Dalla sicurezza al “prima i saronnesi”: l’intervista di fine anno al sindaco
Proprio con il suo bilancio dell’anno che si sta concludendo e con i progetti per il 2016 apriamo il pacchetto di interviste di fine anno de ilSaronno.
Sindaco, com’è stato questo 2015?
“Che dire? Quando è iniziato il mio pensiero era indirizzato alla creazione di una coalizione che riunisse tutto il centrodestra. Ci sono state delle difficoltà e poi tutto è andato molto veloce: la candidatura, la coalizione e la vittoria. Sono molto contento ovviamente. Soprattutto che il nostro programma sia stato condiviso e che, grazie alla fiducia dei saronnesi, abbiamo la possibilità di concretizzarlo”
Cosa chiedono i saronnesi al loro sindaco?
“La prima richiesta è ancora la sicurezza, soprattutto sul fronte della lotta alla microcriminalità, dallo spaccio al furto passando per i vandalismi, l’accattonaggio e i venditori abusivi. Sono tutti fenomeni molto fastidiosi anche perchè fanno vivere la quotidianità con un senso di insicurezza. In questi primi mesi abbiamo dato un forte input alla polizia locale di aumentare il presidio del territorio. Ci sono state delle risposte positive anche se le leggi che non permettono di incarcerare i criminali sono un vero ostacolo. E’ assurdo come Governo e Parlamento non si rendano conto di come le scelte irrazionali compiute su questo fronte negli ultimi anni finiscano sempre per penalizzare le persone oneste”
La sicurezza è stata uno dei vostri cavalli di battaglia in campagna elettorale
“Sì, soprattutto per quanto concerne la zona della stazione. In questi primi mesi abbiamo molto intensificato controlli e pattugliamenti. Oggi chi la frequenta, come i pendolari, mi dice che il problema esiste ancora ma in misura minore. Purtroppo sono consapevole che i residenti e i commercianti devono ancora fare i conti con la, pur diminuita, presenza di persone che bivaccano, spacciano ed urinano in ogni anfratto. Posso garantire che stiamo affrontando il problema e che stiamo lavorando ma ci vuole tempo anche perchè arriviamo da anni di immobilismo”
Com’è essere il sindaco di Saronno?
“E’ sicuramente molto impegnativo: si sa a che ora si entra in Municipio e non a che ora se ne uscirà. Ho scelto di fare il sindaco a tempo pieno: inizialmente pensavo che un impegno così totalizzante fosse necessario solo per il primo semestre ed invece ho realizzato che sarà una fase decisamente più lunga. Per arrivare al compimento di idee e progetti è necessario e importante seguirne l’intero iter in tutti i dettagli”
“Si, certo sono molto soddisfatto perchè si è creata davvero una buona squadra. Tra gli assessori c’è tanta voglia di fare e un’ottimo spirito di collaborazione. Sono tutti in prima linea e presenti nella vita cittadina. Fermo restando che ne a me ne agli assessori è possibile presenziare a tutti gli eventi, cerchiamo comunque di partecipare il più possibile alla vita cittadina anche per far sentire la vicinanza dell’Amministrazione”
Che differenze ci sono con il suo precedente ruolo di assessore provinciale?
“In Provincia ero uno del team mentre essere all’apice della squadra di governo cambia molto il rapporto con i cittadini. Fin dalla fase finale della campagna elettorale mi ha stupito la voglia dei saronnesi di interloquire con il sindaco. Quando mi riconoscono per strada mi fermano sempre: ci sono le domande, le richieste e ovviamente le critiche ed i complimenti. In questi mesi sono stati molti anche i cittadini che ho ricevuto in Municipio: sia quelli arrivati con regolare appuntamento sia quelli “improvvisati”. Ho trovato giusto dare a tutti loro la possibilità di un momento di confronto che fosse di 5 minuti o di un’ora”
Qual è stata la difficoltà più grande che ha incontro in questi primi mesi?
“Penso che la maggior difficoltà in questa fase sia quella di far vedere che stiamo dando la nostra impronta alla città. Ci siamo trovati con un bilancio predisposto da chi aveva un disegno progettuale molto diverso dal nostro. Questo non ci ha dato la possibilità di apportare modifiche sostanziali se non alcuni dettagli di singoli progetti”
Cosa l’ha gratificata in questi primi mesi…
“Sicuramente l’iniziare a concretizzare quanto promesso in campagna elettorale. Anche le piccole cose come ad esempio i voucher lavoro per over 45, un segnale di attenzione per i saronnesi in difficoltà”
Quindi lo slogan elettorale “prima i saronnesi” non è rimasta solo una promessa elettorale…
“E’ un concetto semplice e giusto: chi è in difficoltà e vive in città da generazioni non deve scivolare dietro a chi è qui da pochi anni o in alcuni casi persino mesi”
“Passando dal sistema del patto di stabilità a quello del pareggio di bilancio bisognerà tenere monitorato l’andamento delle entrate per poter realizzare le spese e quindi i progetti a calendario. Tra le priorità del nuovo anno c’è ancora la sicurezza: faremo il punto della situazione sui primi sei mesi della polizia locale con un momento di confronto anche con le altre forze dell’ordine che operano sul territorio, cosa che abbiamo già fatto e che vogliamo diventi una consuetudine”
In tema di progetti futuri il tema è sempre quello delle aree dismesse
“Abbiamo incontrato in diverse occasioni le diverse proprietà per ascoltare le loro proposte. Ovviamente c’è un Piano di Governo del Territorio che detta delle regole ma è importante ricordare che, come peraltro abbiamo detto in campagna elettorale, ci sono anche le esigenze del Comune che non devono essere sacrificate. L’attuale Pgt rischia di essere un boomerang per alcuni aspetti nei confronti delle esigenze dei saronnesi”
Concludiamo con un augurio ai saronnesi, cosa vorrebbe che trovassero sotto l’albero
“Vorrei che vedessero realizzati i loro progetti. Auspico che le condizioni macroeconomiche possano finalmente portare, alle aziende e nelle tasche delle famiglie, i giusti riconoscimenti economici per poter avere vita serena con meno pensieri e preoccupazioni”.
21122015