Comitato no Varesina bis: lettera aperta al Saronnese
SARONNO – Una lettera aperta, inviata a sindaci, assessori e consiglieri comunali, è stata inviata dal Comitato no Varesina bis a tutte le Amministrazioni comunali del Saronnese per chiedere di parlare dell’opera, giudicata dal gruppo troppo invasiva per l’impatto ambientale ed inutile per risolvere i problema del traffico, in consiglio comunale.
L’obiettivo è quello di “rivalutare la realizzazione dell’opera, dando risposta alle aspettative e alle richieste dei cittadini dei comuni interessati rappresentati anche dallo scrivente comitato”.
Ecco il testo integrale della missiva,
Egregi Amministratori,
sentiamo la necessità, quali cittadini ed utenti riuniti nello scrivente comitato, di portare alla Vostra attenzione l’urgenza di attivarsi per impedire la realizzazione dell’opera in oggetto, con l’unico ed esclusivo fine di evitare inutili dispendi delle già esigue risorse pubbliche e la deturpazione delle aree e del patrimonio naturale che ci appartengono. In tal senso riteniamo opportuno chiedere il Vostro supporto per far emergere le incongruenze e l’inopportunità di tale progetto, nato diversi anni orsono quale costola del più corposo e già invasivo progetto noto come “Pedemontana”.
In effetti, per la conformazione e per la destinazione d’uso, l’arteria in progetto non presenta alcun vantaggio sotto il profilo della viabilità e della riduzione conseguente del traffico ed ell’inquinamento. In tal senso le indagini svolte in autonomia dal comitato, hanno portato ad accertare che il tempo di percorrenza della strada in progetto sarebbe analogo se non superiore in ogni ora della giornata a quello dell’attuale strada varesina se solo sulla medesima gli incroci regolati da semaforo, con costi non paragonabili, venissero sostituiti con delle rotatorie.
Per converso, a fronte dell’inutilità manifesta, l’opera medesima ha un impatto ambientale di sicuro e grande sacrificio per le nostre zone, che si vedrebbero mutilate importanti aree boschive attualmente dimora anche di diverse specie faunistiche.
Posto che la realizzazione dell’opera risulterebbe di pregiudizio irreversibile alle aree interessate, con la presente siamo a perorare l’intervento dei destinatari in indirizzo, ciascuno in ragione delle rispettive cariche, affinché l’argomento sia sottoposto alla discussione del Consiglio Comunale, al fine di rivalutare la realizzazione di quanto in oggetto, dando ingresso alle aspettative e alle richieste dei cittadini dei comuni interessati rappresentati anche dallo scrivente comitato.
Siamo comunque disponibili per fornirvi documenti di approfondimento e supporto tecnico nell’intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa riteniate opportuna.Vi saremo grati in ogni caso, se vorrete singolarmente darci riscontro alla presente.
09022015
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Commenti
Ha scritto Guzzetti su Twitter: «Per me questi del Comitato no Varesina Bis devono abbatterli insieme agli alberi, così ce li togliamo di mezzo per sempre».
Che personcina a modo !!!
Ma nessuno che appoggi un comitato Pro Varesina bis?
Io ci sono!
Mi ricordo anni fa di detrattori del sistema di rotonde all’uscita Saronno: ora che l’effetto benefico è chiaro nessuno che dica: meno male ci volevano!
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Paragonare delle rotonde (a cui sinceramente non ricordo detrattori) a una arteria di questo tipo è francamente discutibile. Comunque visto che c’è già pedemontana, la varesina bis appare sinceramente un doppione, considerando poi che non passa giorno in cui non vengano messe in evidenza necessità a cui nè regione nè province si occupano: dalla sanità, alla sicurezza, all’ambiente stesso… non ci sono mai fondi… per le strade invece saltano fuori i milioni come niente.
Detto questo, che almeno si riconsideri il tracciato cercando di limitare i danni al minimo sui parchi esistenti, non ha senso approvare una variante che è più distruttiva del tracciato originale.
La Varesina bis è necessaria. Sono quattro alberelli di robinia… le amministrazioni coinvolte pensino piuttosto a creare dei boschi veri piantumando nuove piante per salvaguardare l’ambiente. Saronno, che ha un piccolo territorio, ripiantuma in zona parco Lura. Possibile che le altre amministrazioni non seguano questo esempio e si ostinano a salvaguardare solo 4 robinie? E per 4 robinie lasciamo tutti in coda sulla varesina… ma chi prende decisioni risponda a tono a questi messaggi. Posso pensare che dietro c’è qualche altro interesse?
