamo idea di fare per il 2024/2025, ossia con tutti i nostri valori e i nostri canoni, vorremo provare a lanciare il primo e secondo anno di agonistica come Giovanissimi. Questa scelta sarebbe in funzione di massimizzare la possibilità di crescita per i ragazzi e definire ancora meglio il loro percorso anche verso realtà importanti.
Hai un desiderio per l’inizio di questa nuova stagione?
Il mio obiettivo resta sempre di convincere le persone della bontà del nostro lavoro, abbiamo creato rapporti con tante persone e società importanti… Tendenzialmente ciò è sempre stato un lavoro fatto nell’ombra. Molte volte non è apparso visibile a tutti, anche per difetto nostro. Oggi, nell’epoca della comunicazione, ci piacerebbe far conoscere di più questo nostro lavoro e mostrare la bontà del progetto senza relegarlo al cono d’ombra in cui è stato fino ad oggi.
Per l’inizio della nuova stagione ci sono degli eventi in arrivo?
Sì, abbiamo diversi eventi in programma: il 3 settembre ci sarà la festa del centro Robur, 4° Memorial Stefano Caporali. Il 6 e l’8 settembre avremo l’Open Day per tutte le categorie, in particolare abbiamo ancora posto, per chi fosse interessato, per le annate 2012 e 2017-2018. L’8 ottobre ci sarà il Memorial Claudio Bonaiti, organizzato dal Gruppo Sportivo Robur in collaborazione coi Paracadutisti di Saronno. All’interno di questo evento ci saranno la zavorrata benefica, l’arrivo della bandiera italiana con il paracadute e nel pomeriggio si svolgerà una partita di beneficenza. Tutti i proventi di questa giornata, saranno devoluti ad associazioni operanti nel territorio. Questi mesi saranno ricchi di eventi. Non possiamo far altro che dire… Vi aspettiamo numerosi!
Per chi lo desiderasse, questo è il link dell’intervista originale a Giorgio Nocera: https://www.youtube.com/watch?v=Q0zAyw3x2yY
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Come voluto dagli organizzatori il torneo è stato una grande festa di sport e di amicizia in cui i ragazzi saronnesi hanno visto il girone sabato e domenica mattina la finale primo posto. Invidiabile il risultato ottenuto dai leoni della Robur che si sono imposti con un 5-2.
Vincente anche la squadra del 2009 che ha ottenuto il primo posto al torneo di Limbiate.
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Informazioni generali: chiamare il numero 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute o telefonare al proprio medico di medicina generale o al medico pediatra. (foto: allenamenti al centro giovanile "Monsignor Ronchi") 30012021