Saronno resta dell’Anci. Fagioli: “Non abbiamo fatto in tempo a disdire”
Nelle ultime ore all’albo pretorio è stata pubblicata la deliberazione con l’impegno di spesa di “7.917,40 euro a favore dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (Anci) relativa alla quota di adesione per l’anno 2017”.
Una notizia decisamente inattesa visto che, nel settembre scorso, il primo cittadino aveva annunciato l’intenzione di uscire dall’Anci. Tutto era iniziato per l’iscrizione di Saronno a Conord la “Confederazione delle provincie e dei comuni del nord”.
Una scelta che il primo cittadino aveva spiegato con ragioni prima di tutto politiche ma non senza sottolineare la presenza un vantaggio economico. “Con questa soluzione – aveva dichiarato Fagioli a settembre – ci sarà anche un risparmio economico (sia Anci sia Conord prevedono quote associative calcolate in base al numero degli abitanti ma la seconda ha un costo unitario inferiore ndr). Comunque il motivo del cambiamento non è questo ma, lo rimarco con decisione e forza, la maggior attenzione che Conord ha per le reali esigenze delle amministrazioni locali”.
Una posizione che Fagioli rimarca anche oggi: “Nessun no prevenuto ad Anci ma ormai da diverso tempo invece di portare sui tavoli istituzionali la voce degli enti locali, che poi è l’aspetto che interessa ai Comuni, l’associazione ha preso posizioni filogovernative. Se ci dovesse essere un cambio di rotta Saronno resterebbe nel sodalizio. In caso contrario l’adesione si rivelerebbe inutile perché ci sono altre realtà, come Conord ed Upel, che offrono gli stessi servizi quindi si potrebbe far a meno di Anci”.
E quindi la determinata per l’adesione per il 2017?
“Niente di strano – chiarisce il sindaco – c’è una finestra di tempo che permette di non rinnovare l’adesione non ci sono state le tempistiche per sfruttarla”.
13032017