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mi piacerebbe che passasse davanti casa tua poi vediamo se te ne esci con cose si ili. E sicvome di verde e piante se ne distrugge a sufficienza é bene preservare anche 4 robinie
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Saronno ha ripiantumato in zona Parco Lura proprio perché è entrato nel consorzio del Parco del Lura. L’area interessata dalla varesina bis è nel parco del Rugareto, dove ci sono boschi di pregio. Le ripiantumazioni vengono comunque fatte, ma tagliare un bosco di un secolo (alcune querce hanno davvero quest’età), non è la stessa cosa che ripiantumarlo, non è così facile… una volta distrutto un habitat è distrutto. Senza contare che per molte specie una strada come quella equivale a una barriera invalicabile. Non si capisce questa ostinazione nel voler distruggere un bosco e nel non voler tornare al tracciato originario che era decisamente migliore, visto che ci passava accanto… ah sì, forse qualcuno aveva un terreno che veniva espropriato o forse come sempre i terreni boschivi vengono pagati due lire al confronto degli altri… e allora giù uin bosco, tanto anche se il giorno prima è stato riconosciuto come habitat prezioso e da proteggere… chi se ne frega…
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Le consiglio di informarsi prima di commentare. La varesina Bis passerà tra Gerenzano e Cislago, dove c’è il PLIS del Rugareto, con boschi di alto pregio, dove le robinie ci sono solo ai margini, mentre all’interno ci sono querce e pini silvestri, oltre a noccioli e un sottobosco piuttosto ricco. Sono boschi di pregio dal punto di vista faunistico e infatti è stato riconosciuto il PLIS, altro che “4 robinie”. Se non si conoscono le realtà, sarebbe meglio informarsi. A livello di mammiferi, nel bosco del rugareto ci sono tassi, volpi, lepri, ricci e scoiattoli rossi! A livello di anfibi, c’è una delle ultime e grandi popolazioni di anfibi di queste zone, suddivisa tra rane agili, rospi comuni, rospi smeraldini e la rara rana di lataste. A livello di uccelli, poi il bosco è davvero ricco, dai rapaci notturni ai rapaci diurni, ad altre specie di pregio svernanti o nidificanti (dalla beccaccia al rampichino). Peccato che regioni e province il giorno prima dicono, è un bosco da tutelare, facciamolo parco e il giorno dopo accettano una variante assolutamente distruttiva. L’utilità della varesina bis, ora che c’è pedemontana è abbastanza nulla, ma quello che fa veramente arrabbiare è perché abbiamo fatto delle varianti al percorso (le precedenti amministrazioni dei comuni interessati) che sono peggiorative e lesive della parte più preziosa del PLIS del Rugareto. Il tracciato originale della Varesina Bis lambiva il bosco del rugareto, mentre ora ci passa in mezzo, andando ad aumentare quel fenomeno noto come frammentazione, ovvero isola la parte est del bosco che di fatto perde naturalità e valore, distrugge una bella fetta di bosco visto che ci passa in mezzo. Perché non tornare alla variante originale? I motivi sono facili da intuire. Eppure basta poco, basterebbe tornare al tracciato originale che quanto meno non taglia via un’altra fetta di bosco…
E poi scusi se vuole andare a Varese, le hanno fatto addirittura una nuova autostrada, possibile che non basta mai? -
alla domanda finale: c’è qualche interesse? ti puoi rispondere da solo, in una regione dove la mafia fa affari sottobraccio con le amministrazioni con cemento e costruzioni…per la cronaca sai quanto è costata al km la Pedemontana?? tre o quattro volte il costo di un’opera equivalente francese…qualche domanda me la farei.
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la coerenza di avere Expo 2015 sull’alimentare, applausi a scena aperta a chi parla di alimentari a chilometro zero (e guai a toccare il latte italico) e in parallelo si continua a distruggere terreno agricolo – andare a vedere la ferita della Pedemontana, mi piacerebbe che il grano coltivato tra Rovellasca e Lomazzo avesse un bollino di riconoscimento (poi ovviamente no agli OGM).
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Lo spot di expo mette in evidenza tra le altre cose due fattori fondamentali: tutela delle aree verdi e della biodiversità. Ha distrutto più Expo con le sue opere che anni di edificazione selvaggia… il che è tutto dire. Almeno, si potrebbe cercare un certo equilibrio e scegliere soluzioni meno impattanti, invece per il denaro…
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Guzzetti vuole i camion e l’asfalto, non dialoga con nessuno, quindi la varesina bis si farà.