Gs Robur 1919, primi sei mesi da incorniciare
Giorgio Nocera spiega come è andata: “Ricominciare. Ci siamo trovati a ripetere questa parola ogni giorno, per settimane, questa estate. Ricominciare ci faceva paura, è sempre un’incognita. Nonostante avessimo obbiettivi chiari avevamo anche tantissime incertezze. Per fortuna però avevamo anche qualche certezza come la volontà di Don Armando, la tenacia del presidente Quaggia, la voglia dell’ amico Rocco e l’appoggio incondizionato di tanti altri amici di sport e avventura che hanno aderito a questo progetto fin da subito, anche se non si conosceva una meta ma si conosceva solo il perché: far rinascere una gloria dello sport ed un simbolo di amicizia, comunità e fratellanza come lo è stata la Gs Robur fin dal 1919”.
Prosegue Nocera: “Per un periodo, forse troppo lungo, la nostra comunità non ha potuto più poggiare su questa realtà storica. E poi ci sono io, che vivo la Gs Robur come fosse casa mia e che il 14esimo anno di fila sostengo con tutte le mie forze. Ma senza le stupende persone di cui ci siamo circondati in sei mesi tutto questo sarebbe stato impossibile. Guai ad abbassare la guardia, lo dobbiamo ai ragazzi, ma anche a noi stessi. Del passato, positivo o no, ne fai tesoro e acquisisci esperienza. Ricominciare. Lo abbiamo fatto, lo volevamo fare. Abbiamo ricominciato con il piede giusto perché il meglio è fare di ogni giorno di questa nuova Gs Robur 1919, un giorno degno di essere vissuto”.
27122016