Case comunali senza averne diritto: arriva la Gdf
“E’ un’attività necessaria – chiarisce – per assicurarsi che non ci siano famiglie che “abusino” degli aiuti comunali magari non avendone una reale necessità finendo per utizzare fondi e risorse che sarebbe preziosi per sostenere chi vive realmente uno stato di bisogno”. Si tratta di un’iter lungo e complesso che è iniziato qualche mese fa e che sta dando i primi risultati: “Abbiamo iniziato con un test su uno stabile – spiega – ed abbiamo trovato delle sbavature in almeno 4 casi su 30. In sostanza famiglie che vivevano in case comunali, non versando nemmeno il dovuto affitto, risultavano proprietarie di auto, moto ed anche di parti di beni immobili. In molti casi abbiamo anche scoperto che avevano fonti di redditto non dichiarate”.
Queste situazioni sono state scoperte con una vera e propria indagine ossia incrociando dati dell’anagrafe tributaria, facendo un controllo su quanto erogato dai servizi sociali e accertamenti patrimoniali. “In alcuni casi abbiamo anche coinvolto la compagnia cittadina della Guardia di Finanza – rimarca Vanzulli – con la quale abbiamo avviato una fattiva collaborazione”. Le somme dovute mensilmente sono decisamente esigue e calibrate sulle possibilità degli occupanti. Ad esempio in uno dei palazzi delle case di via Bergamo l’affitto è tra i 20 e i 180 euro al mese e le spese condominiali si aggirano intorno ai 65 euro (calcolate in base ai millesimi).
Vanzulli insiste molto sulle motivazione per cui l’Amministrazione ha intrapreso la “lotta ai furbetti”: “Non vogliamo vessare chi vive una situazione di difficoltà e magari lotta con tutta la propria dignità per far fronte alle spese ma colpire i “furbetti” che pur avendo le risorse economiche necessarie non versano il dovuto. Bisogna ricordare che ci sono morosità di oltre 8 anni nei versamenti e persone che non hanno mai pagato da quando sono entrate in possesso dell’abitazione”.
E conclude “Non è una questione meramente economica ma anche morale e di rispetto della dignità di chi, a fronte di sacrifici e di rinunce si fa carico dei propri debiti. Anche per queste persone è giusto trovare chi, per convenienza e pur avendone i mezzi, se ne approfitta lasciando tutto a carico della collettività”.