Coronavirus, i contagi: ancora casi a Saronno
1 Maggio 2020

SARONNO – Anche nella giornata del 1 maggio non si ferma il trend ascendente di Saronno, che dopo il balzo di ieri (+14) oggi fa segnare un ulteriore +2 che porta il totale delle persone contagiate dall’inizio dell’epidemia in Lombardia a 176 saronnesi.
Saronno si conferma come la terza località del Varesotto con il maggior numero di contagiati, dopo Busto Arsizio, oggi +4 a 281 contagiati; a Varese città, oggi +3 a 265 persone contagiate.
In Lombardia oggi si è registrato un aumento dei contagi (ma meno decessi) mentre nel Varesotto, Comasco e Brianza i numeri sono modesti. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, oggi ha reso note le regole che dovranno essere seguite alla parziale riapertura del 4 maggio.
Per informazioni o aiuto riguardo all’emergenza coronavirus:
Numero verde gratuito: in caso di sintomi influenzali o problemi respiratori 800894545. Evitare di utilizzare il numero 112 per non intasare le linee, lasciarlo libero per le emergenze sanitarie.
Informazioni generali: chiamare il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute o telefonare al proprio medico di medicina generale o al pediatra.
01052020
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Commenti
le statistiche adesso usatele per riunioni di perditempo. Basta parlare, si riparte
Ripartiamo anche se la sinistra non vuole . La lombardia non molla
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Ha presente il marito che si tagliava gli attributi per fare dispetto alla moglie? Il suo mi sembra un ragionamento dello stesso tipo.
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Per chi ne fa sempre un momento di politica, ricordo che si tratta di morti, conseguenza di contagi per diffusione del virus tramite il movimento delle persone.
Speriamo che la ripartenza non aumenti i contagi perché un’altra ondata potrebbe darci il colpo di grazia. -
Ha presente il marito che si tagliava gli attributi per far dispetto alla moglie ecco il suo mi sembra un ragionamento simile
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Ci si augura che i contagi a Saronno si arrestino e regrediscono definitivamente e la cautela consigliata a tutela della salute di ogni persona non ha colore politico. L’arroganza non debella il virus. Strumentalizzare la temporanea riapertura graduale non è sensato quando non si tiene conto in particolare dei dati effettivi del contagio che vengono riscontrati giornalmente.