Bufera Firme, Fagioli spiega il perchè dei vigili a casa dei cittadini
SARONNO – Una scelta fatta dal segretario comunale: così il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli ieri sera ha spiegato la scelta di mandare “porta a porta” la polizia locale per controllare 20 firmatari dei 391 saronnesi che hanno chiesto all’Amministrazione il consiglio comunale aperto sulla bonifica dell’ex Cantoni.
Il presidente, che negli ultimi due giorni ha risposto no comment alle richieste di chiarimenti dei giornalisti, ha spiegato che il controllo è nato quando è emerso che un saronnese aveva firmato due volte. “Abbiamo deciso di verificare le altre firme come previsto dall’articolo 46 e, non essendo indicato un recapito telefonico dei sottoscrittori, il segretario comunale ha scelto di inviare la polizia locale a casa di 20 cittadini scelti a campione”.
“La relazione del comandante della polizia locale Giuseppe Sala ha comunque confermato la veridicità delle firme (il cittadino della doppia firma ha spiegato di aver erroneamente pensato si trattasse di due diverse petizioni) – ha concluso Raffaele Fagioli – tanto che la richiesta è stata ritenuta valida”.
Sul tema è tornato anche il sindaco Alessandro Fagioli: “Da cittadino mi sento rassicurato di questi controlli della polizia locale per verificare la veridicità delle firme e del resto la modalità scelta dal segretario è quella indicata dal regolamento comunale”. Ed ha concluso: “Ho sentito parlare di intimidazione ma sono io ad essermi sentito intimidito lo scorso 25 aprile quando una delle persone che ha parlato stasera suonava trombette, tric e trac durante il mio discorso e il corteo. Con queste persone non sono disponibile ad confrontarmi sui temi della città”.
21022018