Federalisti: “No a Librandi, si alla Lega. Pronti a presentare una lista autonoma”
Inizia così la nota inviata nelle ultime ore dal partito Federalista
“Noi non possiamo accettare imposizioni da una persona che, benché eletto in parlamento, rappresenta solo se stesso, capo di un partito neonato di collocazione incerta. Non abbiamo nulla contro la persona dell’ex sindaco avvocato Gilli, di cui apprezziamo le indubbie doti culturali e la preparazione politico-amministrativa, ma non possiamo dimenticare che sono stati l’avvocato Gilli e Unione Italiana a consegnare Saronno nelle mani dell’amministrazione Porro.
In questi giorni l’avvocato Gilli è comparso come favorito in un sondaggio di dubbia attendibilità perché è stato commissionato e gestito esclusivamente da Unione italiana e le modalità con cui è apparso sulla stampa sembrano confezionate appositamente per danneggiare la sua candidatura.
Il Partito Federalista da diversi anni non si presenta col proprio simbolo, perché i suoi aderenti hanno deciso di agire all’interno di altre compagini politiche dove portano il loro apporto ideologico, ma non è escluso che si possano attivare in ambito locale perché non vogliono che alla guida della città salga un gruppo di incerta collocazione che causerebbe ulteriori danni in aggiunta a quelli dell’amministrazione uscente, la cui vittoria è stata favorita da chi oggi vorrebbe essere messo a capo di una coalizione di centrodestra.
Il Partito Federalista è un movimento nato sotto la guida di Gianfranco Miglio, che ne è stato fondatore e ideologo e che ha fornito le basi di partenza dello stesso movimento leghista, al quale ci sentiamo particolarmente vicini. I federalisti quindi appoggeranno senza riserve un candidato di centrodestra condiviso dalla compagine leghista, purché non sia espressione di Librandi che si è espresso molte volte pesantemente contro la Lega e contro il centrodestra, appoggiando la discutibile politica di Renzi.
In caso contrario ribadiscono che potranno presentarsi con una propria lista o che potranno appoggiare altre compagini, in contrapposizione a questo squallido decadimento della morale politica. Inoltre, viste le divisioni che si sono già manifestate nel centrodestra sulla persona dell’avvocato Gilli, cosa accadrebbe se venisse eletto a capo di una maggioranza riottosa, già disunita prima ancora di cominciare a governare? Si ripeterebbero sicuramente i problemi di governabilità del secondo mandato Gilli per di più in una situazione cittadina che non è mai stata così precaria.
Partito Federalista