Fagioli dal prefetto col prevosto: “Città sotto attacco degli anarchici”
SARONNO – “Abbiamo portato il concetto che è l’intera città sotto attacco e non solo singole parti. Non è una questione di parti politiche contrapposte”. Il sindaco Alessandro Fagioli chiude così il proprio commento sull’incontro di mercoledì in Prefettura. Presenti oltre il primo cittadino e il comandante della polizia locale Giuseppe Sala anche il prevosto della Comunità Pastorale monsignor Armando Cattaneo e il presidente dell’associazione commercianti Antonio Renoldi.
“Ho voluto la presenza di alcuni rappresentanti delle parti sociali per avere più elementi di analisi e valutazione – ha commentato nella mattinata di giovedì il primo cittadino – per quanto riguarda la vicenda Telos abbiamo ancora una volta esternato il forte disagio della cittadinanza, è passato il concetto che è l’intera città sotto attacco e non solo singole parti. Non è una questione di parti politiche contrapposte”.
L’incontro è stata l’occasione per parlare degli ultimi raid anarchici nella città degli amaretti: a partire da quello della vigilia di Natale che aveva danneggiato muri privati, vetrine ed anche il portone della chiesa di San Francesco. Inevitabile anche il riferimento all’ultimo blitz, quello della notte tra sabato e domenica scorsa in solidarietà dell‘anarchico 25enne arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale per i disordini davanti al carcere Vallette di Torino. Sono stati colpiti il Municipio, alcuni muri del centro, la facciata del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli e il cippo che commemora i caduti delle foibe.
16022018
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Commenti
Basta coi sinistri che non condannano i Telos, ottimo Fagioli che sta cercando in tutti i modi di trovare una soluzione!
PAROLE PAROLE PAROLE……..votiamo i Telos alle prossime elezioni e basta.
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se avessero il coraggio di candidarsi e rispettare le regole…….
Ma perché, non doveva risolvere tutto Fagioli?!? O è diventato un Porro qualsiasi?
quando gli fà comodo va bene anche il prevosto
Come cambiano gli atteggiamenti durante una campagna elettorale. Da una posizione egocentrica ed arrogante leghista si diventa collaborativi e disponibili oscurando i colori politici. Questa iniziativa, lodevole e costruttiva per la partecipazione delle parti sociali cittadine, non poteva essere intrapresa qualche tempo addietro? Oltre a chiedere impegni risolutivi immediati al Signor Prefetto non sarebbe stato utile un protocollo d’intervento reale e concreto?
E quindi il prefetto cosa fa?…Forse mette un distaccamento di polizia in Saronno (è un mistero che non ci sia visto le problematiche….)…. O prende atto e stop…
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Ma perché, non doveva risolvere tutto Fagioli?!? O è diventato un Porro qualsiasi
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Prende atto e stop … purtroppo
Ma basta con questa “città degli amaretti” sono 40 anni che la Lazzaroni ha lasciato Saronno ed a cui si dovrebbe chiedere di pagare per continuare ad utilizzare la dicitura “… di Saronno”.
Invece mettete “la città dell’Amaretto” il liquore, quello della Illva, ditta non traditrice.
Oppure “la città dei Telos” dove ormai da 20 anni i padroni che fanno quello che vogliono sono Loro.
Sveglia Prefetto, non ci sono solo gli immigrati.
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Non risulta la presenza prima del 2007. Quindi 11 anni.
Bene le parole cosí pure il coinvolgimento delle parti sociali, ma la Cittá è da anni che aspetta i fatti.