Via Roma, Banfi: “Il Tar l’ha ribadito: non si può governare seguendo le voglie del momento”
SARONNO – “Il Tar, accogliendo la sospensiva, sancisce appieno quello che molti dicono da tempo in città: bisogna avere le idee chiare quando si interviene. Non si può, infatti, cambiare radicalmente idea strada facendo senza motivare le scelte e condizionando in questo modo l’intera città. L’azione dell’amministrazione Fagioli, sorda ad ogni forma di dialogo con la città, a tutti gli effetti più che aderente a idee e progetti appare dipendente da scelte dettate dalle voglie del momento: non si può guidare una città in questo modo”.
Inizia così il commento di Francesco Banfi, consigliere comunale indipendente, sulla decisione del Tar di accordare al comitato la sospensiva richiesta contro il taglio dei 60 bagolari di via Roma.
“Con l’indagine storica avevo lasciato spazio ad una scelta sentimentale verso la storia cittadina: nel 1944 si erano spese più di 11 mila lire per il verde pubblico quando si spendevano 2.700 lire per il sostegno a vedove e orfani di guerra. In rispetto a questa verità l’amministrazione avrebbe potuto scegliere di gettare alle ortiche la soluzione finale su via Roma intrapresa a febbraio all’unanimità ma con la sola, a mio avviso importante, assenza dell’assessore all’Ambiente Gianpietro Guaglianone: sarebbe bastato dire “Ci siamo sbagliati, quel viale e la sua storia sono saronnesi dalla radice fino al legno e perciò sono importanti: li preserviamo”.
“Ma l’amministrazione rinchiusa nella sua bolla ha voluto attraversare il baratro percorrendo un ponte invisibile quanto inesistente, oggi certificato dal Tar. Credo che il ringraziamento al gruppo di liberi cittadini costituitosi in “Salva via Roma” sia obbligo. Così come è obbligo politico per chiunque chiedersi riguardo via Roma in cosa concordavano gli alleati della Lega quando sostenevano di condividere appieno le nuove idee del sindaco, poco chiare a chiunque? Obbligatorio rilevare che anche questo progetto dell’assessore Lonardoni non giunge a conclusione”.
(foto archivio)
10052019
Lascia un commento
Commenti
L’ultima frase è una doverosa fucilata di verità ai suoi ex compagni che vivono in un mondo che non c’è. Francesco, lasciatelo dire: sei ancora troppo buono. Vai giù più duro.
Sig Banfi e” stato quasi troppo tenero.
“cosa concordavano gli alleati della Lega quando sostenevano di condividere appieno le nuove idee del sindaco”
Gli alleati piu” che forze politiche autonome, sono in attesa di uno schiocco di dita.
Ad andarci giu” un po” pesanti, anche un” associazione, e” stata usata, nel tentativo di giustificare il non dialogo, l” impellenza e il doverlo fare per forza, abbattere abbattere. Quando quei marciapiedi hanno problemi da un bel po”.
Ricordo ancora i comunicati dell’ amministrazione dai toni spesso perentori, a volte lividi, a volte veramente fantasiosi. Ogni 3 giorni usciva un nuovo motivo x cui le piante si dovevano abbatte.
Poi e” anche arrivato il momento dei comunicati di auto celebrazione. A slogan libero.
Modalita buon seno – amministrazione del fare – il primo sindaco con gli attributi, ed un immancabile ” tiro dritto”. Penoso.
Quante parole spese in autodialoghi, quando sarebbe bastato dedicare qualche mezza giornata ai cittadini. Un tavolo tecnico di lavoro e confronto, che avrebbe sicuramente portato ad un progetto di riqualifica, ma conservativo per il verde.