Teatro Pasta, Masciadri saluta il pubblico: commozione, applausi e… una proposta
SARONNO – Il silenzio della sala durante il discorso del presidente Oscar Masciadri, la sua commozione mentre, facendo trapelare tutta la propria dedizione, riassume i suoi ultimi 5 anni alla guida del Pasta, il lungo ed affettuoso applauso del pubblico e soprattutto la proposta che lascia ancora un pizzico di speranza agli abbonati saronnesi.
Malgrado i grandi nomi e le tante novità della stagione teatrale presentata ieri sera sul palco del Pasta (qui la diretta de ilSaronno) la vera notizia è stato il saluto del presidente del cda Oscar Masciadri ai saronnesi che per 5 anni hanno apprezzato e applaudito le sue scelte.
Ma facciamo un passo indietro. Oscar Masciadri, come l’intero cda, scadrà l’ottobre prossimo. Negli ultimi 5 anni è stato direttore artistico e presidente del cda del teatro Pasta. Non ha solo “resistito” alla pandemia ma ha saputo fare investimenti e cambiare volto alla sala di Primo Maggio creando un nuovo legame con la città e gli abbonati che nelle ultime settimane hanno sottoscritto 150 abbonamenti al buio. Lo racconta il nuovo foyer, la trasformazione “con la collaborazione del Galli del teatro” del Pasta anche in punto di ritrovo e le tante iniziative culturali ospitate nel foyer e sul palco (citiamo ad esempio la collaborazione con Helianto o l’iniziativa Fus “Fotografa un saronnese”).
Masciadri non ha mai nascosto di essere disponibile a restare come presidente/direttore artistico per completare i suoi progetti con un rinnovamento di camerini ed uffici e concretizzando diverse collaborazioni sul piatto. Su questo punto, però, l’Amministrazione è da mesi inflessibile facendo forza sul vincolo dei due mandati. Del resto non è un segreto come all’interno della maggioranza il futuro del teatro sia un tema di scontro politico con il futuro presidente indicato dal Pd e una querelle sul direttore artistico.
Ieri sera però, merito anche del vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Succi (il sindaco Augusto Airoldi non era presente malgrado abbia presenziato poco prima nella vicina Sala Nevera all’inaugurazione della mostra su Marini), non ci sono state polemiche. Terminato l’applauso del pubblico il vicesindaco è intervenuta ricordando, al netto di una diversa visione politica, il grande contributo di Oscar Masciadri al Pasta, il suo impegno, la sua dedizione e anche i risultati ottenuti nelle difficoltà dei mesi di pandemia. Ha però subito messo in chiaro come non sia possibile un ulteriore incarico.
Come nella miglior tradizione teatrale il colpo di scena è arrivato inatteso alla fine. Enrico Cantù, mail sponsor del teatro Pasta, che negli ultimi anni ha contribuito non solo al suo rinnovamento ma anche alla sua sopravvivenza nel periodo covid, ha concluso con una proposta di buon senso: “Io non faccio politico ma capisco il limite dei due mandati – ha esordito – è anche vero che la pandemia e un anno e mezzo di stop sono qualcosa di talmente grande, d’impatto e irripetibile che in questo periodo abbiamo assistito più volte alla scelta di accantonare questo tipo di regole per permettere di completare progetti più grandi. Come quello che stava portando avanti Oscar Masciadri per il rinnovamento del teatro Pasta”.
Semplice ma forte la chiosa: “L’ho detto molte volte: investo e sostengo il Pasta perchè qui condivido dei valori, il progetto e come viene portato avanti. Continuerò a dar il mio contributo solo se questi elementi continuieranno ad essere presenti con la nuova presidenza”.
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