Origgio, una panchina rossa e una scultura per non dimenticare le vittime di femminicidio
ORIGGIO – Sono molti gli origgesi che hanno approfittato del weekend con un sole e temperature decisamente primaverili per andare a vedere la nuova opera posizionata dall’Amministrazione comunale. Nell’ultima settimana, infatti, nella parte esterna del Parco Borletti è stata installata una panchina colorata di rosso sulla quale è seduta una scultura, stilizzata, che rappresenta una donna, donata dalla Fondazione Boga. “E’ un ricordo – spiegano dal Comune – dell’Amministrazione comunale per tutte le donne uccise e perchè cessino gli omicidi comunemente definiti “femminicidi”.
Non a caso il sindaco Mario Ceriani ha deciso alle donne, in concomitanza con le ricorrenza dell’8 marzo, un particolare saluto pubblicato anche sul sito internet comunale. Nel testo si spiega anche le motivazioni per cui è stata realizzata e posizionata la scuola
Lo riproponiamo integralmente
“Una donna viene uccisa ogni due giorni, omicidi spesso previsti dalle vittime. Si deve continuamente pensare a quello che ad ogni donna potrebbe accadere, a donne alle quali viene tolto prima il diritto di pensare, di agire con indipendenza e poi, anche, il diritto di vivere.
Questa settimana, Origgio e tutti gli origgesi posano al parco Borletti, una scultura che raffigura una donna seduta su una panchina rossa, per voler
sensibilmente ricordare tutte quelle donne che un loro posto, in qualsiasi parte del mondo, non lo potranno più occupare e dire con grande partecipazione che, di ognuna di loro non si dimenticheranno.
I gesti sono importanti, quando i simboli posti ci parlano della nostra società, di quello che accade attorno a noi. Ricordare, commemorare è importante, ma non è più sufficiente: solo affrontando con grande sensibilità e determinazione questo grave problema del femminicidio, con la possibilità di conoscerlo sempre più a fondo, potremo migliorarci tutti, rendendoci più responsabilmente capaci di colpirlo e distruggerlo, come si dovrebbe fare per ogni cosa malvagia che devasta la nostra società”.
13032017