Presi i baby-pusher: 70 dosi “autoprodotte”
SARONNO – Tre “palle” piene di marijuana per un totale di 66 grammi di sostanza stupefacente a cui si aggiungono numeri attrezzi per lo spaccio e il consumo di droga. E’ quanto gli agenti della polizia locale hanno sequestrato a due minorenni bloccati venerdì mattina in corso Italia.
L’operazione, coordinata da commissario Claudio Borsani, e portata avanti dagli agenti Massimo Bassignana, Fabrizio Ferroni, Salvatore Firreri e Fortunato Molino, è iniziata qualche giorno prima con una serie di controlli e pattugliamenti. Venerdì mattina prima delle 8 gli agenti, in servizio in borghese, hanno fermato i minorenni mentre si scambiavano alcuni involucri di cellophane all’altezza del complesso residenziale del Molino Canti.
I ragazzi,un 17enne d’origine nordfricana residente nel Varesotto ed un 16enne residente in provincia di Monza entrambi studenti di istituti scolastici cittadini, non hanno opposto resistenza e neanche hanno tentato di scappare.
Avevano con sè complessivamente 66 grammi di marijuana chiusi in tre involucri di nylon e 180 euro in banconote di piccolo taglio compatibili con l’attività di spaccio. Inoltre il 16enne aveva anche un piccolo coltello.
I vigili hanno avvisato i genitori che si sono precipitati in comando: qui la mamma del 17enne, sconvolta per l’accaduto, ha avuto un malore tanto da rendere necessario l’intervento in Municipio di un’ambulanza.
Nel frattempo sono proseguite le indagini con due perquisizioni nelle abitazioni dei ragazzi. A casa del 17enne sono stati trovati gli attrezzi necessari per sminuzzare le foglie di marijuana che il ragazzo coltivava in un’area verde accanto alla propria abitazione. Stessa strumentazione, per preparare e consumare sostanza stupefacente, è stata trovata nell’abitazione del 16enne. Alla luce di quanto sequestrato i vigili hanno arrestato entrambi i ragazzi per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Per il 16enne è arrivata anche l’accusa di porto abusivo di armi. Per loro nel pomeriggio si sono aperte le porte del centro di prima accoglienza Beccaria a Milano.
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31102015