Fagioli all’opera sul rimpasto di Giunta? Toto-nomi sotto l’ombrellone
SARONNO – Sarà Forza Italia ad arrivare, come il principe azzurro sul cavallo bianco, ad aiutare la Lega Nord di Alessandro Fagioli a ripartire dopo le vacanze lasciandosi alle spalle gli affanni di una primavera ed inizio estate davvero piene di inciampi?
Se un anno e mezzo fa la possibilità di un ingresso dei forzisti in Giunta sembrava l’happy end di una love story fatta di schermaglie e riavvicinamenti ora un possibile allargamento sembra più l’arrivo dei rinforzi ad un esercito stremato e provato dai propri errori più che dal fuoco nemico.
Solo fantapolitica da ombrellone? Non proprio anzi gli indizi per aspettarsi qualche emozione al rientro dalla vacanze non mancano.
Che la maggioranza, e la Lega in particolare, abbia patito molto gli ultimi mesi è di dominio pubblico. A creare imbarazzi dopo il caso profughi e quello del 2 giugno le dimissioni dei Popolari. Anche in questo caso la gestione leghista è stata un po’ troppo di pancia: silenzi, accuse e recriminazioni.
Malgrado i Popolari non abbiamo posti in consiglio comunale la loro uscita ha lasciato il segno tanto che, anche in chiave provinciale, è rinato il “pensiero stupendo” già tentato in diverse occasioni. Forza Italia come new entry in Giunta per attivare il rilancio di un appannato Carroccio.
Forza Italia che entra in maggioranza e in Giunta, come promesso nell’ormai celeberrimo o fantomatico accordo post elezioni, e fornisce un puntello, una spalla ad una Lega in crisi d’immagine e forse un po’ d’idee.
A raccontare questa storia anche l’incontro tra i due segretari cittadini in un rinomato ristorante saronnese in un piovoso lunedì sera di luglio. Allo Scibui, già teatro di diversi accordi politici, non è sfuggita ai saronnesi più attenti la presenza del numero uno dei forzisti saronnesi e del numero uno dei leghisti impegnati in una fitta conversazione. Solo due ex compagni di scuola che si ritrovano per una chiacchierata prevacanze? Magari, ma intanto c’è chi, in Giunta, testa la solidità dei posti degli assessori.
Non è un mistero dopo alcune uscite su Facebook che Saronno Protagonista sia apparsa un po’ in affanno e, quando si dice il caso, in Forza Italia hanno proprio un addetta ai lavori che potrebbe occuparsi in Urbanistica nella squadra di Fagioli. O sempre in tema di quote rosa c’è anche un giovane talento, con una formazione universitaria appena conclusa, che avrebbe idee e proposte per il settore culturale…
Solo gossip politico sotto l’ombrellone? Fanta politica d’estate?
A settembre per l’ardua sentenza…
31072017
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Commenti
Che ti tocca fare per campare! Poveretto ….
Su’ Ragazzi… il materiale umano a disposizione era chiaro anche prima…
Aspettiamo pazientemente la scadenza… Poi si vedra’..
Abbiamo gentilmente offerto un lavoro per 5 anni…
vero, siete dei principianti …. prendete esempio da Milano :la sagra della salamella gode di letture impegnate davanti ad un pubblico chic , la balera in piazza del cannone ( !!! ) si chiama tensostruttura con luci e vaporizzatori di acqua fresca . Mica son lì a pettinare le bambole . Basta cambiare nome alle cose e tutto diventa una figata …. Chiamate Majorino, lui si che fa le cose originali !
L’unica strada percorribile per il bene di Saronno e’ quella delle dimissioni. Giunta imbarazzante e priva di idee..si dedichi ad altro, la politica e’ una cosa seria.
Affanni, inciampi, esercito stremato e provato dai propri errori più che dal fuoco nemico, affannato Carroccio,
Lega in crisi d’immagine e forse un po’ d’idee.
Fossero parole di un addetto ai lavori della minoranza sarebbero anche accettabili.
Scritte dal giornalista fanno capire il livello del pezzo. Un pennino intriso di curaro, un intervento a gamba tesa piuttosto gratuito.
Non è che si possono risparmiare altri 125.000 euro all’anno mandando a casa lo staff? Tanto, per quello che ha prodotto…
Ah, no. Gli amici non si toccano.
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Lo staff è già stato mandato a casa.
