Pd in piazza per la Festa del 2 giugno: “Minacce ed offese”
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CERIANO – Il Pd è sceso in piazza venerdì per festeggiare «Nel più totale silenzio dell’amministrazione leghista» il 71esimo anniversario della Festa della Repubblica Italiana. «Ci siamo trovati in un clima mai così pesante, subendo attacchi diretti ed espliciti con toni e linguaggio che hanno superato ogni limite di civile dialettica», dice dispiaciuto e arrabbiato il segretario di circolo Denis Zuffellato. «Quando il confronto tra posizioni diverse si trasforma in un conflitto ad ogni costo, arriva il momento di riflettere e di fermarsi un attimo. Il conflitto – che nel nostro caso è stato verbale – se portato avanti con questa veemenza, può sfociare in gesti deprecabili che da alcuni impavidi personaggi protetti dalla tastiere e da un computer, sono stati paventati in maniera esplicita». Ma il Pd è comunque sceso in piazza. «Da soli, in un paese senza una bandiera italiana! L’abbiamo issata noi in piazza e lo abbiamo fatto per non dimenticare, contro ogni revisionismo sciatto e fuori dal tempo. Perché ritenevamo doveroso ricordare, festeggiare e condividere la nostra storia, condizione necessaria ed indispensabile per costruire il nostro Futuro. E riteniamo sia doveroso, anche per una amministrazione comunale, non dimenticare. La Lega, invece, a Ceriano come altrove (vedi Saronno), vuole far dimenticare alcuni valori imprescindibili del nostro Paese preferendo la fantomatica festa della Lombardia e non mancando occasione di rivendicarne una antistorica e folle autonomia. Una Lega che pretende la presenza dello Stato di fronte ai problemi che ci attanagliano (sicurezza, spaccio, infiltrazioni malavitose), ma non manca occasione di offenderlo ogni giorno con un silenzio assurdo, così come offende il nostro Paese quando nelle occasioni ufficiali non fa indossare il tricolore ai suoi amministratori!»