Attac: “In via San Cristoforo “recupero” con tanto brutto cemento”
SARONNO – Duro comunicato di Attac Saronno che “presenta” le osservazioni di presentate lo scorso 30 aprile sul piano di recupero di via San Cristoforo.
“Ecco cosa ci regala la nostra Amministrazione giusto qualche giorno prima di lasciarci – esordisce il gruppo – un piano “di recupero” nella città storica (zona “nucleo di antica formazione”) che prevede all’angolo di via
San Cristoforo con piazza Unità d’Italia l’abbattimento degli edifici esistenti (“recupero”?) per costruire ex novo un edificio di tre piani affiancato (su piazza Unità d’Italia) da un modernissimo palazzotto di cinque piani, che nulla a che vedere con la porta di accesso al nucleo antico della città”.
Gli attivisti partono dai dati:”Oltre 7,7 metro cubi di cemento (3 mc per ogni mq!) per 22 appartamenti e 6 negozi (destinati a rimanere vuoti come i già troppi esistenti?), oltre a 2 piani interrati tra magazzini negozi, cantine e
box per un totale di 51 posti auto e 34 box, che però non serviranno alla cittadinanza ma saranno privati. Infatti tutti gli standard (aree cedute per servizi pubblici es. verde e parcheggi) saranno ”monetizzati”, perché
si sostiene di non poter recuperare gli spazi necessari all’interno del progetto (sic! per forza se si costruisce tutto il possibile anche l’ultimo rettangolino non edificato verso piazza Unità d’Italia!), mentre vengono ceduti al Comune ben 41,50 metri quadrati per il marciapiede. Quasi tutta la superficie non è drenante perché il “verde” sarà soprattutto quello a copertura dei box interrati”.
Non manca il risvolto economico: “Il Comune incassa poche briciole (ca. 500.000 euro) ma d’altra parte è stato proprio l’assessore all’Urbanistica Campilongo a dirci che questo PGT è il “prezzo da pagare”, un prezzo sempre a senso unico, verso i profitti privati! In aggiunta, il piano è stato dichiarato non assoggettabile a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ma gli
Enti coinvolti (ASL, ARPA, Provincia) hanno presentato le proprie osservazioni che riguardano, appunto, le superfici drenanti, il consumo di acque e i quantitativi di acque da depurare e “una serie di criticità non
adeguatamente approfondite” (ARPA)”.
Non mancano alcune richieste specifiche: “Inoltre vorremmo anche capire l’esito della valutazione (favorevole) della Commissione Paesaggio comunale, che non è stata pubblicata. La nostra associazione ha presentato le proprie osservazioni al Piano e non mancheremo di informare i cittadini su questo ennesimo, brutto cemento che andrà nuovamente a gravare sulla città”.
06052015
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Commenti
Mi risulta che esistesse un vincolo di facciata previsto nel PGT. Come ha potuto la Giunta approvare qualcosa in difformità a quanto approvato dal Consiglio comunale?
Un piano di recupero osceno che nulla ha a che vedere con la tutela del centro storico
Ecco che gli ATTAC e i SEL si svegliano a poche settimane dal voto…dov’erano i “sellini”, quando nelle riunioni di maggioranza (le lunghe e noiose serate, dove si scatenavano i Folagra nostrani) il buon assessore Campilongo portava in visione i piani urbanistici da adottare, tra cui quello in oggetto? Avanti con i comitati e le petizioni, manco parlassimo dell’Accordo di Programma Isotta Fraschini/FNM o della Cantoni
Se lei cerca nei comunicati di Il Saronno, come su https://lentiacontatto.wordpress.com/, leggerà dell’opposizione fatta proprio sul PGT.
Leggerà anche di alcuni risultati ottenuti, per esempio sugli indici di edificabilità sulle aree dismesse e sulla fascia di rispetto del torrente Lura, successi, beninteso, condivisi con Tu@a Saronno come pure aver fermato la proposta fatta da una parte del PD sul centro commerciale FrecciaRossa…. O il famoso parcheggio sotterraneo in piazza Unità d’Italia.
Forse non abbiamo fatto molto ma senza di noi sarebbe stato molto peggio per tutta Saronno, e comunque ora sa dove eravamo.
‘na bbomba….
Il progetto è dell’arch. Ferrante, già assessore all’urbanistica nella giunta Tettamanzi…
Dalla fine degli anni ’70 i piani di recupero prevedono la demolizione e la ricostruzione, trasformando il volume geometrico esistente in volume virtuale (superficie lorda di piano x 3), altrimenti si parla di ristrutturazione…ARPA si comporta sempre così, alla Ponzio Pilato, emette pareri impossibili da decifrare apposta per non scontentare nessuno…avanti così, anime belle della Sinistra…
attac —chini. questo al massimo potete aspirare a fare….
Credo che sull’area in questione si possa fare poco se non trattare.
Forse si potrebbe avere un impegno delle forze politiche a rivedere il PGT. Dopo l’approvazione da noi contrastata, nel merito e nel metodo, si era detto che si sarebbe potuto procedere attraverso le Osservazioni ad un miglioramento, non è stato così o lo è stato solo in parte. Il comunicato di Attac è puntuale e la posizione va sostenuta, casomai con la creazione di un Comitato cittadino, il più unitario possbile, che avvi una mobilitazione, chieda un’ assemblea cittadina al prossimo sindaco e presenti una petizione popolare. Noi ci siamo #votosinistra.
Non giudico il progetto perché non ho la carte in mano, ma la critica su cosa verte? Sul voler lasciare i palazzi che ci sono ora (se non ho capito male sono i vecchi palazzi, quindi è già area costruita o sbaglio)? Sul fatto che non viene convertita in altro modo (è un’area privata, non vedo cosa fare d’altro…)? O proprio sul lato estetico del palazzo?
…E POI SI DA’ DEI PALAZZINARI A CHI C’E’ STATO PRIMA!!!
io sto con voi. se c’è da fare muro per bloccare questo schifo … IO CI SONO.
Costruttore? Soliti noti?
bravi
E ma Lui in campagna elettorale era quello del recupero delle aree dismesse, del verde a Saronno, delle piste ciclabili, i palazzinari erano gli altri…