Profughi, “I cartelloni erano discriminatori”: il giudice condanna la Lega
Si tratta di un’azione civile contro la discriminazione (in base al testo unico sull’immigrazione) sulle dichiarazioni comparse su manifesti e a mezzo stampa, con cui la Lega Nord di Saronno aveva attribuito la qualifica di clandestini ai richiedenti asilo che avrebbero dovuto arrivare in primavera nella sede staccata del liceo scientifico Gb Grassi di via Buozzi.
In sostanza si fa riferimento ai manifesti, e ad alcune dichiarazioni rilasciate ai giornali, in cui il Carroccio saronnese sosteneva “Saronno non vuole clandestini. Renzi e Alfano vogliono mandare a Saronno 32 clandestini, vitto, alloggio e vizi pagati da noi nel frattempo ai saronnesi tagliano le pensioni ed aumentano le tasse”.
Secondo la sentenza spiega in una nota l’associazione per gli studi giudici sull’immigrazione: “L’associazione dei termini clandestini (ossia di coloro che entrano/permangono irregolarmente nel territorio contravvenendo alle regole sull’ingresso e il soggiorno) e richiedenti asilo (ossia di coloro esercitano un diritto fondamentale ovvero quello di chiedere asilo in quanto nel loro paese “temono, a ragione, di essere persguitati) oltre ad essere erronea ha una valenza denigratoria e crea un clima intimidatorio e ostile“. E continuano: “Secondo il tribunale di Milano a nulla vale invocare l’articolo 21 della costituzione in materia di libertà di pensiero poichè “nel bilanciamento delle contrapposte esigenze – entrambe di rango costituzionale – di tutela della pari dignità, nonchè dell’eguaglianza delle persone, e di libera manifestazione del pensiero, deve ritenersi prevalente la prima in quanto principio fondante la stessa Repubblica”.
Ovviamente i cartelli, affissi nella primavera 2016 sono stati rimossi da tempo, così il giudice “al fine di garantire una effettiva protezione del diritto alla non discriminazione” ha disposto la pubblicazione della decisione, a spese delle parti soccombenti, sia sul quotidiano locale “il Saronno” sia sul “Corriere della Sera”.
Lega Nord, Lega Lombarda e Lega Nord Saronno sono state condannate al pagamento, a titolo di risarcimento, della somma di 5.000 euro per ciascuna associazione ricorrente oltre alle spese processuali. L’azione legale originariamente era a carico della sezione cittadina della Lega Nord ma mercoledì 30 novembre nella prima udienza i responsabili del Carroccio saronnese, in particolare il segretario cittadino Davide Borghi, hanno sottolineato l’”improcedibilità” nei loro confronti, in quanto la sezione saronnese della Lega nord manca di “personalità giuridica”. Ed allora il giudice ha deciso un rinvio alla mattina di mercoledì 8 febbraio quando ad essere citata è stata la Lega Nord di via Bellerio a Milano.
Una decisione a cui non si erano opposte le associazioni protagoniste del ricorso che tramite l’avvocato Alberto Guariso hanno più volte spiegato come l’azione legale fosse dettata “dalla volontà di suscitare una presa di coscienza per porre dei limiti anche nel dibattito politico nel quale non può essere consentito qualsiasi tipo di espressione”.
(Foto archivio: un momento del presidio in piazza della Lega Nord contro l’arrivo dei profughi quando qualcuni stranieri facero un selfie con il cartellone “sotto accusa” ironizzando così sui contenuti.
Foto copertina: Fagioli e Salvini in un impegno di campagna elettorale)
23022017