I 125.000 euro sono ormai una leggenda metropolitana buona in ogni occasione.-
Claudio Ceriani, che ora Dario Galli vuole portare con sé a Tradate, ha percepito emolumenti dal comune di Saronno per compiti dirigenziali, senza aver vinto un concorso, fino ad inizio 2017, basta negare l’evidenza.
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Occhio, non potete nominare all’urbanistica persone che “potrebbero” avere conflitti di interesse. Per il commercio era ora che il Banfi ritornasse all’oratorio, come assessore voto 0.
Tosi, Castelli, Pellicciotta…dai coraggio Fagioli, è forse mandando via questi tre, forse, dico forse puoi sperare di essere rieletto, ma attento via questi tre assessori, nomina gente di Saronno
Bravo anonimo , hai azzeccato tutto… si vede che sei ben informato !
Vogliamo Lara Comi a Saronno come prossimo sindaco!
Beh questa nota sarà stata diffusa dal Sala sottobanco in quanto la base forzista la pensa ben diversamente dal pensiero provinciale…probabilmente ci ritroveremo anche per fi gente da fuori perchè a Saronno non mi pare ci sia tutta sta voglia di appoggiare una maggioranza azzoppata,a buon intenditor…
Non basterebbero nemmeno il trio delle meraviglie Gullit Massaro Van basten per dare tono a una formazione scarsa come quella saronnese
a questo punto rimpasto totale di giunta con persone saronnesi, preparate e non chiaccherate…
Che poltronificio…
Quando si chiede la fiducia degli elettori bisogna presentarsi con una squadra di amministratori pronta e definita, che tutti possano giudicare effettivamente prima di votare.
Finalmente un po di pulizia e il tanto auspicato riassetto di giunta in chiave di lettura nazionale. Via le liste civiche, S.A.C. in particolare che ha prodotto più guai che benefici, e costituzione di un governo cittadino nel pieno segno del centro destra nazionale Lega Forza Italia e Fratelli di Italia.
appannato e a corto di idee dopo solo due anni di reggenza… ecco come si misurano le direzioni politiche
…ardua sentenza: l’assessorato di Banfi scricchiola e parecchio! I commercianti sono sul piede di guerra e il tanto atteso rilancio del commercio di vicinato non è decollato, al pari delle politiche giovanili praticamente inesistenti. A SAC lasciare un assessorato è anche fin troppo se paragonato al peso politico di questa lista civica non meglio identificata in un partito di centro destra nazionale. Saronno Protagonista ha le ore contate in giunta. Forza Italia riavrà con gli interessi ciò che le è stato fin qui negato: accordi politici in tale senso e nell’ottica nazionale della ricostruzione del centro destra sull’asse FI-Lega-FdI sono già stati presi.
In buona sostanza il rimpasto è già fatto: lasciano SP e almeno uno di SAC. (Banfi) al loro posto Lega e FI, a meno che anche l’altro di SAC lasci e a questo punto il ventaglio delle soluzioni diventerebbe più aperto.
Comunque l’indirizzo che si sta delineando è quello di incentrare la giunta sull’ossatura nazionale di centro destra.
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L’altro di SAC é l’unico che ci capisce qualcosa: se perdiamo anche quello resta solo il nulla.
i leghisti Saronnesi hanno ben imparato dai vecchi Dc ora in Sac… cene e accordi sottobanco….
Come cambiare l’olio della macchina dopo aver fuso il motore…
quindi la famosa maggioranza verde è in crisi di idee e le cerca in Forza Italia.
Sempre complimenti al famoso 23% di saronnesi che hanno votato questa accozzaglia di incompetenti
Ndr: accozzaglia non è un insulto…
GP non si tocca! GUAI A CHI TOCCA GP!
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gp presidente del consiglio!
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Gippi non appena riavrà lo stadio per accogliere degnamente gli amici del Legnano e del Como si auto-dimetterà perché avrà ottenuto il suo obiettivo.
L’elettorato saronnese non rimane sconvolto da queste avvisaglie estive che si concretizzeranno comunque per cementificare un processo politico nazionale in costruzione per le prossime elezioni politiche. La bacchetta magica di questo amore estivo sarà il premio alla coalizione nella approvanda legge elettorale e su cui i leghisti sperano di poter aver uno spazio in più. I cittadini non sono sprovveduti ne allocchi, ne accetteranno questi spregevoli inciuci.
Banfi, Cucinotta e Castelli rimandati agli esami di Settembre tremano.
FI-Lega nel 2018 ancora insieme ad elezioni, per dividersi subito dopo quando la Lega darà un appoggio esterno a un governo M5S.