Colora Ceriano, “E’ folklore strapaesano più adatto a Disneyland”
CERIANO LAGHETTO – Riceviamo e pubblichiamo la nota “Colora Ceriano, operazione di facciata e di propaganda senza sostanza, né buonsenso!” firmata dalla lista civica Orizzonte Comune.
Ecco il testo integrale
In riferimento all’iniziativa “Colora Ceriano” che l’Amministrazione leghista ha promosso sul centro storico di Ceriano Laghetto, ci permettiamo di fare alcune considerazioni figlie anche delle tante segnalazioni ricevute dai cittadini.
Una prima è di carattere prettamente politico. Troviamo sbagliato utilizzare fondi pubblici a favore di singoli privati ubicati in una piccolissima parte del nostro comune. Di fatto “Colora Ceriano” è un progetto che privilegia una parte della cittadinanza escludendone la maggioranza per una semplice operazione di maquillage. A nostro parere si sarebbe dovuto incentivare il recupero del centro storico con un progetto più ampio ed esteso in grado di produrre una riqualificazione architettonica, energetica, strutturale ed impiantistica degli edifici. Limitare le opere alle facciate sulla pubblica via vuol dire non volere intervenire in maniera sistematica sul centro storico ma, semplicemente, pagare la campagna elettorale di questa maggioranza (si pensi che sono ancora presenti tetti in eternit). Meglio sarebbe stato, ad esempio, utilizzare i fondi stanziati (parliamo di parecchie decine di migliaia di euro) per riqualificare gli edifici pubblici e non quelli privati. Giusto per fare un esempio, ricordiamo che il rifacimento dei bagni delle scuole è stato portato a termine in più anni suddividendolo in lotti per frazionare la spesa.
Una seconda considerazione riguarda il risultato “architettonico” prodotto da “Colora Ceriano”. Ciò che vediamo va contro la storia dell’architettura lombarda e non ha nulla a che fare con la tipologia architettonica delle cascine. Questa iniziativa produce, al contrario, una scenografia dal folclore strapaesano più adatta a Disneyland che a Ceriano che di questo passo diventerà la patria del posticcio e del trash. Un luogo marchiato da una estetica desolante che non rende alcuna testimonianza della tradizione locale (svilita e banalizzata) che, solo a parole, questi amministratori dicono di volere valorizzare ma che probabilmente nemmeno conoscono.
05102017