Banfi e i coup de théâtre del Pasta “dal bilancio non approvato al cda misterioso”
SARONNO – “Dal teatro di Saronno ci stanno ormai abituando a colpi di scena… fuori dal palcoscenico”. Inizia così la nota del consigliere comunale Francesco Banfi in merito all’ultima vicenda del teatro Pasta con la nomina del nuovo cda che non è ancora stato reso noto ufficialmente, anche se i nomi sono trapelati, e alla mancata riconferma dei membri uscenti.
“Non è bastata la lettera con cui a dicembre l’uscito vicepresidente Italo Corrado rendeva noto alla città che negli angusti passaggi segreti tra l’ufficio del sindaco Fagioli e il teatro si stava consumando il dramma del rinnovo del cda della fondazione Pasta. A quell’epoca Corrado chiedeva di restare in sella senza cambiare “la squadra che vince” nonostante egli stesso avesse rifiutato di apporre la propria firma al bilancio consuntivo a causa della mancata trasparenza esistente persino all’interno del cda (figuriamoci fuori dallo stesso…).
Di recente è sempre dallo sfogo di Corrado che tutta la città, inclusi gli “addetti ai lavori”, ha appreso che il cda è stato rinnovato dal sindaco Fagioli, che l’unico riconfermato è il presidente Oscar Masciadri – a quanto pare uscito indenne dalle trappole dei passaggi segreti – mentre gli altri hanno calato la maschera solo mercoledì 16 quasi per sbaglio, sicuramente perchè Fagioli voleva mantenere alto il pathos in questo ennesimo capolavoro: ma che problema c’è nel rinnovare legittimamente un cda dicendo alla città i nomi dei componenti?
Viene comunque da chiedersi la ragione dietro il rifiuto di Corrado nell’apporre la propria firma al bilancio consuntivo e il motivo che ha portato alle lettere.
Provando a impersonare l’indagatore dell’incubo, ho trovato alcuni elementi su cui pensare.
Il bilancio nella narrazione leghista è risanato: “a posto”. Il contributo del comune si è infatti ridotto (sebbene la somma delle diverse voci dei trasferimenti comunali annuali sia un importo identico al precedente), il perchè è presto spiegato: le “maschere” non sono più una voce di uscita da quando ci si basa sull’alternanza scuola-lavoro con personale non retribuito; i dipendenti del teatro professionisti che vanno ringraziati svolgono il proprio lavoro a paga ridotta, e due hanno cercato lavoro altrove. I “risparmi” sono finiti qui.
Ne segue, come già detto in consiglio comunale dal consigliere Gilardoni, che “essere a posto” della Lega, come già accaduto al mercato, alla fine grava sui lavoratori. Non essendo però il primo anno che ciò avviene, non può essere il motivo dietro la negazione della firma.
L’ormai ex vicepresidente Corrado insisteva per il rinnovo del cda (posizione non retribuita) anche considerando l’urgenza per la presentazione della nuova stagione teatrale, un compito spettante al direttore artistico, Francesco Pellicini, a suo tempo giunto a Saronno portandosi in tandem l’attuale presidente Oscar Masciadri.
Ma allora… forse che tra i passaggi segreti in realtà stia andando in scena una singolar tenzone tra Pellicini e Masciadri? E forse che il sindaco Fagioli si sia trovato in mezzo al duello?
Il pathos trabocca da questa vicenda: sono certo che nelle prossime settimane assisteremo a qualche altro colpo di teatro.
C’è tuttavia da chiedersi quanto di ciò sia realmente importante per il “Giuditta Pasta”: le giunte passano, passano i cda, passa la stagione teatrale… ma il teatro pubblico dovrebbe restare. Come la trasparenza.
17012020