Silighini scrive al prevosto: “Sono a disposizione per rimuovere le scritte”
SARONNO – La scritta realizzata sulla facciata del Santuario ha suscitato subito forti prese di posizione a partire da quella di Luciano Silighini Garagnani, candidato sindaco con la lista civica Saronno 2015, che ha scritto una lunga missiva al prevosto don Armando Cattaneo.
“Caro don Armando- si legge nella lettera – innanzi tutto da cristiano mi rivolgo a lei,non come semplice sacerdote ma come responsabile della comunità parrocchiale saronnese e le porgo la più sentita vicinanza dopo l’ennesimo atto che ha colpito il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli”.
L’esponente di Saronno 2015 ricorda poi l’ultimo episodio di vandalismo ai danni dell’edificio di culto, quando era comparsa la scritta “Dio non esiste” a fine settembre nello stesso punto. Un graffito che Silighini aveva cancellato con alcuni attivisti: “Avvisando il comandante della polizia locale Giuseppe Sala presente nel piazzale del Santuario, la sera del 29 settembre con un gruppo di volontari abbiamo sentito il dovere morale di coprire parzialmente con una mistura di acqua e tempera in modo da evitare che quella vergogna, anche ai sensi del codice penale, restasse visibile ai fedeli e ai passanti. Lo stesso giorno con una mail vi informavamo del nostro gesto simbolico e davamo alla comunità pastorale disponibilità a mettere a disposizione un gruppo di imbianchini che togliesse a nostre spese il leggero manto di acqua e tempera messo da noi e coprisse totalmente la scritta blasfema con vernice identica a quella che copriva il muro del Santuario”. Nella missiva Silighini prosegue ricordando la dura presa di posizione del prevosto, che aveva criticato l’intervento considerando peggiorativo. L’esponente di Saronno 2015 prosegue rimarcando come, in un incontro nei giorni successivi, si fosse messo a disposizione per “far togliere la tempera, che tra l’altro si rimuove con semplice acqua e “olio di gomito”, e far ridipingere il muro offeso”. E continua:”Giorni dopo mi arrivò una raccomandata con ricevuta di ritorno dove con toni decisi l’avvocato mi informava che il danno da noi fatto era immenso e avrebbe dovuto intervenire addirittura la Sovraintendenza ai beni culturali con relativo conteggio economico di questo danno, a dir della lettera, immane. Ripeto che era solo acqua e tempera la nostra copertura”.
Da qui la considerazione: “Vede, caro don Armando, anche se il vescovo di Roma Francesco ha accolto a braccia aperte in Vaticano una delegazione del Centro Sociale Leoncavallo invitandoli a “non mollare”, ciò non toglie che la Chiesa di Nostro Signore è per prima Chiesa costruita sul Vangelo e attaccare pubblicamente sui giornali dei fedeli che hanno voluto coprire con urgenza una tal vile scritta non è stato un gesto che va in quella direzione, ma ora avrà tutto il tempo per attaccare chi si è reso ancora responsabile di vergognose scritte”. E conclude: “Caro Don Armando, anche se profondamente amareggiato dopo le sue dichiarazioni, io torno ad offrirle il mio aiuto per rimuovere queste nuove scritte mettendo a disposizione degli imbianchini per ripulire la facciata posteriore”.
(foto archivio: intervento di tinteggiatura muro del Santuario realizzato dai volontari di Saronno 2015)
18112014
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Commenti
Che dire
probabilmente il religioso condivideva il pensiero scritto..
bravi imbianchini!
Certo che questa storia lascia un pò perplessi ……………a settembre i vandali , probabilmente i telos imbrattano il muro del santuario con bestemmie………..subito dopo Silighini copre la scritta ……….il prevosto fa scrivere ad un avvocato a Silighini che lui ha fatto un grande danno , mentre non dice nulla ai telos !!!! dice che interverà la sovrintendenza ai beni culturali. si arriva a novembre e questa sovrintendenza neanche l’ombra , intanto invece arriva una nuova scritta blasfema…………..Silighini si offre di dare aiuto rapidamente ………..vediamo se si deve continuare ad aspettare l’arrivo della sovrintendenza ( forse dal cielo ) e lasiare la scritta o se forse occorre un intervento più veloce , intanto i telos fanno un comunicato dicendo che non sono stati loro gli autori , ma che però a loro la scritta non dispiace , anzi sono contenti .
Vogliamo un dipinto originale del Silighini tra i vari capolavori del Santuario…
Hai fatto bene! Bravo!
Silighini!!! Se fossi giá stato sindaco col piffero che andavi a rimuovere le scritte….
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intanto tu parli e silighini invece finora ha agito
Certo che non capire che quello in oggetto non è ‘un muro’, ma un bene storico-artistico (oltre che religioso) protetto dalle Belle arti e non certo a disposizione del Prevosto o del primo imbianchino che passa per strada e in virtù del non comprendere dare torto a terze persone… è fatto che si commenta da solo.
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Banfi dirigente della lista di Enzo Volontè fatti comprare da lui un dizionario e comprenderai che in italiano si chiama muro e chi sistema coi colori si chiama imbianchino
Fatelo santo subito, direttamente senza passare dal via!!
ma Don Armando è suo fratello?