Via Roma, Banfi: “Ma i partiti di maggioranza e gli assessori cosa ne pensano?”
SARONNO – “Sembra che l’amministrazione, eccetto Forza Italia, Fratelli d’Italia e Doma Nunch, su via Roma sia arrivata ad una decisione, la seconda”.
Il consigliere comunale indipendente Francesco Banfi torna a parlare della riqualificazione di via Roma stavolta con un taglio decisamente politico.
“Le motivazioni, tutte già note alla prima decisione di luglio, sarebbero “hanno messo alberi sbagliati”, “le radici”, “le fogne” (che hanno zone problematiche puntiformi), “gli incidenti” (negli archivi comunali sono tre dal 2014), “la pista ciclabile non regolare” (persino riportato nel bando ugualmente finanziato da Regione Lombardia).
L’unico elemento di novità è il finanziamento di 60 mila euro, importo sicuramente non determinante nella scelta dell’abbattimento, originariamente da impiegare per dipingere la pista ciclabile e ora, rappresentando “un di più” rispetto i piani di luglio, sarà forse impiegato per il novello taglia e pianta?
Che cos’ha davvero fatto cambiare idea alla giunta che ogni sei mesi cambia idea?
Sappiamo che il sindaco prima ha votato una cosa e poi ha deciso l’opposto. Sappiamo che la lega farfuglia motivazioni inconsistenti. Sappiamo che Sac concorda con il sindaco. Ma le altre forze di maggioranza cosa pensano? E gli assessori che, assente il solo Guaglianone, hanno votato, come il sindaco, di cambiare radicalmente un tratto di via Roma nonostante a luglio avessero dimostrato l’esistenza di altre soluzioni per salvare la bellezza di via Roma?
Non si può che prendere le distanze da una gestione tanto assurda.
(foto archivio: Edio Bison)
24022019
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Commenti
Ma se quando eri in assessore eri d’accordo su tutto anche tu! Adesso hai cambiato idea?!
Cosa vuoi che facciano tutti questi yes men. Sono come quelli che ci governano. Niente idee x nn disturbare il manovratore
Sai se dicono la loro magari qualcuno si infastidisce..
A volte viene definita “soppravvivenza politica”
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In realtà questa azione e i relativi silenzi sono una tragica note politica: non si può distruggere la città e poi ripresentarsi alle elezioni